– Li arresterà: Il nuovo presidente di Panama, Jose Raul Mulino, ha annunciato che intende arrestare i migranti che si dirigono verso gli USA attraverso la jungla del Darien Gap. Citando preoccupazioni per l’afflusso eccezionale di migranti e per il loro impatto su Panama, Mulino ha detto che bisogna chiudere questa rotta, tra Colombia e Panama, che presenta per di più grandi pericoli per gli stessi migranti, tra cui giungla densa, fauna selvatica e bande criminali. Nel 2023, un numero record di migranti, principalmente venezuelani, ha attraversato il varco, con molti che hanno subito estorsioni e abusi. Mulino ha in programma di rimpatriare i migranti, “nel rispetto dei loro diritti umani”.
– Si dimette anche lei: La presidente della Cornell University Martha Pollack si dimette. È il terzo presidente di un college della Ivy League a dimettersi da dicembre. In precedenza si era dimessa la presidente di Harvard Claudine Gay e la presidente dell’Università della Pennsylvania Liz Magill. Le dimissioni sono arrivate a seguito di una testimonianza delle presidenti davanti al Congresso. I rettori sono stati accusati di non aver protetto gli studenti ebrei dalle manifestazioni pro-palestinesi, che hanno in molti casi assunto un tono apertamente antisemita. Martha Pollack nella sua lettera di dimissioni comunque insiste che ci pensava da tempo, dopo sette anni alla guida del prestigioso college di Ithaca (NY).
– La polizia li protegge: Il predicatore MAGA Sean Feucht e un gruppo di nazionalisti cristiani si sono radunati alla USC per contrastare le manifestazioni di protesta dei ProPal e dichiarare le propria solidarietà a Israele. Circa 300 persone hanno potuto sfilare con l’aiuto di una scorta di polizia, un’immagine in netto contrasto con gli agenti della polizia di Los Angeles in tenuta antisommossa che hanno precedentemente arrestato gli attivisti pro-palestinesi del college californiano. Matthew D. Taylor, studioso di suprematismo cristiano si è detto scettico sulle reali intenzioni del corteo: “Stanno ammantando la loro convinzione nella supremazia cristiana con le vesti della solidarietà interreligiosa”.
– La polizia li protegge: Oggi l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dovrebbe votare una risoluzione che concederebbe nuovi “diritti e privilegi” alla Palestina e inviterebbe il Consiglio di Sicurezza a riconsiderare favorevolmente la sua richiesta di diventare il 194° membro delle Nazioni Unite. Il Consiglio di Sicurezza ha da poche settimane posto il veto alla richiesta della Palestina di diventare membro a tutti gli effetti delle Nazioni Unite, e gli Stati Uniti sostengono che il modo migliore per garantirglielo sarebbe di negoziare con Israele. La bozza di risoluzione oggi all’esame dell’Assemblea Generale stabilisce che lo Stato della Palestina è “qualificato” per l’adesione, ma modifica il testo originale che lo definiva “uno Stato amante della pace”.
– La nave con gli aiuti: È partita da Cipro una nave battente bandiera americana alla volta del molo costruito dal genio militare Usa a Gaza. La “Sagamore” trasporta aiuti umanitari. Lo scorso marzo Cipro ha aperto un corridoio marittimo per spedire gli aiuti direttamente a Gaza, e ora che il molo è concluso si potrà constatare se gli aiuti via mare potranno fare una differenza o saranno quasi inutili come si sono finora rivelati i lanci umanitari via aerea.
– Attenti alla tempesta solare! Durante il fine settimana si verificherà una forte tempesta solare che comporta il rischio di blackout, interruzioni dei sistemi di navigazione e guasti radio in tutto il mondo. Si prevede una tempesta geomagnetica di grado G4, la seconda più alta della scala. Sebbene il campo magnetico terrestre offra una protezione, le reti elettriche non protette saranno gravemente esposte. La tempesta di grado G5 del 2003 ha causato interruzioni di corrente e danni ai trasformatori. Le osservazioni dai satelliti forniranno un preavviso di 60-90 minuti prima dell’impatto. Regioni come l’Asia, l’Europa e il Nord America potrebbero vedere aurore e i voli trans-polari potrebbero essere dirottati per ridurre al minimo l’esposizione alle radiazioni.
– Volevano ritirarlo: Si è conclusa ieri la testimonianza di Stormy Daniels al processo contro Donald Trump. La Difesa ha tentato di smontare la sua storia sull’incontro sessuale del 2006, ma la ex attrice porno – a detta di tutti i testimoni in aula- si è difesa con molta convinzione. Ma la vera bomba della giornata è stata la testimonianza di Madeleine Westerhout, un’assistente nella campagna elettorale di Trump nel 2016, che ha rivelato come il Comitato Nazionale Repubblicano avesse cominciato a organizzarsi per sostituire l’imprenditore come candidato presidenziale del GOP, dopo l’uscita del famigerato nastro “Access Hollywood”, in cui Trump si vantava di poter fare quel che voleva alle donne in virtù della sua fama, anche “afferrarle” per le parti private. Secondo l’accusa, proprio l’uscita di quel nastro, aveva spinto Trump a pagare sia Stormy Daniels che Karen McDougal, onde evitare che la storia delle sue infedeltà coniugali si assommassero all’indignazione per quelle uscite volgari.
