Il presidente e l’iracheno: Oggi bilaterale fra Joe Biden e il primo ministro dell’Iraq Mohammed al-Sudani, giudicato importante soprattutto alla luce dell’attacco iraniano a Israele. L’incontro, al quale sarà presente il Segretario alla Difesa Lloyd Austin, si concentrerà sulla possibilità di continuare una presenza americana sul suolo iracheno. Parte dei droni lanciati da Teheran sono stati abbattuti proprio dalle forze USA presenti in Iraq.
– Come selezionare una giuria imparziale su Trump: Comincia oggi a New York la selezione dei giurati che dovranno partecipare al processo di Donald Trump. E’ la prima volta nella storia che un ex presidente viene processato penalmente, e sarà difficile trovare giurati che non si siano già formati un’opinione sulla storia dei soldi che Trump ha dato a due amanti perché tacessero sulla loro relazione. Forse per questo il pool convocato conta ben 500 persone. Gli avvocati si affidano per la scelta a esperti che sanno interpretare le risposte dei candidati-giurati. Ma in aula ci sarà anche Trump, snellito di circa 10 chili dopo (pare) la cura con Ozempic. Trump ha promesso di testimoniare, anche se nessuno ci crede. Il processo non viene seguito dalle telecamere, ma c’è in aula un pool di reporter che riferirà in diretta su ogni parola che verrà pronunciata.
– Vogliamo i dibattiti! Il network CBS e altre 11 importanti organizzazioni giornalistiche hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui esortano sia Biden che Trump a impegnarsi a partecipare a dibattiti in vista delle elezioni di novembre. La dichiarazione recita: “Se c’è una cosa su cui gli americani possono essere d’accordo in questo periodo di polarizzazione, è che la posta in gioco di queste elezioni è eccezionalmente alta. In questo contesto, non c’è niente di meglio che un dibattito tra i candidati, e davanti al popolo americano, sulle loro visioni per il futuro della nostra nazione”.
– Le azioni di Trump Media: Il valore delle azioni di Trump Media è crollato di oltre il 17% nelle contrattazioni di questa mattina, dopo che la società ha presentato domanda di emissione di milioni di azioni aggiuntive. Il drammatico crollo è avvenuto mentre Donald Trump si recava in un tribunale di Manhattan per iniziare la selezione della giuria per il suo processo penale per le accuse relative al denaro sporco. Trump è l’azionista di maggioranza della società.
– I successi dell’IRS: Oggi è la giornata delle tasse, scadenza ultima per gli americani per presentare la denuncia dei redditi. Il fisco, l’IRS (Internal Revenue Service), rivela quanto più efficienti siano diventati i suoi servizi grazie all’aumento dei fondi della legge bipartisan sulla riduzione dell’inflazione del 2022. L’IRS ha investito le nuove risorse per migliorare i servizi ai contribuenti e digitalizzare l’ archiviazione. L’IRS dichiara anche di aver ridotto il tempo medio di attesa delle chiamate alla sua linea telefonica per i contribuenti a tre minuti, rispetto ai 28 minuti del 2022, risultato raggiunto nonostante abbia risposto a quasi un milione di chiamate in più rispetto al 2023. L’IRS ha dichiarato di aver fornito assistenza all’88% dei chiamanti, superando l’obiettivo dell’85%.
– Tax day special: Per consolare i contribuenti, come ogni anno nella giornata della denuncia delle tasse, numerose catene di ristoranti e caffè offrono lo special “compri uno, ricevi uno in omaggio”, si va da panini a ciambelle, da caffè a bevande fredde.
– Il miliardario che paga le tasse: Mark Cuban, miliardario che si è fatto da sé con diverse attività commerciali che spaziano dalla tecnologia ai media, dallo sport all’intrattenimento, ha rivelato su X (già Twitter) di aver pagato di tasse 288 milioni di dollari. Cuban si vanta di voler ripagare il Paese che gli ha dato tanto e di essere contento di pagare quel che deve allo Stato, e lancia una frecciatina contro “un ex presidente che sappiamo non lo fa”. Non è la prima volta che Cuban polemizza con Trump, il primo presidente moderno che si sia rifiutato di rendere pubbliche le sue denunce delle tasse.
