In generale, per quanto riguarda i reati contro i minori, tra le vittime prevale quasi sempre il genere femminile. La fascia anagrafica con il più alto numero di vittime è quella sotto i 14 anni e tra gli autori dei reati prevalgono gli uomini di età compresa tra i 35 ed i 64 anni (62 per cento)”
La chiamano l’era del Metaverso. La nostra società ormai vive l’alternanza costante tra reale e virtuale. La certezza è che stiamo perdendo quei valori di riferimento che ci indicavano la strada maestra. Il consumismo emozionale ci porta a vivere sempre più soli e questo alimenta l’individualismo di adulti e adolescenti, e persino dei bambini. Un’era in cui la cattiveria e la crudeltà trovano terreno fertile e a confermarlo sono i numerosi casi di cronaca.
Tanti minori utilizzano la rete in modo inconsapevole e si espongono a innumerevoli rischi, diventando vittime di violenza sessuale.
La pedopornografia è un dramma del nostro tempo e anche Papa Francesco è intervenuto in diverse occasioni. Una sua dichiarazione, di qualche tempo fa, mi ha particolarmente colpito: “Credo che i governi dovrebbero agire contro questo crimine il prima possibile. I gruppi responsabili si comportano come mafie che si nascondono e si difendono”.
In questi ultimi giorni, sono arrivati nuovi dati che riguardano gli abusi sui minori in Italia. Uno dei reati di cui si sta discutendo è il sextortion, un ricatto a sfondo sessuale per sottrarre con l’inganno denaro. Nel 2021 è stato rilevato, da un report della Direzione centrale della polizia criminale, un +94 per cento rispetto al 2020. Un reato gravissimo che provoca terribili conseguenze nella vita dei minori coinvolti. Le giovani vittime provano vergogna e non riescono a chiedere aiuto ai loro genitori o ai loro compagni.
I numeri parlano chiaro nel 2021 su 101 casi, 77 hanno riguardato la fascia 14-17 anni e 23 la fascia 10-13 anni.
L’agenzia ANSA ha pubblicato nuovi elementi allarmanti che si sono registrati nel 2022. Le percentuali sono state elaborate sull’andamento dei reati riconducibili alla violenza nei confronti dei minori, realizzato dal Servizio analisi criminale coordinato dalla Direzione centrale della polizia criminale. A quanto pare sono cresciuti i reati sessuali commessi nelle scuole. Infatti si legge: “Il maggiore aumento nel 2022 riguarda l’abuso dei mezzi di correzione, la violenza sessuale e la violenza sessuale aggravata perché commessa presso istituti di istruzione: per quest’ultimo l’incremento è del 54% (con un aumento del 58% delle vittime).In generale, per quanto riguarda i reati contro i minori, tra le vittime prevale quasi sempre il genere femminile. La fascia anagrafica con il più alto numero di vittime è quella sotto i 14 anni e tra gli autori dei reati prevalgono gli uomini di età compresa tra i 35 ed i 64 anni (62 per cento)”.
L’aumento degli abusi si registra anche sui bambini costretti a lasciare la loro terra con le loro famiglie in cerca di un futuro migliore. Un recente studio di Susan Schmidt, sui minori migranti non accompagnati che si spostano dall’America centrale agli Stati Uniti, spiega la piaga dei continui maltrattamenti. Un fenomeno difficile da indagare, ma che mette in evidenza, come sostiene la ricercatrice, la necessità di allertare gli operatori sulla massima protezione di bambini e ragazzi. Stiamo assistendo al dramma della guerra che vede i minori fuggire dal conflitto russo-ucraino senza alcuna tutela e soggetti a continui soprusi.
Purtroppo, i giovani decidono di mettere a disposizione il loro corpo e questo li espone a ricatti di gente senza scrupoli.
Questa generazione Z preferisce avere il primo rapporto sessuale online, perché nascondersi dietro ad uno smartphone li fa sentire protetti e sicuri.
I giovani vivono una doppia dimensione del corpo come centro di potere, “un portatore visibile di identità di sé”, e strumento per esibirsi nell’universo social. Una sorta di palcoscenico sul quale l’identità si ridefinisce come conseguenza diretta e indiretta dei like o delle condivisioni che l’individuo ottiene. In particolare, proprio i giovani stanno sperimentando nuove strategie di adattamento al contesto del pubblico che li segue. L’intimità riveste un ruolo chiave, evidenziando tutte le criticità legate anche alla definizione della propria sfera sessuale, ancora da svelare e comprendere fino in fondo.
Quando il corpo non corrisponde a determinati canoni di bellezza diventa bersaglio di critiche anche feroci da parte degli odiatori seriali. Infatti, il fenomeno del Body Shaming sta diventando sempre più grave e da non sottovalutare.
Come se non bastasse immagini e video porno vengono recapitati direttamente sui cellulari, mostrando il volto di quello che rappresenta una vera e propria devianza che si sviluppa sulla rete. Inoltre, preadolescenti e adolescenti avvertono sempre di più la necessità di creare profili falsi per seguire siti come Purnhub o YouPorn.
Il malintenzionato di turno cerca di sfruttare la debolezze di un bambino, sapendo che non riuscirà a chiedere aiuto agli adulti. Il motivo è semplice: gli adulti si pongono molto spesso in posizione giudicante e non in posizione conciliante. Allora, i genitori, ormai quasi scomparsi dai radar, dovrebbero ritrovare il loro ruolo e prestare ascolto ai loro figli. Il mondo degli adulti appare distante, mentre le paure degli adolescenti crescono, avvolti dalla tecnologia, la utilizzano perché questa è l’epoca della società digitale, dei nativi digitali.
Siamo di fronte a nuovi modelli culturali e per vivere nella modernità è necessario che vengano utilizzati nuovi strumenti per educare e proteggere i bambini dai pericoli che minacciano continuamente la loro serenità e loro gioia di vivere.