– Nikki e i donatori: La settimana entrante Nikki Haley incontrerà i donatori che hanno sostenuto la sua campagna presidenziale. Nikki ha gettato la spugna dopo essere stata sonoramente sconfitta da Trump nel Super Tuesday all’inizio di marzo. Ma anche nelle primarie che sono seguite al suo abbandono, e nonostante Donald Trump sia il candidato presunto, ha continuato a riscuotere fra il 17 e il 22% dei voti. Non è chiaro cosa sia questo appuntamento con circa 100 donatori, ma l’ufficio di Nikki ha fatto sapere che non è prevista una dichiarazione di sostegno della candidatura di Trump.
– La diplomazia degli oranghi: La Malesia sta prendendo esempio dalla Cina e dalla sua “diplomazia dei panda”, impegnandosi a dare in prestito gli oranghi ai Paesi che acquistano l’olio di palma, come gli Stati Uniti e l’India. Lo ha detto il ministro delle materie prime Johari Abdul Ghani, secondo il quale questa politica mostrerà l’impegno della Malesia verso la conservazione dei primati dal pelo lungo, trasportandoli agli zoo internazionali che ne cureranno la riproduzione. La Cina lo ha fatto con i panda, contribuendo ad aumentare in modo significativo negli ultimi 30 anni la popolazione degli amatissimi animali. La Cina utilizza i panda anche come tattica di soft power, richiamandoli occasionalmente a casa quando le relazioni con il Paese ospitante si fanno difficili.
– Problemi con l’impianto cerebrale: Neuralink, la startup di Elon Musk dedicata alla tecnologia cerebrale, ha riscontrato problemi con il suo primo impianto su un essere umano. Il dispositivo N1 di Neuralink ha le dimensioni di un quarto di dollaro ed è progettato per essere impiantato nel cranio e collegato alla corteccia motoria del cervello attraverso 64 fili ultrasottili con minuscoli elettrodi che captano i segnali neurali del paziente. Ma dopo l’intervento chirurgico di gennaio, alcuni fili dell’impianto si sono ritirati dal cervello del paziente, riducendo la percezione del segnale. L’azienda fornisce pochi dettagli, ma spiega di aver modificato il suo algoritmo per migliorare il rilevamento del segnale. Il paziente, Noland Arbaugh, un giovane rimasto paralizzato dopo un incidente, ha riacquistato alcuni movimenti utilizzando il dispositivo. Tuttavia, pochi giorni fa il cofondatore di Neuralink, il neurochirurgo Benjamin Rapoport, ha spiegato di aver lasciato l’azienda perché aveva preoccupazioni sulla sicurezza.
– “La Ninja del tetto”: Una donna del Wisconsin ha vissuto per un anno dietro l’insegna di un supermercato, creandosi un vero e proprio miniappartamento nello spazio fra le gigantesche lettere e il muro. Un gruppo di operai che lavorava sul tetto di Family Fare, si è imbattuto qualche giorno fa nella strana dimora della donna all’interno dell’insegna svettante sopra il negozio. La donna aveva un giaciglio, un tavolo, un computer completo di stampante, una dispensa, una macchinetta per l’espresso, il tutto rallegrato da una pianta. La donna non ha voluto spiegare com’era riuscita ad avere accesso al tetto, e a trasportarvi i suoi oggetti. Ma è stata battezzata dai dipendenti del supermercato “la Ninja del tetto”.
– Incubo in crociera: La serena crociera ai Caraibi di Angela Bridges si è trasformata in un viaggio da incubo quando suo figlio Aiden, di 12 anni, ha avuto una emergenza medica mortale a bordo. Il bambino aveva l’intestino perforato e doveva sbarcare immediatamente. Ma la Carnival Venezia si trovava a 600 chilometri dalla costa della Carolina del Nord. E’ così intervenuta l’aeronautica militare, che ha però dovuto fare una missione complicata, inviando elicotteri che – data la distanza – hanno dovuto essere riforniti in volo tre volte. La squadra di soccorso si è poi calata sul ponte della nave, ha sollevato il bambino e la mamma e li ha trasferiti a bordo. Due ore dopo Aiden era in sala operatoria. Ora è fuori pericolo e si sta riprendendo.
-La slavina: Due sciatori che stavano facendo sci fuoripista con un terzo compagno sono stati uccisi da a una valanga sul Lone Peak dello Utah, ieri. Il terzo sciatore, sommerso anche lui dalla neve, è riuscito a liberarsi e ha tentato di aiutare gli amici, ma non è riuscito a tirarli fuori. Ancora ieri sera le squadre di soccorso non erano riuscite a recuperare i corpi sul pendio scosceso in cui era avvenuta la valanga perché il rischio di nuove valanghe era eccessivo data una nuova tempesta di neve
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