—Gli aborti sono aumentati: Gli sforzi abolizionisti degli antiabortisti hanno avuto l’effetto contrario a quello desiderato. Secondo l’autorevole Guttmacher Institute, nei primi sei mesi del 2023 negli Stati dove rimane legale si sono registrate 511 mila interruzioni volontarie, paragonate a 465 mila nello stesso periodo del 2020. Gli aumenti sono dovuti al fatto che gli Stati tolleranti hanno reso più veloce e facile ottenere l’aborto, soprattutto attraverso la pillola, e che le donne negli Stati abolizionisti sono finora riuscite a raggiungere quelli tolleranti. Ma alcuni Stati stanno correndo ai ripari: in Texas ad esempio comunità lungo le autostrade che portano verso ovest e il Nuovo Messico stanno organizzando posti di blocco per controllare le auto con donne a bordo e impedire eventuali “viaggi dell’aborto”.
—Le morti per overdose non diminuiscono: Nel 2022, per le persone sotto i 40 anni, le overdosi sono diventate la principale causa di morte in 37 Stati, con un netto aumento rispetto all’anno precedente, quando lo erano “solo” in 24 Stati. I risultati, pubblicati in una nuova analisi di Stateline, sottolineano che la crisi americana delle overdosi di droga sta ancora peggiorando. Quella che era iniziata come un’epidemia di oppioidi da ricetta all’inizio degli anni 2000 è cambiata drasticamente dopo un giro di vite ai prodotti farmaceutici, che ha spinto i consumatori verso l’eroina di strada e gli oppioidi sintetici come il fentanil.
—La fuga degli ostetrici: Negli Stati che hanno approvato leggi draconiane contro l’aborto si sta verificando un fuggi fuggi degli ostetrici. Il rischio di essere sospettato e indagato in casi di gravidanze che vanno male e finiscono in aborti spontanei è diventato troppo grande. In tutto il Paese, in Stati rossi come l’Idaho, il Texas, l’Oklahoma e il Tennessee, gli ostetrici – e in particolare quelli altamente qualificati e specializzati nella gestione di gravidanze complesse e rischiose -fanno le valige, mentre medici giovani evitano quegli Stati.
—Intanto in Messico… In netto contrasto con le crescenti restrizioni all’aborto in alcune parti degli Stati Uniti, la Corte Suprema del Messico ha ieri depenalizzato l’aborto, estendendo la tendenza latino-americana ad ampliare l’accesso alla procedura. Negli ultimi anni, in tutta l’America Latina, vari Paesi si sono mossi per eliminare le restrizioni, una tendenza spesso definita “onda verde”, in riferimento alle bandane verdi indossate dalle donne che protestano per i diritti all’aborto nella regione.
—Biden al G20: Il presidente parte stasera per il G20 in India. Con l’assenza della Russia e il forfait del cinese Xi Jinping, il presidente arriva armato di promesse di un impegno sostenuto da parte degli Stati Uniti, nella speranza di convincere le economie in rapida crescita di Africa, America Latina e Asia che esiste un’alternativa al progetto Belt and Road della Cina.
—Biden e l’ambiente: Con una mossa aggressiva che ha irritato i repubblicani, il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti ha annullato ieri sette contratti di trivellazione per il petrolio e il gas nell’Arctic National Wildlife Refuge dell’Alaska. I contratti facevano parte di una vendita tenutasi negli ultimi giorni dell’amministrazione Trump. Il governatore repubblicano ha condannato la decisione di Biden e ha minacciato di fare causa.
—Incriminazione per Hunter: Il procuratore speciale David Weiss intende chiedere a un gran giurì di incriminare Hunter Biden entro la fine di settembre. Non è chiaro per quali delle accuse pendenti, che andavano dall’evasione fiscale al possesso illegale di arma da fuoco.
—Tasse più basse, dazi più alti: La rivista Bloomberg rivela che Donald Trump sta tenendo riunioni con i suoi ex consiglieri per programmare la sua politica economica se vincerà le presidenziali. A quanto pare, vuole ripetere il taglio delle tasse, come nel 2017 (che, ahimè ha contribuito tanto alla voragine del debito federale) e rilanciare l’aggressività commerciale come quella che aveva adottato contro la Cina nel 2017. La reazione della Camera di Commercio è di allarme: “La ritorsione sarebbe massiccia. Gli altri Paesi non la prenderebbero sottogamba – ha detto il vicepresidente John Murphy -. Le esportazioni statunitensi sono dell’ordine di 3.000 miliardi di dollari. Ci sarebbe sofferenza in ogni distretto congressuale”.
—L’asta dei vestiti vip: La settimana prossima, Sotheby’s organizza un’asta intitolata “Fashion Icons”. Giovedì 14 sarà disponibile una ristretta selezione che dovrebbe echeggiare alcuni momenti culturali più influenti. Un esempio: il famoso maglione con le pecorelle bianche e una sola pecorella nera che Lady Diana indossò varie volte. Ci sarà l’abito da sera di antiquariato di Michelle Obama e uno indossato da Kate Winslet in Titanic, ecc.
—La carenza di lassativi: Gli americani sono diventati così dipendenti dai lassativi che nelle farmacie gli scaffali sono vuoti. Un servizio del WSJournal ne fa risalire le cause all’invecchiamento della popolazione, sempre meno attiva, alle ricadute della pandemia che ha costretto tanti a casa spingendoli a mangiare troppo e male e a non muoversi, e al ritorno negli uffici che sconvolge la routine e porta a irregolarità. Gli specialisti interpellati parlano di una “disfunzione intestinale collettiva”!
—Il grattacielo senza finestre: Costruito negli anni Settanta, nel cuore di Tribeca a Manhattan, un grattacielo di 40 piani, tutto cemento e nessuna finestra, torna periodicamente all’attenzione di turisti e complottisti. Rilanciato in questi giorni su varie piattaforme social, è di nuovo oggetto delle teorie più strampalate, ad esempio che vi vivano alieni. Costruito per ospitare le apparecchiature di telefonia della AT&T, era uno dei più importanti centri di telecomunicazione degli Stati Uniti. Pare che oggi sia utilizzato come centro dati di alta sicurezza.
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