Genitori superstar libertini e misteriosi che si sposano, divorziano e si risposano a raffica. Ma sull’educazione dei figli tolleranza zero. Per Don Johnson e Melanie Griffith il destino della loro figlia Dakota che oggi ha 31 anni ed è una star affermata, doveva passare prima di tutto dal college. L’università e l’educazione, per il poliziotto invincibile di “Miami Vice” e la “Working Girl” vengono prima di tutto. La laurea prima di Hollywood e dei soldi.
Col figlio Jesse anche lui attore e cantante Don c’è riuscito. Ma con Dakota la giovane ribelle, perversa e affascinante interprete di “50 shades of Grey” è stata invece la macchina da presa a vincere.
Dakota non si è spaventata quando il padre le ha detto “l’aiuto di famiglia ti arriverà solo se finisci il college…”. Lei lo ha sfidato, ha stretto i denti, lui non le ha dato più un centesimo ma tre settimane dopo Dakota aveva già vinto la scrittura per una parte di “The Social Network” diretto da David Fischer.
Di sicuro l’uomo che guidava le Ferrari a Palm Beach tra il commissariato e i luoghi del crimine, non lo ha fatto per risparmiare ma per principio che sta applicando anche oggi ai figli più piccoli avuti dall’ultima moglie.
Johnson è accreditato da Forbes con un patrimonio personale di 50 milioni di dollari ma in realtà potrebbe essere molto più ricco.
Intorno al detective dagli occhi azzurri, infatti viene alimentata da vent’anni una storia irrisolta dai risvolti criminali e incerti . E’ tutto nelle carte dei tribunali europei e sta rispuntando nuovamente fuori in questi giorni.
Mentre attraversava il confine fra Svizzera e Germania nel 2002 , Johnson venne arrestato perché i doganieri scoprirono nella valigetta che teneva disinvoltamente in macchina 8 miliardi di dollari in certificati azionari e buoni del tesoro americani.
“Sono soldi che ho raccolto per il finanziamento di un mio film e di diverse altre produzioni” disse l’attore.
Molti si chiesero come mai la star avesse una cifra così forte a disposizione con assegni e certificati al portatore. Non tutti furono convinti che quella montagna di denaro sarebbe andata agli Studios per le spese cinematografiche.
Si parlò di riciclaggio ma nessuno sporse mai denuncia contro di lui e la cosa finì nel dimenticatoio anche dopo una celebre intervista di Larry King sulla CNN dove l’autodifesa di Johnson in realtà non convinse molti.
Oggi il grande interprete e produttore, torna a ripetere: “ho cinque figli e a tutti quanti ho cercato di insegnare il valore dell’educazione come base preparatoria. Se non vanno a scuola da me non riceveranno mai un centesimo…”. Ai più spregiudicati che si chiedono invece dove sono finiti gli 8 miliardi della Svizzera, lui continua a ripetere “non c’è più nulla da dire su quella storia….”
Forse un giorno quando anche loro saranno adulti tutti i figli di Johnson potrebbero dedicarsi alla “caccia della valigetta miliardaria”.