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Pillole dagli Stati Uniti – Giovedì 16 Novembre

La canzone contro il femminicidio; Musk gioca a fare l’antisemita; I palestinesi fanno causa a Biden

Anna GuaitabyAnna Guaita
Pillole dagli Stati Uniti – Giovedì 16 Novembre

Femminicidi - Ansa

Time: 5 mins read

 

—“Si me matan”: La canzone inno delle donne messicane, scritta e cantata da Silvana Estrada, concorre stasera ai Latin Grammys, che per la prima volta nella loro storia si tengono fuori dagli Usa, a Siviglia in Spagna. La canzone “Se mi uccidono” è diventata l’inno delle proteste in Messico contro i femminicidi. Nello Stato nordamericano circa 10 donne vengono uccise ogni giorno dal partner o da membri della famiglia. Estrada racconta che cominciò a comporre la canzone dopo che una giovane donna della sua età aveva preso un taxi ed è stata poi trovata morta, ma la maggior parte delle voci online avevano incolpato la vittima di essere uscita tardi da sola.

—Dalle ghiande le foreste di domani: Invece che rastrellare e buttare le ghiande, gli americani stanno imparando a insaccarle e spedirle alle aziende vivaistiche del loro Stato, dove vengono coltivate per essere utilizzate nei progetti di riforestazione. Sacchi pieni di tonnellate di ghiande ad esempio arrivano al “Tomorrow’s Trees”, un’iniziativa di base in Virginia, che li mette a dimora e poi li passa al Virginia Department of Forestry che si occupa di ripopolare le aree disboscate. I volontari spiegano: “Raccattiamo qualcosa che è caduta per terra per creare la prossima generazione di alberi”.

—Asilo politico: L’ex avvocato-factotum di Donald Trump, Michael Cohen, ha detto in un’intervista che se l’ex presidente verrà rieletto lui lascerà il Paese e chiederà asilo altrove. Cohen, che è diventato testimone per l’Accusa contro l’ex boss, ha lamentato di temere per la propria vita, soprattutto dopo le ultime dichiarazioni di Trump: “Temo per la mia sicurezza. Temo per la mia vita. Voi non conoscete Donald Trump. Io lo conosco. E se non volete ascoltare le mie parole, ascoltate le sue”. Di recente Trump ha ipotizzato che se rieletto potrà arrestare o relegare in “un ospedale psichiatrico” i suoi nemici.

—Gli americani la temono: Secondo gli analisti Usa la bilaterale fra Biden e Xi Jinping è andata bene, e ha portato chiara distensione fra i due Paesi. Sono stati raggiunti nuovi accordi sul controllo del traffico del fentanil verso gli Usa e sulla ripresa dei rapporti diretti fra le forze armate dei due Paesi. Biden ha detto di aver trovato rassicurante l’accordo reciproco che “in caso ci fossero dei problemi, ci impegnamo a rispondere al telefono”. Ma è improbabile che questo rassicuri davvero gli americani. Secondo un sondaggio del “Chicago Council on Global Affairs” il 58% degli americani ritiene che la Cina costituisca una minaccia critica. La sua minaccia è tanto percepita che nella corsa presidenziale sono stati spesi finora 18 milioni di dollari in spot televisivi che menzionano la Cina, con annunci andati in onda più di 46.500 volte. Ancora di più è stato speso per il settore digitale: quasi 26 milioni di dollari con più di 223.000 annunci digitali.

—Due Stati: Nella conferenza stampa dopo il summit con il collega cinese Xi Jinping, Biden ha parlato anche della situazione in Medio Oriente e ha detto di aver chiarito al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu che la soluzione dei due Stati è l’unica risposta per risolvere il conflitto israelo-palestinese. Ha poi aggiunto di aver “chiarito” agli israeliani “che è un grosso errore per loro pensare di occupare Gaza…Non credo che funzioni”. Vari commentatori negli Usa sottolineano che ribadendola varie volte negli ultimi giorni Biden ha di fatto “resuscitato” da solo la soluzione dei due Stati, e che è l’unico che potrebbe imporla a Netanyahu grazie proprio al fatto di avergli finora dato il massimo appoggio.

—Dopo la bilaterale Xi-Biden: I leader di Microsoft, Citigroup, Exxon, Tesla e altre grandi aziende si sono incontrati con il premier cinese, per una cena che costava 40 mila dollari al piatto. “La Cina è disposta ad essere partner e amica degli Stati Uniti”, ha promnesso Xi che è stato accolto da una standing ovation. Per molte aziende, l’agenda dell’incontro era semplice: chiarire che sono pronte a tornare a fare affari con la Cina.

—Musk gioca a fare l’antisemita: Il miliardario Elon Musk ha appoggiato un post antisemita su X, ex-Twitter, il sito di social media di sua proprietà. Musk è la persona più ricca del mondo con un patrimonio netto di circa 225 miliardi di dollari. Recentemente è stato criticato per aver promosso sulla sua piattaforma contenuti che attaccano gli ebrei in un momento di crescente antisemitismo.

