– L’Iran e il nucleare: L’Agenzia internazionale per l’energia atomica riporta un calo trimestrale nelle scorte di uranio arricchito di Teheran. E’ un passo a sorpresa che potrebbe allentare le tensioni con Washington. E’ la prima volta che l’Iran diminuisce queste scorte da quando ha iniziato a produrre materiale al 60%. Tuttavia l’Agenzia conferma il continuo rifiuto di Teheran di cooperare su questioni fondamentali circa la proliferazione nucleare.
– Le banche e la Russia: Secondo quanto ha dichiarato il vice segretario del Tesoro Wally Adeyemo, gli Usa hanno interrotto con successo i flussi finanziari tra la Russia e Paesi come la Turchia, gli Emirati Arabi Uniti e il Kazakistan. Adeyemo ha rivelato come gli ammonimenti di potenziali sanzioni alle istituzioni finanziarie straniere abbiano avuto un impatto significativo sulle transazioni finanziarie spingendole le banche ad adottare un approccio più cauto nel condurre affari con la Russia.
– Il voto in Michigan: I democratici e i repubblicani tengono le primarie del Michigan oggi. La governatrice, Gretchen Whitmer, co-presidente nazionale della campagna di rielezione di Biden, ha ammesso ieri di aspettarsi un numero “considerevole” di voti di protesta contro il presidente per la politica di sostegno a Israele. Il Michigan è uno Stato cruciale per le presidenziali.
– Biden da Seth: Ieri sera Joe Biden ha fatto una comparsa a sorpresa nel talk-show del comico Seth Meyers. Meyers celebrava il decimo anniversario del programma, e esattamente come la puntata di dieci anni fa, ha avuto ospute a soropresa il èpresidente (che dieci anni fa era vicepresidente). Biden ha usato l’opportuinità per lanciare qualche frecciata contro Trump, definendolo “vecchio quasi come me, ma lui dimentica il nome di sua moglie” (Trump ha chiamato Melania, “Mercedes”). Ma soprattutto Biden ha sottolineato come Trump voglia portare indietro la nazione. Non è affatto sembrato confuso o rallentato, e il pubblico lo ha accolto con molto calore.
– Che Stormy non parli! Gli avvocati di Trump chiedono che Stormy Daniels, Karen McDougal e Michael Cohen non vengano chiamati a testimoniare nel processo per i fondi segreti che si apre il 25 marzo. Stormy e Karen sono le due donne con cui Trump aveva avuto relazioni clandestine e che aveva fatto tacere – a ridosso delle elezioni del 2016 – incaricando l’avvocato Cohen di pagarle sottobanco. Trump è sotto processo per aver poi falsificato la contabilità aziendale per nascondere il prelievo e di aver commesso un reato nei finaziamenti elettorali. Intanto però ieri è stato il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg a chiedere che il giudice imponga un “gag order” a Trump, cioè il divieto di commentare sulle le persone coinvolte nel caso. Bragg ha ricordato la tendenza dell’ex presidente a “sostenere la vendetta e la punizione contro chui percepisce come avversari”.
– Trump contro il principe Harry: In un’intervista al Daily Express, Trump ha avvertito che se verrà rieletto non intende “proteggere” il duca di Sussex, lasciando intendere che lo potrebbe deportare. Trump si riferiva chiaramente alla causa che l’associazione conservatrice Heritage Foundation ha intentato contro il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale per ottenere i dati sull’immigrazione negli Stati Uniti del principe Harry. La causa ipotizza che l’uso di droghe non sia stato correttamente dichiarato durante il processo di richiesta del visto. Il principe Harry, che ha ammesso pubblicamente di aver fatto uso di cocaina, marijuana e funghi psichedelici, vive negli Stati Uniti con la moglie Meghan Markle dall’inizio del 2020. I legali della Heritage Foundation venerdì scorso in tribunale hanno chiesto di vedere la documentazione di immigrazione per chiarire se Harry che abbia ricevuto un trattamento preferenziale. Trump ha accusato Biden di aver “protetto Harry” mantenendo riservata la sua domanda di immigrazione: “Io non lo proteggerei – ha affermato -. Ha tradito la Regina. È imperdonabile. Sarebbe da solo, se dipendesse da me”. Il bello è che Harry ha ricevuto il visto di immigrazione nel 2020, quando era presidente Trump!
