– Spie cinesi nei porti: Un’indagine del Congresso ha rivelato che le gru da carico costruite in Cina e utilizzate nei porti statunitensi contengono componenti per la comunicazione, per esempio modem cellulari, non ideati per il normale funzionamento della macchina. Ai modem cellulari è possibile accedere da remoto, e questo rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale. Sebbene i modem sulle gru non siano insoliti per il monitoraggio e la manutenzione, le preoccupazioni nascono dal fatto che i porti che le hanno comprate non avevano richiesto tali capacità. Le scoperte si aggiungono a preoccupazioni già esistenti sulle gru ZPMC, prodotte dal governo cinese, che rappresentano l’80% del totale delle gru acquistate dagli Usa, e hanno spinto l’Amministrazione Biden a investire oltre 20 miliardi di dollari per sostituirle con gru di fabbricazione statunitense.
– La crescita continua: Nel mese di febbraio l’economia ha aggiunto 275 mila posti di lavoro, più del previsto, confermando che la crescita non sta rallentando.
– E’ stato un successo: Secondo un sondaggio flash della CNN, il 62% degli spettatori dello “State of the Union” ritiene che le politiche del Presidente Biden porteranno gli Stati Uniti nella giusta direzione. La campagna ha rivelato che l’ora precedente e l’ora stessa del discorso hanno segnato le due ore più fruttuose in assoluto di raccolta fondi per il presidente. Biden continuerà la sua offensiva nei prossimi giorni, con visite in Pennsylvania, Georgia, New Hampshire e Michigan. Va notato che nella generale approvazione dei democratici e dei commentatori, non è mancata la solita critica dell’ala sinistra del partito, che ha lamentato il fatto che Biden si sia fatto sfuggire un “illegale” circa un immigrato senza permesso di soggiorno e che non abbia parlato di “aborto” ma di “diritti ai servizi sulla riproduzione”. Il bilancio comunque vede i democratici felici e i repubblicani gelidi. Il discorso di Biden ieri sera è stato vigoroso, aggressivo, e diverso dal solito, con un’architettura insolita che ha osato aprire e chiudere con la politica estera (Russia e Ucraina all’inizio e Medio Oriente e Cina alla fine). E’ trapelata a volte la rabbia di Biden – ad esempio contro i giudici della Corte Suprema sull’aborto – ma anche il suo senso dell’umorismo, e anche l’affetto pure per i suoi nemici (si è rivolto direttamente ad alcuni senatori repubblicani, facendoli ridere). La “narrative” della destra (e di alcuni democratici) che il presidente sia vecchio, rimbambito e debole, si è sgretolata davanti alla sua lucidità ed evidente energia (è rimasto dopo il discorso, lungo 66 minuti, per quasi mezz’ora a chiacchierare con senatori e deputati, a farsi i selfie ecc). Lui stesso ha fatto vari cenni indiretti alla propria età, a un certo punto usandola per distinguersi da Trump: “La mia vita mi ha insegnato ad abbracciare la libertà e la democrazia, l’onestà, la decenza, la dignità, l’uguaglianza. Altri miei coetanei vedono una storia diversa. Una storia americana di risentimento, vendetta e punizione”. Tra l’altro varie volte si è allontanato dal testo, cogliendo al balzo i commenti ad alta voce dei suoi rivali e dialogando con loro, per poi tornare senza difficoltà al testo. Non potendo dunque attaccarlo sulla sua “senilità”, ii siti di destra e la Fox lo hanno attaccato per un discorso “troppo partigiano”.
– Momenti difficili per Trump: L’ex presidente aveva annunciato che avrebbe commentato in diretta su Truth Social il discorso di Biden, ma il suo sito di social media si è bloccato già prima che Biden entrasse nell’aula della Camera, e i problemi tecnici si sono protratti per almeno un’ora durante il discorso. Nel frattempo Trump è sotto pressione da parte dei giudici, che non gli hanno concesso di ritardare il pagamento delle penali. Il giudice federale Lewis Kaplan di Manhattan ha respinto la sua richiesta di ritardare il pagamento alla scrittrice E. Jean Carroll di 83,3 milioni di dollari di risarcimento danni per averla diffamata. Nel verdetto del 26 gennaio, i giurati hanno dato ragione a Carroll, ex giornalista della rivista Elle, secondo la quale Trump l’aveva insultata e diffamata nel giugno 2019 negando di averla violentata a metà degli anni Novanta in un camerino dei grandi magazzini Bergdorf Goodman a Manhattan. Kaplan ha ufficializzato il verdetto l’8 febbraio e ha dato a Trump 30 giorni di tempo per pagare o per procurarsi del denaro per la cauzione durante la fase di appello. Ma Trump ha aspettato fino all’ultimo giorno per chiedere al giudice di posticipare le scadenze per la cauzione, ma è stato rimbrottato per le sue azioni dilatorie e aver esaurito il tempo a sua disposizione, bruciando quasi tutti i 30 giorni che aveva a disposizione prima della scadenza della sentenza.
