“Cara Elisabetta, ti scrivo da Los Angeles… sono tornata qua con l’intenzione di rimanere fino ad ottobre, poi si vedrà… Ti mando un bacione R.”.
A maggio sono stata con Rosanna, Ilaria e Monica – per rispetto della privacy ho modificato i nomi – a Los Angeles per una decina di giorni. Rosanna non faceva che dire: “Quanto mi piace qua. Io ci vengo a vivere”. Rosanna ama l’America, gli americani ed è ritornata in California per amore. Il suo sogno è rimanerci. Come me ha superato gli anta, tuttavia crede ancora nell’amore come una ragazza di vent’anni. E vuole essere innamorata del boyfriend che da qualche anno ha oltreoceano, pur se noi amiche le abbiamo radiografato con freddezza il rapporto individuandone le idiosincrasie. Ma Rosanna vuole fortemente amare ed essere amata. La verità è che è innamorata dell’amore, anche se non lo sa. Crede che l’amore sia un uomo e per lui è disposta a fare pazzie. Non c’è nulla come il sentirsi desiderate che ti fa percepire di essere viva, qui ed ora, senza passato e con un futuro che è un eterno presente. Immortale come la dea dell’amore.
Sì, noi donne amiamo l’amore e per provare anche un piccolo brivido siamo disposte a scendere a compromessi con noi stesse. Scegliamo di essere ignare, accettiamo di non vedere, non sapere, non sentire in cambio di uno sguardo concupiscente accompagnato dalla fatidica frase: “Sei la più bella, l’unica”. Poi, prima o poi immancabilmente, rotoliamo giù dalla montagna d’amore che ci siamo costruite come la mela che Paride offrì ad Afrodite, nominandola la più bella tra le dee.
Monica, innamorata di Los Angeles, si è comprata una villa per viverci, poi ha trovato un fidanzato italiano e sta pensando di venderla. Charlie, un amico americano, invece ha messo in vendita la sua casa di Santa Monica per trasferirsi nell’amata Italia, perché è la terra della origini della sua famiglia. Brianna, un’amica californiana separata da molti anni, sognava un boyfriend europeo, anzi era certa che la sua vita futura sarebbe stata in Europa. Ha comprato un titolo nobiliare scozzese e, scherzando, ha scritto su Facebook di essere diventata “lady Brianna della contea di…” Immediatamente è stata contattata da un nobile scozzese e per mesi hanno intrattenuto una relazione amorosa virtuale facendo progetti di vita in comune. Ma, quando lei ha annunciato il suo arrivo in Scozia, lui le ha risposto che doveva recarsi in Africa a vendere un’isola. Certo, noi donne siamo solite inventarci l’amore, ma io per corrispondenza non compro nemmeno un vestito. Meglio sempre prima provare.
Deborah si è trasferita da Vienna a Los Angeles molti anni fa con la famiglia, qualche anno dopo si è separata dal marito, perché si sentiva sempre precaria. Solo quando ha incontrato Gigi – mi ha confidato – si è trovata finalmente a casa, perché ora assieme a lei la sua casa è ovunque. Forse Deborah ha trovato che l’amore è un non luogo. E non è un dio. È proprio come ha scritto Dante: “L’amor che move il sol e l’altre stelle…”. Ma si ama il luogo o l’amato? Si emigra per amore o è per amore del luogo? Si ama per vivere o si vive per amare? E quanto incide il posto dove si ama? Guardando indietro negli anni, nelle estati d’amore, non ho veramente amato l’uomo, ho amato il mare, che fu complice.
Si ama sempre qualcosa che non si conosce appieno: un luogo diventa un dio. E ci sembra un dio che si fa uomo, solo per noi. Il mistero è il motore dell’attrazione. In amore come in viaggio. Ma forse il fascino più forte lo dà il viaggio che non finisce mai. Perché finché viaggi, vivi, conosci, ami. Raggiungi e riparti. Come ci ha mostrato Ulisse.
Ilaria viaggia sempre tra le sue case e le sue amicizie. Come altre mie amiche che hanno fatto della loro vita viaggio. E se è stata breve – penso a una cara amica che non c’è più – è stata comunque un viaggio infinito. Ho sempre amato viaggiare, ma ho scoperto che non m’importa molto come. Se non posso farlo realmente, talvolta mi piace perfino di più sognare un viaggio. Perché non si attraversa solo lo spazio, ma anche il tempo. Basta un libro, poi un altro e un altro ancora. E non smetteresti mai di viaggiare. Poi comincerai a scrivere i tuoi viaggi. E sono viaggi in posti che visiterai solo tu. Perché li vedrai con gli occhi della mente. E saranno unici e diversi da tutti gli altri e per tutti gli altri. Non avrai limiti, nemmeno d’amore.