- I rischi della solitudine: Il Surgeon General degli Stati Uniti ha affermato in una conferenza sulla salute che la solitudine “è una crisi di salute pubblica”. Vivek Murthy ha spiegato che “la solitudine è associata a un aumento del rischio di ansia, depressione e suicidio, ma è anche associata a un aumento del rischio di malattie cardiache e morte prematura, nonché demenza”. Ha concluso che “il rischio di morte prematura generato dalla solitudine è paragonabile a quello causato dal fumare 15 sigarette al giorno o a quello dell’obesità”.
- Il panda della discordia: Dopo aver trascorso gli ultimi 20 anni in prestito allo zoo di Memphis nel Tennessee, YaYa, una femmina di panda gigante, è tornata oggi in Cina. Un tempo simbolo delle buone relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e il Partito Comunista Cinese, il destino del 22enne Ya Ya è caduto vittima delle nuove tensioni che dividono le due potenze mondiali. Dopo che foto e video sono circolati online mostrando YaYa magra e spelacchiata, i gruppi cinesi per i diritti degli animali hanno presentato una petizione per il ritorno del panda, sostenendo che era stata maltrattata allo zoo di Memphis. YaYa, atterrata stamattina a Shanghai, trascorrerà un mese in quarantena, prima di tornare nella sua città natale, allo zoo di Pechino.
- L’importante è vincere: Ha ottenuto una maggioranza di appena un voto, ma lo speaker della Camera Kevin McCharty ha vinto la sua prima battaglia nella guerra sul tetto del debito. E’ riuscito a unire i repubblicani per approvare il suo disegno di legge che abbina un aumento del tetto del debito ad ampi tagli alla spesa. Il piano aumenterebbe il limite del debito di 1.500 miliardi di dollari, il che eviterebbe un default degli Stati Uniti fino al 31 marzo 2024 al più tardi. Finora però Biden ha minacciato di porre il veto alla legge e anche ieri in una conferenza stampa ha ribadito che negozierà con McCarthy sui tagli alla spesa solo se saranno svincolati dall’innalzamento del tetto del debito.
- Fra poche settimane: Il governatore della Florida Ron DeSantis entrerà nella corsa presidenziale a metà maggio. Lo riferivano ieri sera vari media americani. Alcuni dei suoi sostenitori vorrebbero che accelerasse, per contrastare la strisciante “narrativa” secondo cui Donald Trump è nettamente favorito per la nomination del GOP dell’anno prossimo.
- Un altro schiaffo ai transgender: I repubblicani della Camera del Montana hanno escluso dall’aula la deputata trans Zooey Zephyr, di fatto mettendola a tacere per il resto del 2023. A Zephyr è stato impedito di parlare da martedì scorso, dopo che aveva detto ai colleghi che avrebbero avuto “le mani sporche di sangue” se avessero votato a favore di un disegno di legge che vieta l’assistenza medica a chi cerca la transizione di genere.
- Nessuno è al di sopra della legge: Gli avvocati di Hunter Biden, il figlio del presidente, si sono incontrati con i funzionari del Dipartimento di Giustizia per discutere di una sua potenziale incriminazione federale. I pubblici ministeri federali stanno infatti valutando se accusare Hunter Biden di due reati per non aver presentato le tasse nel 2016 e nel 2017, di reato di evasione fiscale e di aver rilasciato una dichiarazione falsa su un questionario obbligatorio per l’acquisto di un’arma. Già da ottobre gli investigatori federali credono di aver raccolto prove sufficienti per accusare il giovane Biden.
- I messaggini degli spacciatori: I familiari di oltre 60 giovani morti per overdose di fentanyl hanno intentato una causa contro Snap Inc., sostenendo che la popolare piattaforma di messaggistica Snapchat facilita il commercio di droghe illegali grazie alla sua proprietà di scomparire subito. La denuncia sostiene che “Snapchat è il mezzo di riferimento per distribuire droghe a bambini, adolescenti e giovani adulti attraverso i social media ed è coinvolto in un numero molto maggiore di decessi per avvelenamento da fentanil negli Stati Uniti. adolescenti rispetto ad altre app di social media”.
- Niente più paywall: La storica rivista Time rimuove il suo paywall digitale a partire dal 1 giugno. L’azienda, che ha compiuto 100 anni a marzo, spiega che si tratta di una scelta sia commerciale che editoriale. La CEO Jessica Sibley spiega la decisione con l’intenzione di “raggiungere un pubblico più vasto a livello globale, più giovane e diversificato”. Time prevede di produrre più contenuti digitali supportati da pubblicità, continuando a trattare aree di interesse chiave, come il clima e la sostenibilità, l’assistenza sanitaria e la politica. Time ha attualmente 1,3 milioni di abbonati cartacei e 250.000 abbonati digitali.
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