– Giuliani farà causa a Trump? Il Committee of Unsecured Creditors (Comitato dei creditori non garantiti), che rappresenta gli individui e le entità a cui Rudy Giuliani deve del denaro, sta “discutendo” di costringerlo a intentare una causa contro Trump per ottenere i loro soldi. Giuliani è stato l’avvocato di Trump, e questi – come sembra sia solito fare – non lo ha mai pagato. Secondo le parcelle di Giuliani, Trump è in debito di circa 2 milioni di dollari. Giuliani è a sua volta pieno di debiti, e ha presentato istanza di fallimento l’anno scorso dopo essere stato condannato a pagare 148 milioni di dollari a due addette ai seggi elettorali della Georgia, che aveva diffamato ed esposto a rischi e persecuzioni da parte di sostenitori fanatici di Trump.
– Vietare TikTok: Una proposta di legge bipartisan sul futuro di TikTok è stata approvata ieri sera dalla Commissione per l’energia e il commercio della Camera. La legge avanza ora al voto in aula. Per motivi di sicurezza nazionale, la legge imporrebbe alla società madre di TikTok, ByteDance, di vendere l’applicazione, pena il divieto di operare negli Stati Uniti. Entrambi queste soluzioni risolverebbero le preoccupazioni relative al fatto che allo stato attuale il governo cinese può avere diretto accesso ai dati personali degli americani che usino l’applicazione TikTok. Nonostante le preoccupazioni per la fretta del processo e le potenziali implicazioni per la libertà di espressione, la proposta di legge sta andando avanti con il sostegno del presidente della Camera Mike Johnson, che promette di metterla ai voti. La Casa Bianca dal canto suo ha risposto che se la legge sarà giudicata legalmente corretta, il presidente “le darebbe il benvenuto”. La Casa Bianca esprime da tempo preoccupazione per i rischi di sicurezza nazionale di TikTok. Nel 2022, Biden ha firmato una legge che vietava l’applicazione sui telefoni dei dipendenti governativi.
– E’ caos in Colorado: Il sistema penale del Colorado è sconvolto da uno scandalo che potrebbe annullare migliaia di processi. La scienziata forense Yvonne “Missy” Woods, un tempo la più importante scienziata forense dello Stato, si è dimessa in seguito a una revisione interna che ha rivelato anomalie nel suo lavoro. Il lavoro di analisi del DNA della Woods, considerato lo standard di riferimento per quasi tre decenni, è ora sotto esame, e i procuratori si stanno preparando per le sfide legali dei condannati. La legislatura ha dovuto stanziare 7,5 milioni di dollari per nuovi processi, revisioni dei casi e nuovi test. L’indagine mira a determinare se la Woods sia stata negligente, e perché, o abbia intenzionalmente preso scorciatoie nel suo lavoro per riuscire a condannare un imputato. Finora, tuttavia, gli investigatori non hanno riscontrato alcuna imprecisione nelle prove del DNA fornite dalla Woods.
– Incriminato: Secondo la polizia di Ottawa, il 19enne Frank Desouza è il killer che ha ucciso sei membri di una famiglia lo scorso mercoledì nella capitale canadese. Desouza è stato trovato nella casa in cui è avvenuto il massacro. Il giovane sarebbe in Canada per studio. E’ un cittadino dello Sri Lanka, come lo erano le vittime del massacro, una coppia con i loro quuattro figli di età fra i 2 mesi e i 7 anni. Ottawa, una città di un milione di abitanti, è sotto shock. Gli omicidi sono rarissimi: l’anno scorso ce ne sono stati in tutto 13.
– Non è per voi! Il gigante farmaceutico Eli Lilly ha rilasciato uno spot che critica l’uso improprio dei farmaci per la perdita di peso, rivolgendosi in particolare a coloro che prescrivono o assumono tali farmaci senza una diagnosi di obesità. Lo spot va in onda pochi giorni prima della 96ª edizione degli Oscar, l’appuntamento hollywoodiano in cui l’attenzione tende a concentrarsi sulle celebrità e sul loro corpo. Mentre alcuni lodano Eli Lilly per aver affrontato il problema dell’abuso di questi farmaci, altri criticano lo spot – che mostra una coppia vip in abito da sera che escono da una limousine su un tappeto rosso – perché non ha affrontato il problema del costo di questi farmaci, il cui prezzo supera i 1.000 dollari al mese e che spesso sono inaccessibili a molti.
– Quando la passione sportiva diventa ossessione: Lo scorso 14 gennaio centinaia di tifosi hanno assistito ai playoff NFL 2024 dei Kansas City Chiefs contro i Miami Dolphins, nonostante la temperatura fosse di 20 gradi sottozero, che con il vento risultava in una temperatura percepita di 29 sotto zero. Il risultato di questa passione è che molti di loro hanno riportato congelamenti di parte degli arti, e ora rischiano di subire amputazioni. La partita, la quarta più fredda nella storia della NFL, ha visto numerosi tifosi soffrire di ipotermia. Decine di persone sono state trasportate in ospedale. Il freddo estremo ha suscitato preoccupazioni circa il protocollo della NFL per situazioni di freddo estremo, in quanto il manuale della lega manca di indicazioni sul rinvio delle partite in caso di pericolo o di consigli ai tifosi sulle temperature estreme. L’incidente potrebbe indurre a rivedere la politica della NFL in materia di freddo.
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