Di solito si diceva: “Oh mio Dio, è lunedì”, per segnare il ritorno della settimana lavorativa. Ma per i mariti, gli uomini di casa in genere, al sabato dicono: “Oh mio Dio è il weekend”. Perchè c’è da montare un mobile dell’Ikea.
E questo succede ormai nelle famiglie mondiali. Succede in Italia come succede a New York dove il marito che monta i mobili è ormai un seriale. È questa la sua attività per il fine settimana (a parte quelli del padel o del golf) che lo ingastrirà molto di più che una settimana di lavoro. Il destino si è compiuto al momento dell’acquisto del mobile. La moglie ha letto: “Facilissimo da montare” e allora, come fosse un fatto scontato, ha ordinato: “Bene, lo fai tu sabato e domenica”.
Lui ha tentato di dire sommessamente, con un filo di voce: “E se chiamassimo i loro tecnici? Spendiamo qualcosa in più però siamo sicuri che…”. “Macchè, macchè, macchè”, ha risposto la moglie. “Tanto cos’è che hai da fare nel weekend?”. E qui partirà un’operazione di terrificante difficoltà, alla quale farà da contorno la moglie, che ogni tanto passerà nella sala dove avviene l’operazione, scuotendo la testa e dicendo: “Per me quello non va lì, va là”, gettando l’uomo in uno stato di costernazione e insinuandogli il sospetto che sia vero. Il “montatore”, o presunto tale, di solito è in tuta (perchè al sabato si sta in tuta per decreto legge) e con calzini antiscivolo.
Il suo volto è preoccupato, contrito, teso, i capelli sono spettinati. Insomma, un uomo che monta un mobile al sabato pomeriggio è brutto. Non c’è niente da fare. L’immersione nel rebus irrisolvibile dura ore ed ore. C’è il foglietto istruzioni ma non si capisce niente. Rimbombano nella sua testa le parole: “Facile da montare”. Scoppiettano in casa i “fuck” e i “duemarroni”. La ante, gli sportelli, i sacchetti di viti, di chiodi, di tasselli sono sparsi sul pavimento. Sembra Beirut. Lui non sapeva cos’era una “bussola”, o almeno credeva fosse un’altra cosa. Adesso lo sa.
E la bussola “non va dentro”, lui non sa perchè. “Metti prima le guide di scorrimento laterali”, dice il capomastro, che sarebbe la moglie transitante in quel momento. “Non vedi?”, aggiunge. No, lui non vede. Sta lottando con un tassello nel muro che si sgretola come farina. All’ennesimo passaggio della moglie con la frase: “Ma non è in bolla” scatena nell’uomo un istinto omicida per il quale, ad un rapido esame di un PM, verrà già arrestato così, prima ancora di aver commesso il fatto. E il giorno dopo è domenica. Vediamo se entra quella cerniera. Chissà. Passato un giorno magari…