Descrivere un’emozione è semplicemente impossibile. Specialmente se ti rivolgi a coloro che vivono la loro vita privi di questa fonte indispensabile di sopravvivenza. Le emozioni sono ovunque, si nascondono nel fondo del nostro animo, colorano la nostra vita quotidiana altrimenti piatta e grigia. Per il gioco del calcio, il gol è l’emozione che più di ogni altra riveste un ruolo fondamentale per gli animi dei tifosi. Il gol è l’equazione matematica dove convergono tutte le risultanze assimilate prima e durante la partita, è la finalizzazione di un lavoro, è la dolce fine di un amplesso. L’Italica stirpe di catenacciari e moduli difensivi a oltranza ha oramai lasciato definitivamente lo scranno per essere sostituita da una generazione di atleti capaci di distribuire emozioni a suon di reti.
Ne è stato fulgido esempio la giornata di campionato appena conclusa. Il Napoli ha liquidato l’Empoli subissandolo con cinque reti. La rivale al trono, la Juventus, ha sotterrato il Chievo con un De Profundis suonato con la sinfonia di quattro gol. Una sfida a distanza, un botta e risposta degno, finalmente, di un confronto ad alta intensità. Una risposta italiana alle sfide europee, che fino a ieri venivano affrontate con circospezione mista a invidia. La rivalità sportiva tra la Juventus e il Napoli è l’esatta contrapposizione italiana alla sfida eterna tra il Barca e il Real Madrid. Due compagini stellari che nell’immaginario collettivo hanno rappresentato l’esempio calcistico con il quale doversi confrontare. Sempre. Ora abbiamo anche noi due esempi reali con i quali condividere una passione, uno spazio naturale tra due città così lontane per cultura e dimensione. Un confronto temporale dove poter vivere, finalmente, una emozione.
“Vince la squadra che segna un gol in più dell’altra”. Così glissava ai microfoni, dopo una gara, il compianto allenatore Vujadin Boskov. Quello tra Napoli e Juventus sembra invece essere un confronto a chi segna più gol. Il Napoli ha affrontato l’Empoli fiero del primato in classifica siglando cinque reti dopo aver subito la rete del momentaneo e irriverente vantaggio toscano. Gol che ha scosso animi e cuori degli azzurri che hanno poi dilagato con il solito Higuain (22 reti in 22 gare), Hamsik, Callejon ed Insigne, vittoria che conferma il Napoli al primo posto in classifica, seguito a ruota dai bianconeri che fanno fuori il Chievo, dominando dal primo minuto una gara senza storia. Troppo il divario tra la Juve di oggi e le altre squadre del resto della truppa. Doppietta di Alvaro Morata, risorto dall’oblio, Alex Sandro e Pogbà, che ha segnato un gol incredibile con una semplicità a dir poco geniale.
Risorge anche il Milan che si aggiudica il Derby e tre punti, che al cambio attuale valgono oro colato. Mister Sinisa si prende la rivincita della sconfitta dell’andata e serve la vendetta su un piatto d’argento al diretto rivale sulla panchina opposta. Il Mancio sembra non gradire, e per i suoi attacchi di bile viene espulso dal campo per la seconda volta in meno di un mese, con tanto di dito medio rivolto ai tifosi rossoneri. Il Milan vince per tre reti a zero con gol di Bacca, Alex e Niang. Un derby finalmente vissuto dalle due squadre senza tatticismi e ostruzioni calcistiche, e alla fine ha vinto la squadra che meritava di più. L’Inter ha raccolto solo due miseri punti in quattro gare: la nebbia ha avvolto con il suo gelido abbraccio la squadra che fino a un mese fa ambiva al titolo di Campione d’Inverno. Ormai è solo l’ombra perennemente allungata in un tramonto senza fine.
