- La festa di Bruce: Il governatore del New Jersey Phil Murphy ha annunciato che da quest’anno lo Stato celebrerà il 23 settembre come “la giornata di Bruce Springsteen”. Il leggendario esponente del rock-and-roll è infatti nato nel New Jersey il 23 settembre 1949. Fra pochi giorni Bruce e la E Street Band partono per la tournee europea che prevede concerti in Spagna, Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Germania, Svezia, Belgio, Olanda. In Italia Bruce suonerà il 18 maggio a Ferrara e il 21 a Roma.
- Il rilancio di Kamala: Nelle ultime settimane abbiamo visto la vicepresidente Harris al centro di eventi politici chiave che le hanno offerto una piattaforma più solida per rafforzare la sua immagine molto sbadita. Alla fine del mese scorso è stata la più importante funzionaria dell’Amministrazione Biden a visitare l’Africa in una missione volta a contrastare l’allargamento della Cina nel continente. La scorsa settimana, ha organizzato rapidamente un viaggio a Nashville dopo che due democratici neri erano stati espulsi dalla legislatura statale per aver partecipato a proteste contro la violenza armata. Ed è tornata a essere la voce principale dell’Amministrazione sulla questione dell’aborto dopo la clamorosa sentenza di un giudice texano contro la pillola abortiva. Kamala però ha molta stdada da fare per riconquistare popolarità. Dal 55% di approvazione del primo anno alla Casa Bianca è dall’aprile di un anno fa che non riesce a tornare sopra il 40%.
- Il clan si schiera contro: Il clan Kennedy non sosterrà la candidatura di Robert Kennedy Junior alla presidenza. L’attivista ambientale, diventato un paria per le sue posizioni cospirazioniste contro i vaccini, ha registrato la sua candidatura e l’annuncerà ufficialmente mercoledì a Boston. Ma accanto a lui sul palco non ci saranno i fratelli e i nipoti del famoso clan, che ha rotto con lui dopo le sue rumorose prese di posizione contro i vaccini anti-Covid.
- Fox sta trattando? Rimandata a domani l’apertura della causa da 1,6 miliardi di dollari mossa contro Fox News dalla società Dominion. La rete TV di notizie è accusata dalla società produttrice di macchine elettorali di aver diffuso false affermazioni secondo cui Dominion aveva contribuito a truccare l’esito delle presidenziali del 2020. Il ritardo nell’apertura del processo ha spinto molti a ipotizzare che il gigante delle notizie via cavo abbia fatto pressioni all’ultimo minuto per risolvere il caso con un accordo extragiudiziale. Finora era apparso impossibile perché l’accordo indebolirebbe la Fox in altre cause per danni, in particolare quella gigantesca intentata dalla Smartmatic per 2,7 miliardi di dollari, per motivi identici a quella della Dominion.
- La battaglia sul tetto: Dopo una pausa pasquale di due settimane, alla Camera i repubblicani tornano oggi decisi a trasformare i loro “talking points” in una legislazione che conceda l’innalzamento dl tetto del debito federale in cambio di tagli sulla spesa. E’ utile ricordare che innalzare il debito federale non riguarda nuove spese, ma spese già compiute dal governo di Washington. Si tratta in parole povere di garantire che lo Stato paghi i propri debiti. Ma i repubblicani hanno imparato a usare questo passo, una volta automatico, come una leva politica. Per la verità ogni volta che l’hanno usata finora è andata loro male, ma non sembrano aver imparato la lezione. E ora, di fronte alla scadenza incombente e al rischio che gli Usa vadano in default, lo speaker della Camera Kevin McCarthy deve riuscire a tenere unito il partito, mentre sfida i democratici in una battagla ad alto rischio.
- È un uccello? No è un drone! Al New Mexico Institute of Mining and Technology stanno trasformando uccelli morti e imbalsamati in droni volanti per capire meglio la meccanica del volo e migliorare nel futuro le funzioni degli aerei.
- I cinesi alla frontiera: È un viaggio di mesi, attraverso otto Paesi, e acque pericolose. Ma alla frontiera meridionale degli Usa la presenza di migranti cinesi cresce esponenzialmente. Fianco a fianco con i diseredati centramericani, ci sono cinesi spesso di estrazione borghese, che pur di non vivere sotto l’egida dittatoriale di Xi Jinping decidono di rischiare l’arresto, l’annegamento e le rapine per raggiungere il confine Usa, seguendo le orme di centinaia di migliaia di venezuelani, cubani, hunduregni e altri.
- L’infermiera e la paziente: Un’infermiera di 45 anni, già madre di cinque figli, ha prima preso in affidamento e infine adottato una teen-ager che aveva dato alla luce tre gemelli. Katrina Mullen aveva assistito Sharyia Small nel parto, quando la ragazza aveva appena 14 anni. I tre gemelli hanno trascorso più di cinque mesi nell’unità di terapia intensiva neonatale, e Sharyia era l’unica persona a stare al loro capezzale. Dopo che sono stati dimessi, Mullen ha fatto visita a Small nella sua casa di Kokomo (Indiana), e si è resa conto della drammatica realtà della situazione di Small: la ragazza, senza famiglia, dormiva su un divano mentre i bambini dormivano insieme in un box. Per farla breve, Mullen ha preso in affidamento i tre gemelli e la loro giovanissima madre e in questi giorni, dopo due anni ha finalizzato le pratiche di adozione di tutti e quattro.
- Suona alla porta, gli sparano in testa: È in condizioni gravi un 16enne del Missouri che doveva prelevare i suoi fratellini a una casa dove erano andati a giocare, ma sbaglia porta e suona il campanello sbagliato. Il residente, un bianco, apre e gli spara e freddo in testa, e poi al petto.
- La paura delle giovani americane: L’abolizione del diritto di aborto in tanti Stati sta spingendo giovani ancora vergini e neanche interessate al sesso a cominciare a prendere la pillola anticoncezionale. Secondo un reportage di NPR, a spingerle è la paura di essere violentate e rimanere incinte e non poter abortire. Negli stati antiabortisti, l’interruzione volontaria è concessa in caso di violenza ma solo se la donna ha sporto denuncia formale, si è sottoposta a una visita medica e può presentare una documentazione. Ed è ben noto che la stragrande maggioranza delle violenze non viene denunciata proprio perchè la donna o la giovane vittima non vuole sottoporsi a questa procedura invasiva, spesso offensiva, e soprattutto che la espone al giudizio non sempre amichevole dell’opinione pubblica (in provincia, nelle zone rurali può essere un trauma).
- Parliamoci, in differita: Esplode fra i giovani americani il “voice texting”, al posto dei messaggi scritti. WhatsApp ha rivelato che l’anno scorso sono stati inviati giornalmente una media di 7 miliardi di messaggi vocali. Negli Usa il 43% dei giovani fra i 18 i 29 anni ne fa uso quotidiano. La loro popolarità, secondo vari sondaggi, si deve al fatto che “aiutano a mitigare qualsiasi area grigia”, e sono “molto, molto diretti e molto più colloquiali”.
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