Profumo di estate, sensazioni di struggenti melodie, di spiagge ancora deserte, di ombrelli e soprabiti riposti e di definitivi verdetti di campionato di calcio. Almeno fino ad oggi. A 90 minuti dalla fine del campionato che in passato è stato classificato, forse enfaticamente come il più bello del mondo, riassumiamo come da contratto le sentenze passate in giudicato, le promozioni sul campo e le condanne inflitte dalle dinamiche fisiche di una sfera di cuoio che rotola su un prato di erba: la Juventus è campione d’Italia perde le ultime piume e si rigenera con una sconfitta contro l’ultima in classifica. Farcita riserve, molle e capricciosa viene sconfitta dal H. Verona già ampiamente retrocessa, che però ritrova uno strepitoso Luca Toni che celebra con il gol la sua ultima partita della carriera (ha deciso che non giocherà l’ultima di campionato a Palermo, chissà perché…). Il calcio è spesso preda di risvolti semi professionali e capacità cognitive, affetto da variabili impossibili da determinare.
Il Napoli e la Roma con le rispettive vittorie sono di diritto entrate in Champions, l’ultima giornata sarà decisiva per conoscere chi delle due prenderà la direttissima per l’Europa e chi invece dovrà ancora subire il processo dei preliminari, atti dovuti prima di ogni gioco che si rispetti. Gonzalo Higuain pareggia le reti di un suo illustre predecessore, Antonio Valentin Angelillo, unico e fino ad ieri inimitabile bomber anni 60 con 33 reti all’attivo: primato assoluto di reti in serie A. Il Pipità ha a disposizione l’ultima gara per frantumare anche questo ultimo record ottenuto da un argentino come lui, un “angelo dalla faccia sporca” . Così infatti venivano etichettati gli oriundi, argentini ed uruguaiani, che avevano origini italiane, un’ appartenenza cromosomica che garantiva il diritto di far parte della gloriosa nazionale di calcio di quell’epoca.
L’Inter è quarta e centra l’obiettivo dell’Europa, quella che conta di meno, ma pur sempre un target di tutto rispetto. Partita a razzo per la conquista dello Scudetto e della zona Champions, la beneamata si è azzoppata durante il cammino, travolta da almeno una mezza dozzina di rivali alla fine, con plasmatica lentezza e proverbiale cinismo corona il desiderio ormai accantonato di ritagliarsi un posto che appartiene alle squadre che giocano il giovedì di coppa.
La Fiorentina pareggia ancora, blinda il suo ingresso in Europa League per il quarto anno di seguito e per evitare i preliminari, come per uno scherzo del destino, la dirigenza ed i tifosi della Viola dovranno fare il tifo per la rivale storica per la città di Firenze, l’odiata Juventus. I riti introduttivi per l’ingresso in Europa sono sempre fonte di fastidio per i calciatori ed allenatore, sempre in ritardo cronico di preparazione . Si giocano a fine Luglio ed impediscono lo svolgimento naturale delle vacanze, anticipando il rientro dei calciatori e predisponendo in tempi acerbi una sommaria preparazione atletica e mentale. Che in piena estate non è certo il massimo delle aspirazioni.
Il pareggio stanco ed annoiato della Viola coincide con il punticino d’oro del Palermo che assomiglia a qualcosa che significa salvezza. I rosanero non hanno quasi mai passato la linea di centrocampo e Gilardino è stato un semplice testimone oculare di una gara che si è svolta lontano dall’area di rigore viola e quindi dalla sua zona di influenza. Domenica sera i siciliani affronteranno il condannato Verona e guai a farsi due conti, il Palermo deve vincere per evitare che Verona diventi “fatale” anche per loro.
Oltre al Verona retrocede in serie B anche il Frosinone. Perde in casa contro l’ottimo Sassuolo guidato dal bravissimo Di Francesco, che Lunedì prossimo riceverà a Siena il premio “Briglia d’Oro” come miglior allenatore emergente del massimo campionato. Elargizione dovuta e meritata. I ciociari sconfitti lasciano il campo e la Serie A tra gli applausi dei tifosi. Un gesto eloquente di come lo Sport ed in particolare il Calcio in provincia rappresenti un fulcro che unisce invece di dividere, esprime gioia al posto della sofferenza, distribuisce emozioni come coriandoli a carnevale, baratta un sorriso con un lamento.
Il Derby della Lanterna ha visto il Grifone strapazzare la Sampdoria di Montella e Ferrero. Doriani in ampia fase di smobilitazione generale perdono malamente per tre reti a zero però si salvano dal baratro della serie B con una giornata di anticipo, soddisfazione poco retribuita dai tifosi che contestano sonoramente. Mentre Gasperini vince il Derby con una tattica sopraffina da sette in pagella, paradossalmente sarà proprio Montella a gareggiare per un posto in Nazionale, solito refrain che indica nel calcio a volte non contano solo i risultati. Ci chiediamo allora cosa sia davvero lecito aspettarsi da un allenatore come Montella alla guida della Nazionale di Calcio.
Il Pallone di Cristallo, ultima giornata
Sabato 14 Maggio
Ore 17 ( New York ore 11 am)
Juventus – Sampdoria. Nulla di attraente sotto il sole pomeridiano dello Stadium, forse appena un briciolo di sorpresa. Segno 1
Ore 20:45 ( New York 2:45 pm)
Milan – Roma. Il Diavolo si congeda dai propri tifosi e la Roma deve vincere a tutti i costi. Le aspettative renderanno avvincente questa gara. Peserà più la dignità oppure la classifica? ai posteri… Segno 2
Napoli – Frosinone. Ultima passerella trionfale per i ragazzi di Sarri, che non possono fallire. Segno 1
Sassuolo – Inter. Il miglior allenatore della Serie A contro l’ombra del condottiero. Il Mancio apre al futuro della gestione Tohir, ma dovrebbe almeno portare a casa i tre punti. Segno 2
Domenica 15 Maggio
Ore 18 (New York ore 12)
Chievo – Bologna
Empoli – Torino
Genoa – Atalanta
Tre gare senza patemi e senza assilli, sei squadre che hanno ormai tirato i remi in barca e restano ancorate ai porti di appartenenza, ultima gara solo per la cronaca. Il resto è già futuro. Segno X
Ore 20:45 (New York ore 2:45pm)
Lazio – Fiorentina. Orgoglio e dignità. La Lazio per riconciliarsi con l’ambiente, la Viola per l’Europa. Eterno dilemma. Segno 1
Palermo – H.Verona. Se i rosanero non dovessero vincere dubito che possano uscire dallo stadio senza scorta… Segno 1
Udinese – Carpi. Pessimo campionato per i friulani, ottimo per gli emiliani, che devono vincere per salvarsi (se il Palermo non vince) dalle acque limacciose del purgatorio. Segno 2
Serie A penultima giornata:
Atalanta – Udinese -1-1
Bologna – Milan 0-1
Carpi – Lazio 1-3
Fiorentina – Palermo 0-0
Frosinone – Sassuolo 0-1
H. Verona – Juventus 2-1
Inter – Empoli 2-1
Roma – Chievo 3-0
Sampdoria – Genoa 0-3
Torino – Napoli 1-2
Classifica della Serie A
Juventus 88
Napoli 79
Roma 77
Inter 67
Fiorentina 61
Sassuolo 58
Milan 57
Lazio 54
Chievo 49
Genoa 46
Torino 45
Empoli 43
Atalanta 42
Bologna 41
Sampdoria 40
Udinese 39
Palermo 36
Carpi 35
Frosinone 31
H. Verona 28