—I palestinesi fanno causa a Biden: Un gruppo di organizzazioni umanitarie palestinesi insieme a residenti di Gaza e cittadini statunitensi con familiari colpiti dall’attacco in corso da parte di Israele hanno citato in giudizio il presidente, il segretario di Stato Antony Blinken e il segretario alla Difesa Lloyd Austin per non aver “impedito un genocidio in atto”. La causa è stata presentata dal “Centro per i diritti costituzionali” della California. Il documento sostiene che le azioni di Israele presentano “segni di genocidio” e che l’Amministrazione Biden è mancata al suo “dovere di prevenirlo ai sensi del diritto internazionale”.

—Il nucleare iraniano: Gli ispettori nucleari delle Nazioni Unite hanno dichiarato ieri che le scorte di uranio altamente arricchito dell’Iran sono aumentate del 5% da settembre, a fronte di un aumento del 7% nel trimestre precedente. La stima ora è che l’Iran abbia accumulato 4.486,8 chili di scorte di uranio arricchito, con un aumento di 693,1 chilogrammi rispetto ad agosto. Il limite fissato nell’accordo del 2015 era di 202,8 chilogrammi. L’accordo, il Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA) fu firmato a Vienna nel 2015 dall’Iran e i P5+1, cioè i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti – più la Germania. Trump abbandonò l’accordo nel maggio del 2018, di fatto determinandone la cessazione.

—Assedio all’ospedale…di Haiti: Le bande che spadroneggiano nell’isola hanno assediato il Fontaine Hospital Center, nella capitale di Port-au-Prince. Secondo la testimonianza del direttore Jose Ulysse le bande hanno distrutto tutto il vicinato, bruciando case e prendendo ostaggi. La polizia è riuscita a salvare 40 bambini e 70 adulti, ma la situazione adesso non è chiara. Ulysse sostiene che tutto il quartiere è nelle mani delle bande armate. Dopo l’assassinio del presidente Jovenel Moïse, due anni fa, le bande ad Haiti sono diventate sempre più potenti e il numero di rapimenti, omicidi, stupri continua ad aumentare.

—Shutdown evitato: Il Congresso ha approvato con un voto bipartisan la legge di bilancio tampone proposta dallo Speaker della Camera Mike Johnson. Ora sta al presidente Biden firmarla. Evitato lo shutdown federale domani. Quattro ministeri saranno finanziati fino al 19 gennaio e il resto fino al 2 febbraio. Ciò significa che all’inizio dell’anno si dovrà ricominciare il teatrino di trovare i finanziamenti. Mike Johnson non è riuscito a coagulare il suo partito dietro di sé e ha dovuto fare affidamento sui voti del Dem, ma questo ha ulteriormente irritato la destra del partito.

—Preferiscono il coreano: Le iscrizioni a corsi di lingue straniere nei college e nelle università statunitensi sono diminuite del 16,6% tra l’autunno del 2016 e l’autunno del 2021, secondo quanto riporta la Modern Language Association (MLA). I cali più seri si sono registrati nella lingua tedesca (-33,6%), araba (-27,4%) ed ebraica moderna (-26%). L’italiano è sceso del 20 per cento. Le uniche tre lingue che hanno registrato un aumento delle iscrizioni sono state il coreano (di ben il 38,3%), l’ebraico biblico e la lingua dei segni americana (ASL). L’interesse degli studenti per il K-pop e i K-drammi è alla base della crescita dei programmi di lingua coreana, spiega Paula Krebs, executive director dell’MLA: “Non è un gruppo di studiosi di coreano del XVI secolo a guidare la corsa” ha scherzato.

—L’isola cimitero diventa un parco: Hart Island, il luogo delle sepolture ignote di New York è stata inaccessibile sin dall’Ottocento, ma ieri è stata ufficialmente promossa “spazio pubblico”. A partire dalla prossima settimana, l’isola che è stata per decenni il cimitero di ignoti e poveri sarà aperta due volte al mese per visite guidate gratuite organizzate dal Dipartimento dei Parchi. Più di un milione di persone sono state seppellite nell’isola dal 1869 a oggi. Le ultime sono quelle morte indigenti durante la pandemia del Covid. Hart Island è nella Baia di Long Island, a nord est di Manhattan.

—La solitudine nel mondo: L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato ieri la “Leaders Commission on Social Connection”. L’iniziativa globale nasce dopo la constatazione che un’epidemia di solitudine sta causando un declino della salute a livello mondiale. La commissione sarà guidata dai copresidenti Vivek Murthy, attualmente “surgeon general” degli Stati Uniti, e Chido Mpemba, inviato per i giovani presso la African Union Commission. La Commissione deve “comprendere i rischi per la salute dell’isolamento sociale e proporre soluzioni efficaci”.

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Anna Guaita

Anna Guaita

Italiana per nascita, americana per amore, corrispondente de "Il Messaggero" da 40 anni, fedele alla religione della democrazia e tolleranza, appassionata di animali e di gialli inglesi Italian by birth, American by loving choice, for forty years correspondent for "Il Messaggero," faithful to the religion of democracy and tolerance. Lover of animals e English mystery stories.

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