La Roma, come da pronostico, vince contro il Frosinone che le aveva anche messo apprensione pareggiando il gol iniziale di Nainggolan. Ci pensano nel secondo tempo i gol di Pjanic e il Faraone a sistemare le cose in casa Spalletti. El Shaarawi appena approdato sulle sponde del Tevere, sigla subito un gol importante per il morale e per l’autostima.
Il resto della giornata propina come contrappunto tre risultati a occhiali, segnali di fumo evidenti che manifestano come nel nostro campionato ci sono due gironi palesemente separati tra di loro, un solco profondo che divide questa irregolare e prevedibile Serie A. Pareggiano senza gol il Genoa e la Fiorentina, il Torino contro il Verona e l’Udinese contro la Lazio. Altri due pareggi, quello tra Atalanta e Sassuolo e quello tra Carpi e Palermo.
Il Pallone di Cristallo
L’Europa è alle porte, la sfida tra le grandi del nostro campionato è quanto mai aperta. Il turno infrasettimanale è in agguato per mettere alla prova il lavoro dei Mister, i polpacci e le membra degli atleti in questo insolito Febbraio tra caldi primaverili e anticipi e posticipi senza soste. Ma i tepori anticipati non frenano l’entusiasmo e la soddisfazione di descrivere la Libertà e la Bellezza del campionato in corso con la “Voce” di sempre. In questo mercoledì da Leoni il Napoli sfiderà la Lazio all’Olimpico mentre la Juventus ospiterà il Genoa.
Lazio – Napoli: Segno X2
I partenopei sono una macchina da gol e oltre il Pipita segnano quasi tutti. La Lazio nelle coordinate non riesce a trovare la porta avversaria tanto facilmente. Il risultato sembra scontato, ma guai a farsi condizionare dalla statistica.
Juventus – Genoa: Segno 1
Cantami o diva le gesta della Juventus che insegue la sua preda. Senza nulla togliere ai Grifoni, la trappola mortale è già pronta tra le mura dello Stadium.
Fiorentina- Carpi: Segno (sulla fiducia) 1
La viola si è un poco sbiadita rispetto a un mesetto fa, il giglio sembra appassito. Forse con una discreta pioggerellina ritornerà a essere quello di prima.
Inter – Chievo: Segno 2
Ma quanto ci vuole a Mancini per essere esonerato? Non presentarsi in panchina per il prossimo turno e perdere contro il Chievo a San Siro, magari all’ultimo minuto di gioco….
Palermo – Milan: Segno 1
Siciliani in lenta, ma inesorabile ripresa; il Milan approda tra le sponde delle bellissime spiagge da Mondello a Cefalù, fiero del Derby vinto contro gli odiati cugini. Il segno sembra scontato, ma non lo è affatto.
Sassuolo – Roma: Segno 1X
Ebbene sì, la Roma ha vinto, ma non ha affatto convinto e visita il Sassuolo che sembra aver perso lo smalto iniziale. Però gli emiliani giocano bene, e la Roma gioca male.
Sampdoria – Torino: Segno 1
Ormai il classico tra Genova e Torino si rivela niente di più di un discreto confronto tra squadre dilapidate dal loro nobile blasone. L’ambiente di Marassi riuscirà a fare la differenza?
Tra le altre gare in programma non vedo altro che una attacco di pareggite acuta.
Serie A, 22 giornata
Atalanta – Sassuolo 1:1
Bologna – Sampdoria 3:2
Chievo – Juventus 0:4
Genoa – Fiorentina 0:0
Milan – Inter 3:0
Napoli – Empoli 5:1
Roma – Frosinone 3:1
Torino – H Verona 0:0
Udinese – Lazio 0:0
La Classifica
Napoli 50
Juventus 48
Fiorentina 42
Inter 41
Roma 38
Milan 36
Sassuolo 33
Lazio ed Empoli 32
Bologna, Torino e Atalanta 27
Palermo e Udinese 25
Genoa 24
Sampdoria 23
Carpi 19
Frosinone 16
Verona 11