– Incontro alla Casa Bianca: Biden incontra i leader di Camera e Senato stamattina, mentre incombe lo spauracchio di uno shut down fra quattro giorni se non si trova un accordo sul finanziamento delle attività federali.
– Polvere bianca: Una lettera contenente polvere bianca è stata inviata a casa di Don Trump, il figlio maggiore dell’ex presidente. Diversi camion dei pompieri e uomini in tuta protettiva sono stati fotografati fuori dalla casa di Trump Jr. a Jupiter, in Florida. Pare che Trump abbia aperto la busta e che la polvere bianca sia caduta fuori. “I risultati dei test sulla sostanza sono stati inconcludenti su cosa fosse esattamente, ma i funzionari sul posto non credono che sia mortale”, ha detto un portavoce di Trump Jr.
– La fusione non si deve fare: La Federal Trade Commission ha fatto causa per bloccare un accordo di fusione da 25 miliardi di dollari tra le catene alimentari Kroger e Albertsons, sostenendo che la più grande fusione di supermercati nella storia degli Stati Uniti farebbe lievitare ulteriormente i costi. La preoccupazione è legittima considerato che l’inflazione si sta raffreddando, ma secondo il Bureau of Labor Statistics molti americani spendono in generi alimentari una fetta maggiore del loro reddito che in qualsiasi altro momento degli ultimi 30 anni. I prezzi degli alimenti rimangono molto più alti rispetto a prima della pandemia e le verdure fresche sono i prodotti a prezzo più elevato.
– Macy’s punta sul lusso: Il gruppo annuncia che nei prossimi 3 anni chiuderà 150 dei suoi negozi, ma per aprirne altri di lusso. Il gruppo intende lanciare 15 grandi magazzini di fascia alta Bloomingdale’s e 30 di cosmetici di lusso Blue Mercury.
– La Boeing e la sicurezza: Una commissione di esperti della Federal Aviation Administration ha presentato un severo rapporto sulla “cultura della sicurezza” della Boeing, definita “inadeguata e confusa”. La valutazione mette sotto pressione l’azienda aeronautica che deve affrontare le conseguenze di un incidente quasi catastrofico avvenuto all’inizio dell’anno, quando un portellone di un suo aereo si è staccatio in volo. Gli esperti hanno riscontrato “una mancanza di consapevolezza delle metriche relative alla sicurezza a tutti i livelli dell’organizzazione”, oltre a uno “scollamento” tra i dirigenti e il personale, mentre per di più i lavoratori hanno ammesso di temere ritorsioni se avessero segnalato problemi di sicurezza.
– Il sacrificio dei cactus: Più di 100 cactus saguaro dell’Arizona lungo il confine con il Messico sono morti dopo essere stati trapiantati per fare spazio a un tratto del muro di confine durante la presidenza di Donald Trump. I cactus, spostati nel 2019, hanno avuto difficoltà ad adattarsi allo shock del trapianto. Gli ambientalisti stanno ora sollecitando Biden a stanziare fondi per il ripristino dell’habitat, sottolineando che i saguari sono vitali per l’ecosistema e considerati sacri dalle popolazioni indigene locali.
– Dalla pistola che uccise John Lennon: Una pallottola sparata dalla stessa pistola che uccise John Lennon viene mesa all’asta in Gran Bretagna. La pallottola era stata regalata dalla polizia di New York all’ispettore Brian Taylor dopo che era stato coinvolto in una sparatoria mentre lavorava negli Stati Uniti. Con la morte di Taylor, il proiettile incorniciato sarà venduto all’asta con una stima di 1.500-2.000 sterline da Anderson & Garland il 29 febbraio a Newcastle. Lennon fu ferito a morte dal venticinquenne Chapman la sera dell’8 dicembre 1980, davanti al famoso palazzo di appartamenti Dakota in cui lui e Yoko Ono vivevano. Lennon aveva 40 anni.