“No no grazie, io non mangio niente, vengo così per fare due chiacchiere…”.
Diffidate di questo tipo di frase. È una frase inquinata dalla menzogna. Viene usata da una categoria precisa che chiameremo “Gli sbafatori a luci spente”. A luci spente nel senso che non si vede che uno è uno sbaffatore a ufo, sa confondersi, si camuffa per uno a dieta o per uno che ha già mangiato. Invece è un killer infallibile.
Infatti si comporta in modo scientifico. È il famoso “Finto Dieta”. Anche in America c’è. Tutti dicono che si mettono a dieta e poi li trovi a ingolfarsi di hot-dog all’angolo di Central Park. Il Finto Dieta non ha un soldo in tasca, ma questo è chiaro. Quando arriva si mette in angolo con la sedia e, mentre gli altri studiano il menù, comincia coi grissini. Sgranocchia nella penombra non visto, ma poi ogni tanto interviene e chiacchiera. Di solito è molto simpatico.
Naturalmente gli danno un bicchiere e col vino è a posto; ogni tanto se ne versa un goccio ma sono gesti che passano inosservati. Poi arrivano piatti buonissimi e gli chiedono se vuole assaggiare: Lui risponde di no vigorosamente (“No, no, no, vi ho detto che non mangio, sono a dieta”). “Dai, un assaggio”, fa uno e gli fanno portare una forchetta e allora dà un paio di colpetti su un piatto e due su un altro. “Così proprio per assaggio eh…”, sottolinea. Continuano le chiacchiere.
“Senti che buono questo!”, fa uno e allora vai con un boccone o due di secondo. “Buono, accidenti, peccato…”. Se qualcuno offre qualche altro assaggio lui fa: “Dai non tentatemi, ho detto che non mangio…magari prendo solo un dolcino”. Anche questa frase rimane là a mezzacosta, nessuno se ne cura. Infatti lui ordina il dolce lamentandosi anche: “Cosa mi fate fare…mannaggia, non vengo più se fate così” (intanto il dolce lo mangia). E invece verrà ancora, eccome. La categoria dei “non mangio” è straordinaria quando c’è da pagare il conto.
Loro, abilmente, estraggono il portafogli dalla tasca, e dicono: “Dai pago il mio dolce”, oppure: ”Posso contribuire?”. E tutti gli altri, senza alcuna esitazione, diranno: “Ma nooo, scherzi? Non hai mangiato, cosa vuoi pagare?”. Quindi gli offrono il dolce, dividendo logicamente per tutti.
Così lo sbafatore a luci spente avrà praticamente fatto un pasto di assaggino qua e là, più il dolce. È a posto. Ha bevuto, sempre con la scusa del goccino, vini sublimi e se ne va via contento. Allora, la raccomandazione è: se sentite qualcuno, quando lo invitate a una cena, che dice: “Va bene vengo, ma non mangio. Vengo per stare in compagnia…”, diffidate. È un seriale.