– Il maresciallo libico non sarà giudicato in Virginia: La giudice Leonie Brinkema ha respinto una serie di cause civili contro il maresciallo Khalifa Haftar. Il comandante militare che governa il territorio orientale della Libia è un ex residente della Virginia dove è stato denunciato di essere responsabile della morte di civili durante la guerra civile libica. Ma il giudice Brinkema ha stabilito che il tribunale della Virginia non ha giurisdizione sui crimini di guerra presumibilmente commessi in Libia, nonostante la cittadinanza statunitense e la residenza decennale di Haftar in Virginia. Questa decisione segna una svolta significativa per Haftar, che ha rischiato di essere giudicato in contumacia. Haftar, un tempo allineato con Gheddafi prima di disertare negli Stati Uniti negli anni ’80, è tornato in Libia nel 2011 per sostenere le forze anti-Gheddafi. Ha guidato l’Esercito nazionale libico durante la guerra civile, controllando gran parte della regione orientale con il sostegno straniero. Le cause contro di lui erano state depositate nel 2019.
– La maratona: 30 mila concorrenti da 100 diversi Paesi partecipano oggi alla Maratona di Boston, la più antica maratona annuale del mondo, disputata per la prima volta nel 1897. La gara si svolge sempre nel giorno del “Patriots’ Day”, una festa dello Stato del Massachusetts.
– Il libro di Rushdie: “Knife” (coltello) esce oggi. E’ il libro che lo scrittore Salman Rushdie ha scritto per ricordare ed esorcizzare l’attacco che subì durante una conferenza nell’agosto del 2022, quando venne accoltellato e accecato all’occhio destro da Hadi Matar, allora 24enne, un simpatizzante dell’Iran che aveva voluto realizzare la “Fatwa” degli ayatollah iraniani contro lo scrittore autore dei “Versetti Satanici”. In una intervista al programma televisivo 60 Minutes della CBS, Rushdie ha ricordato quei lunghissimi 27 secondi di orrore e sangue, “sufficienti a leggere il mio sonetto preferito di Shakespeare”, che lo portarono sull’orlo della morte. Il processo di Matar doveva avvenire a gennaio, ma è stato rimandato proprio per l’uscita del libro.
– Il crollo degli omicidi: In questo nuovo anno si è registrato un crollo dei casi di omicidio in 133 città americane. Dall’inizio dell’anno fino alla fine di marzo le statistiche dei dipartimenti di polizia di tutto il Paese mostrano che siamo davanti alla contrazione più veloce degli ultimi decenni, avvicinandosi ai livelli precedenti al balzo in alto dell’era pandemica. A livello nazionale, gli omicidi sono diminuiti di circa il 20% rispetto allo stesso periodo del 2023. A Philadelphia ad esempio si è registrato un calo del 35%, a New York gli omicidi sono diminuiti del 15%, a Columbus, Ohio, del 58%.
– Le statue mutilate: Negli ultimi giorni varie statue sia a Los Angeles che in altre città sono state mutilate perché i ladri vogliono impossessarsi dei metalli di cui sono composte. Le statue di bronzo infatti hanno un alto contenuto di rame (in genere circa l’88%) e possono essere vendute con un discreto guadagno, il che le rende un appetibile bersaglio per i ladri. La caccia al rame è diventata diffusa in tutta l’America. Il rame è ricercatissimo, utilizzato in tutti i tipi di apparecchiature, e i ladri di rame prendono di mira sottostazioni elettriche, torri cellulari, linee telefoniche terrestri, ferrovie, cantieri e case sfitte. Perfino cimiteri, dove rubano le lettere di bronzo sulle lapidi. E ora anche statue.
– Un polpo per amico: Una famiglia dell’Oklahoma ha adottato un polpo per il figlio di nove anni che lo desiderava fortemente. Il polpo, chiamato Terrance, si è però rivelato essere femmina. A sorpresa ha deposto trenta uova e la famiglia Clifford si è trovata a curare 30 baby-polipi. La loro vicenda è esplosa su TikTok dove la famiglia sta raccontando la storia, registrando il faticosissimo lavoro per tenere in vita gli animali e cercando volontari che ne prendano alcuni in adozione.
– Altro che aiutarli, li vogliono multare! Grants Pass, una città rurale dell’Oregon, sarà al centro di un ricorso alla Corte Suprema, che si discute a giorni, sulla costituzionalità di multare i senzatetto che dormano all’aperto. La cittadina lo ha fatto a lungo, fino a che una decisione storica della Corte d’Appello del 9° Circuito degli Stati Uniti ha stabilito che, sebbene le comunità abbiano il diritto di limitare l’uso di tende nelle aree pubbliche, penalizzare le persone che dormono all’aperto quando non hanno un altro posto dove andare costituisce una violazione del divieto di pene crudeli e inusuali dell’Ottavo Emendamento. La questione sarà dunque discussa davanti ai nove giudici supremi federali, e una loro risposta avrà ha il potenziale di rimodellare il modo in cui le città americane si impegnano nei confronti delle persone che vivono per strada.