—Una “piccola” donazione per salvare il mondo: Secondo David Beasley, direttore del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, un gruppo di individui ultraricchi potrebbe risolvere il problema della fame nel mondo donando una piccola frazione della loro ricchezza: “I governi sono al collasso”, ha dichiarato Beasley alla CNN. “È per questo che i miliardari devono intervenire, una tantum. Sei miliardi di dollari per aiutare 42 milioni di persone che stanno letteralmente per morire se non le raggiungiamo”. Beasley ha chiamato in causa Elon Musk e Jeff Bezos. Secondo la rivista Forbes, Elon Musk ha un patrimonio netto di 257,3 miliardi di dollari, mentre Jeff Bezos ha un patrimonio netto di 157,5 miliardi di dollari.
—Dove sono i miliardari: Ci sono 775 miliardari negli Stati Uniti un aumento del 5% rispetto al i:2022. Nel sito VisualCapitalist hanno fatto una mappa in cui si mostra stato per stato l’uomo più ricco che ci vive, da Michael Bloomberg a New York, a Larry Page in California, Elon Musk in Texas, Jeff Bezos nello stato di Washington, a Miriam Adelson in Nevada… ecc.
—Vuole far causa: Elon Musk ha minacciato di fare causa alla Anti-Defamation League, un’organizzazione non-profit che combatte l’antisemitismo. La incolpa del mancato ritorno degli inserzionisti su Twitter, dopo che l’organizzazione non-profit aveva segnalato un picco di odio sulla piattaforma in seguito al ripristino di account vietati. Musk lamenta che le entrate pubblicitarie negli Stati Uniti “sono ancora in calo del 60%, principalmente a causa delle pressioni sugli inserzionisti da parte di @ADL (questo è quello che ci dicono gli inserzionisti), quindi sono quasi riusciti a uccidere X/Twitter!”.
—Obama non sapeva dire “f*ck you”: Il nuovo libro su Joe Biden, “The Last Politician” di Franklin Foer è già bestseller, anche grazie al fatto che è il libro più completo sul presidente mai scritto, ed è pieno di curiosità. Secondo la CBS, la presidenza Biden “è poco raccontata, poco studiata e spesso fraintesa”. L’esame di Foer sul bidenismo è “il miglior tentativo, finora, di colmare queste lacune”. Tra le altre, la diffidenza di Biden verso l’elite delle Ivy League, Obama incluso, che prendeva in giro perché non sapeva dire f*ck you con la giusta intonazione.
—Christie piace ai democratici: “Chris Christie sta ottenendo il sostegno di un importante gruppo di elettori nella sua candidatura alle presidenziali”, riporta Politico. “L’unico problema è che si tratta di uno dei gruppi meno importanti nelle primarie repubblicane”. “L’ex governatore del New Jersey ha visto crescere la sua popolarità… tra i democratici. Mentre una volta i democratici lo consideravano un prepotente, una minaccia e un apologeta opportunista per Donald Trump, ora non si stancano mai abbastanza del suo nuovo personaggio che attacca Trump”.
—Jill ha il covid: La first lady Jill Biden è risultata positiva al test Covid ieri sera, al ritorno dal viaggio in Florida per visitare con il marito le aree colpite dall’uragano Idalia. Jill è vaccinata e presenta sintomi lievi. Biden, che giovedì si recherà in India per il G20, è risultato negativo al test.
—I giovani amano sparare: Gli sport del tiro a segno stanno esplodendo di popolarità tra i giovani, una tendenza che preoccupa molti. Più di un quarto di milione di studenti atleti sono iscritti a programmi di tiro. Il campionato delle scuole superiori negli ultimi dieci anni si è esteso a 35 Stati. La scorsa primavera ci sono state più di 1.500 squadre e 34.000 atleti. Gli organizzatori, fra i quali c’è anche la NRA, National Rifle Association, sostiene che è un modo per insegnare ai giovani in sicurezza uno sport che non conosce discriminazioni: ragazzi e ragazze, alti o bassi, forti o fragili, tutti hanno le stesse chance di vincere.
—Più armi? Finestre più resistenti! Lo scorso luglio è entrata in vigore in Florida una legge che rende legale girare armati, eliminando la necessità di ottenere un permesso per portare un’arma nascosta in pubblico. E adesso, le finestre del Campidoglio a Tallahassee vengono ammodernate per un importo di 61,6 milioni di dollari. E il motivo per cui sono così costose è che sono a prova di proiettile… L’approvazione di questa spesa è venuta dal voto degli stessi che avevano approvato il laissez faire con le armi.
—Quanto costano le specie invasive: Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite ha rilevato che il costo economico globale delle specie aliene invasive ha superato nel 2019 i 423 miliardi di dollari all’anno. E quasi nessuna regione è al sicuro: Semi di erba sono arrivati in Antartide e l’aumento delle temperature potrebbe trasformare parti della tundra ghiacciata in campi verdi. Le erbe non autoctone hanno anche alimentato la diffusione degli incendi di Maui il mese scorso. In tutto il mondo, lumache giganti, calabroni che uccidono le api, lanterne maculate e altri invasori minacciano gli ecosistemi locali, la salute umana, l’agricoltura e la pesca.
—Meno blu, più verdi: Gli oceani stanno diventando più verdi, è stato constatato grazie alle immagini satellitari. Uno studio condotto nell’arco di 20 anni da ricercatori Usa e del Regno Unito con il supporto satellitare, e pubblicato sulla rivista Nature, spiega che negli ultimi venti anni più del 56% degli oceani ha cambiato colore. Non è chiaro cosa stia determinando questo fenomeno, anche se è probabile che sia legato al cambiamento del clima. Una delle ipotesi è che la causa siano le microplastiche presenti nell’acqua. Lo studio è considerato di grande importanza per la sua vastità, grazie al supporto dei satelliti della Nasa, in particolare il satellite “Aqua”. Normalmente, infatti, spiegano i ricercatori “Rilevare le tendenze degli ecosistemi oceanici determinate dai cambiamenti climatici su scala globale è una sfida a causa della difficoltà di effettuare misurazioni oceanografiche su scale spaziali e temporali sufficientemente ampie”.
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