President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Lifestyles
February 5, 2017
in
Lifestyles
February 5, 2017
0

La notte del Super Bowl vista con i Seamen Milano

Il Super Bowl vinto dai New England Patriots su i Falcon Atlanta vissuto con un team italiano di IFL

Matteo OxiliabyMatteo Oxilia
super bowl milano
Time: 3 mins read

“Siediti e non portare sfiga”. L’accoglienza da stadio ha il suo perché. C’è ancora aria di big match tutto italiano, Juve-Inter, quando manca un’ora e mezza al kick off. Poi il soccer diventa tabù, “beviti una birra e speriamo che i Patriots perdano. Che quelli sono troppo forti e altrettanto antipatici. Atlanta invece potrebbe entrare nella storia”.

Milano, domenica notte, a due passi dal centralissimo corso Como. Pub dal sapore inglese che si veste di stelle e strisce per l’evento dei Seamen. Che di storia ne sanno. Nati nel 1981, assopiti nel ’90 e resuscitati nel 2009, si ritrovano ogni anno per assistere insieme al Super Bowl. “Una tradizione degli anni ’80 che ci piace mantenere” spiega Giovanni Griziotti, uno dei soci. Il club man che ci fa da chioccia.

“Ma gli americani vengono, vero? Altrimenti vado a prenderli di persona e vedi…” dice tra il serio e il faceto una ragazza. Vaglielo a dire tu, al quarterback, che alla fine arriva eccome: quasi due metri di femori, pettorali che bucano la t-shirt e quegli occhiali da collegiale che ti fregano.

Fox sport Italia invita in studio i pochi che si dicono esperti. La loro voce rimbomba dai maxischermi. Giuseppe Cruciani (giornalista sui generis) vede bene Matt Bryan. Billy Costacurta (ex calciatore dell’Ac Milan) tifa per Tom Brady. Gli spot invece, spettacolo nello spettacolo, vengono tagliati nella versione per l’oltreoceano europeo. Lady Gaga no, quella c’è.

Le regole della Iaf prevedono 2 americani più un oriundo per ogni squadra. Stop. E loro sono gli unici a cui i team, dilettantistici, concedono “benefit”: appartamento, auto e poket money settimanale. La sala si riempie e arrivano anche Paul Morant, Luke Zahradka (oriundo della nazionale Blue team) e Reece Horn. Rimangono in piedi durante l’inno nazionale. Seri, anche dopo il lancio incerto della moneta di un George Bush padre messo maluccio. Il primo touch down è dei Falcons-Atlanta e va benissimo così.

Tre ragazzi, non del gruppo dei “Marinai del Naviglio”, chiedono birra e sprite. Vengono fulminati da un cameriere e non si saprà mai se per la panaché démodé o per i cappellini Nba. “I ragazzi americani hanno una grandissima voglia di fare bene qui – spiega il general manager Tato Zamichieli – arrivano dai college, hanno spesso già una grande esperienza anche europea e quindi sanno il livello che li aspetta. Loro sono una spanna sopra, anche due. Ma si adeguano, a volte a fatica ma ce la fanno. Prendete Paul, ad esempio, sì lui che adesso mi sta toccando la pelata (ride, ndr): fisicamente è incredibile. E tatticamente un jolly. Insieme a Luke fanno una coppia Qb-ricevitore pazzesca. E noi, con loro, vogliamo tornare a vincere l’Italian Bowl. Siamo anche vice campioni europei, e dare l’esempio agli oltre 90 ragazzini del nostro Settore giovanile è importante…”.

Super Bowl Paul Morant, Luke Zahradka e Reece Horn con il Dg Tato Zamichieli
Paul Morant, Luke Zahradka e Reece Horn con il Dg Tato Zamichieli

Dopo i tornei universitari, c’è la Nfl. L’alternativa è un campionato semi-pro che alletta pochi. Molti giocatori hanno legami con l’Europa o l’Italia stessa. A volte un passaporto arriva grazie ad un trisavolo abruzzese o c’è voglia di un’esperienza diversa. E se non vanno in Germania, che vanta un ottimo livello nel Football, scelgono lo stivale. Come coach Tony Addona, italo-canadese e avversario degli odiati Rhinos Milano del collega Chris Ault. Il match però lui se l’è visto a casa del presidente Mutti, mica al pub.

Atlanta dilaga, “ovvio, è il miglior attacco della Lega”. L’apple pie con panna e gelato era ottima. L’ultimo morso e i New England Patriots rimontano. “Ovvio, la miglior difesa del torneo”. Pareggiano. Silenzio: 28-28 e per la prima volta nella storia del Super Bowl si va all’overtime. Houston, abbiamo un problema. Risolto, scusate: Patriots campioni. Abbiamo portato sfiga.

 

 

Share on FacebookShare on Twitter
Matteo Oxilia

Matteo Oxilia

DELLO STESSO AUTORE

Per il Carnevale più antico e “de soca”, bisogna andare a Verona

Per il Carnevale più antico e “de soca”, bisogna andare a Verona

byMatteo Oxilia
Il dramma di un padre italiano: “Mia figlia bloccata in Venezuela”

Il dramma di un padre italiano: “Mia figlia bloccata in Venezuela”

byMatteo Oxilia

A PROPOSITO DI...

Tags: American footballfootball americanoItalian footballSuper BowlSuper Bowl 2017
Previous Post

Buon anno Chinatown!

Next Post

La crisi dell’italiano nelle università americane: che fare?

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Sogno di una notte di mezzo inverno: cronaca del Super Bowl visto dall’Italia

Sogno di una notte di mezzo inverno: cronaca del Super Bowl visto dall’Italia

byMatteo Oxilia
Seamen-Rhinos, il Super Bowl italiano sa di derby milanese

Seamen-Rhinos, il Super Bowl italiano sa di derby milanese

byMatteo Oxilia

Latest News

La sessione della Corte Suprema è stata la più di destra dal 1931

La sessione della Corte Suprema è stata la più di destra dal 1931

byUmberto Bonetti
Boebert and Supreme Court Justices Too, “Tired” of Separation of Church and State

Boebert and Supreme Court Justices Too, “Tired” of Separation of Church and State

byGrace Russo Bullaro

New York

New York approva il divieto di portare armi da fuoco nei luoghi pubblici

New York approva il divieto di portare armi da fuoco nei luoghi pubblici

byLa Voce di New York

Independence Day: A New York tutti pronti per la festa del 4 luglio

byMassimo Jaus

Italiany

Con il falso Made in Italy gli Usa vogliono invadere il mercato europeo

Con il falso Made in Italy gli Usa vogliono invadere il mercato europeo

byLa Voce di New York
Lo staff di In Scena!

In Scena! Sipario sul festival del teatro italiano a New York che reagisce alla pandemia

byManuela Caracciolo
Next Post
map lingua italiana in America

La crisi dell'italiano nelle università americane: che fare?

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In