—I conti del Pentagono non tornano: Per il sesto anno consecutivo il Dipartimento della Difesa non ha superato la sua revisione annuale. I funzionari del Pentagono hanno comunque dichiarato di aver compiuto progressi significativi nel correggere la contabilità delle proprie operazioni finanziarie che interessano tutti e 50 gli Stati e oltre 4.500 siti globali. Il fallimento di una revisione contabile è oramai da anni oggetto di preoccupazione e ha portato a pressioni sul Pentagono.
—Le camelie e i fichi a Boston: Il Dipartimento dell’Agricoltura ha comunicato la nuova “mappa della resistenza delle piante” sulla base del riscaldamento dell’intero territorio nazionale. La “Plant Hardiness Zone Map” è uno strumento importante per circa 80 milioni di giardinieri e coltivatori americani. La mappa aiuta a determinare quali siano le piante migliori da coltivare nella loro specifica località, tenendo conto delle basse temperature invernali, che sono un fattore vitale per la sopravvivenza delle piante. La nuova “Plant Hardiness Zone Map” rivela che in alcune località, si potranno coltivare nuovi tipi di fiori, frutta, verdura e piante. Ad esempio un riscaldamento nel nord-est già permette di coltivare camelie e fichi persino nella (una volta) gelida Boston e pomodori e peperoni in zone elevate. Al contrario, in Florida fa così caldo che i pomodori “bruciano”.
—Il gioco delle sedie: OpenAI, la startup più discussa nel mondo dopo il lancio del suo chatbot ChatGPT, ha licenziato il Ceo Sam Altman venerdì pomeriggio, sorprendendo la comunità tecnologica e cogliendo di sorpresa la stessa OpenAI e la Microsoft, uno dei suoi principali investitori. Gli investitori di OpenAI hanno subito chiesto che Altman venisse reintegrato prima dell’apertura dei mercati di oggi. Ma non si sono mossi abbastanza in fretta. Altman è già stato assunto da Microsoft, insieme all’ex presidente di OpenAI Greg Brockman, per “guidare un nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata”, secondo quanto ha annunciato il CEO di Microsoft Satya Nadella in un post su X.
—Un amore lungo 77 anni: La ex first lady Rosalynn Carter è morta ieri a 96 anni. Aveva segnato un cambiamento nel ruolo della first lady, e dopo di lei nessuna first lady si è più limitata a fare la hostess di casa che offre il te. L’amore che l’ha unita al marito Jimmy, la loro fede e il loro impegno politico e umanitario è stata una lezione per tutto il Paese. “Cercate ogni giorno di fare un gesto che renda il vostro coniuge felice” aveva detto per spiegare la felicità del loro matrimonio.
—81 candeline: Il Presidente Joe Biden compie oggi 81 anni, un traguardo che attirerà l’attenzione sul suo status di persona più anziana ad aver mai occupato lo Studio Ovale, con i sondaggi di opinione che mostrano come gli americani temano che sia troppo vecchio per altri quattro anni alla Casa Bianca.
—L’ipocrita perdono del tacchino: Oggi il presidente “perdonerà” un tacchino che in realtà non ha nessuna colpa. La tradizione del perdono, ironicamente, vede il presidente partecipare a un appuntamento sponsorizzato da una lobby che sostiene l’esatto opposto di ciò che si svolge durante l’evento. Il presidente fa qualche battuta e lascia libero un tacchino che verrà trasferito vita natural durante in una fattoria. Ma il vero obiettivo della lobby del tacchino, com’è facile immaginare, è di far mangiare più tacchino alla gente, e quindi di macellarne di più.
—Le chiese e i gay: Centinaia di chiese metodiste lasciano la denominazione United Methodist per le sue severe politiche LBGTQ. Nel 2019 la Chiesa ha rafforzato il divieto di ordinare clero gay e di celebrare matrimoni omosessuali, causando da allora l’abbandono di migliaia di congregazioni in tutti gli Stati Uniti. L’ultimo scisma avviene nello Stato della Georgia. Con quest’ultima uscita di 261 congregazioni, il numero sale a oltre 6 mila. La Chiesa Metodista è per grandezza la seconda chiesa protestante negli Usa.
—La città santuario delle armi: La cittadina di Holton, nel Michigan, ha votato all’unanimità di diventare una città santuario del Secondo Emendamento che protegge il diritto di armarsi. Gli abitanti della cittadina, a 350 chilometri a nordovest di Detroit, sono convinti che la legge “red flag”, che permette di confiscare le armi a chi faccia scattare un allarme per motivi di instabilità mentale, sia in realtà un primo passo verso la confisca delle armi a tutti. La cittadina ha anche creato una “milizia” che dovrebbe difendere i portatori di armi dal rischio di essere privati delle loro armi.
—Il governatore affila il coltello: Gavin Newsom governatore della California lancia uno spot politico in Florida, a dieci giorni dall’insolito duello televisivo che terrà con il governatore della Florida Ron DeSantis. Newsom e DeSantis sono diventati i portabandiera di posizioni politiche diametralmente opposte, e dopo essersi attaccati vicendevolmente sui media, hanno accettato l’invito della Fox di scontrarsi pubblicamente in un dibattito. La Fox lo presenta come un “dibattito tra Stati rossi e Stati blu”. Sia DeSantis che Newsom sono volti nuovi su un palcoscenico politico nazionale dominato dalle preoccupazioni per l’età di Biden, 80 anni, e di Trump, 77 anni. Lo scontro è comunque visto come un esercizio di “posizionamento” per le elezioni presidenziali del 2028. Ma la resa dei conti presenterà due visioni sempre più divergenti dell’America.
—L’architettura ostile: Le nuove grate di sfogo della metro sui marciapiedi sono ondulate, con sbarre di qualche centimetro che rendono impossibile accucciarvisi sopra nel freddo per trovare un po’ di calore. La nuova bellissima appendice della Penn Station non ha panchine. In alcune delle fermate della metro invece che panchine ci sono delle sbarre di legno per appoggiarsi restando in piedi. La città adotta l’ “architettura ostile”, come la definiscono i difensori dei senzatetto. E non è la sola. Le principali città Usa hanno escogitato quella che loro invece definiscono “architettura difensiva”, che deve difendere i quartieri dall’”infestazione” di senzatetto. Il problema è che questa soluzione non sembra affatto ridurre la crisi dei senzatetto, si limita a rendere più difficile la vita di chi è già in difficoltà.
—Non vogliamo più autostrade: Sta prendendo forza in tutti gli Stati Uniti un movimento di base per bloccare la costruzione di nuove autostrade in aree urbane. Il movimento è riunito in una coalizione nazionale di gruppi, il Freeway Fighters Network, alleato dell’organizzazione America Walks. Il movimento si batte non solo per bloccare nuovi progetti, ma anche per chiudere vecchie autostrade che tagliano a metà le città, e sostituirle con viali e parchi. Molte di queste autostrade risalgono agli anni Cinquanta-Sessanta, e vennero costruite nel mezzo di aree povere e non-bianche, creando una ferita nel cuore dell’abitato e facendo precipitare il valore immobiliare delle case.
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