“Per l’Italia la Tunisia, oltre che un Paese amico, è un partner privilegiato. La centralità nella Regione del Mediterraneo di Tunisia e Italia rafforza il legame tra i nostri due Paesi e certamente costituirà uno dei punti qualificanti del lavoro del G7 nel maggio prossimo”.
Le parole sono quelle del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricevuto mercoledì mattina al Quirinale il presidente della Repubblica Tunisina, Béji Caïd Essebsi, in visita di Stato a Roma. Presente all’incontro il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano.
Al termine del colloquio i due presidenti hanno incontrato i giornalisti, ai quali Mattarella ha ribadito il “grande piacere” e “onore” nell’accogliere la delegazione tunisina.
“Ho ancora il ricordo della visita a Tunisi nel maggio 2015, poco dopo un grave attentato in Tunisia”, ha esordito Mattarella, “e l’amicizia che allora abbiamo registrato con il Presidente Essebsi viene oggi rinnovata ed è la manifestazione della grande e piena collaborazione che vi è tra Tunisia e Italia”.
“Tra Tunisia e Italia vi è una grande collaborazione per ogni settore e sotto ogni profilo e intendiamo rafforzarla il più possibile”, ha poi rilevato il capo dello Stato, annunciando che domani Italia e Tunisia sigleranno ben sei accordi. “Accanto alla dichiarazione congiunta dei due ministri degli esteri, vi saranno intese che riguardano il turismo, la sanità, l’ambiente e l’energia, le relazioni culturali e la cooperazione. Sono intese che segnano un passo avanti ulteriore nella collaborazione tra i nostri due Paesi”.
“Noi”, ha quindi ribadito Mattarella, “intendiamo procedere con molta determinazione nell’accrescimento della nostra collaborazione per lo sviluppo, per il futuro dei nostri giovani, contro il terrorismo, contro i trafficanti di esseri umani”.
“La Tunisia è anche un partner commerciale fondamentale per l’Italia”, ha proseguito il presidente Mattarella, citando il succeso del Business Forum di maggio tra operatori tunisini e italiani e la conferenza “Tunisia 2020” del novembre scorso. “Abbiamo molte prospettive comuni e tra queste vi è l’interconnessione elettrica tra Tunisia e Italia: progetto che l’Italia considera strategico e che è importante realizzare per i nostri due Paesi ma anche per l’intera area del Mediterraneo”.
Mattarella e Essebsi hanno parlato anche “del fenomeno migratorio, dell’esigenza di governarlo andando alle cause del fenomeno stesso” ed insieme hanno espresso l’auspicio di “uno svolgimento veloce dei negoziati tra Tunisia e Italia per un nuovo accordo-quadro in tema di migrazioni”.
Quanto alla collaborazione culturale, “i nostri due Paesi sono legati da una storia millenaria, da tanti rapporti e da una interconnessione culturale molto alta”, ha riferito Mattarella. “Su questo piano la collaborazione che vi è ad esempio nel settore archeologico è molto alta e intendiamo svilupparla perché è un segno forte dell’amicizia fra i nostri Paesi”.
Infine, si è avviato a concludere il capo dello Stato, “abbiamo affrontato anche il tema della situazione internazionale, della Libia, con il comune desiderio di aiutare quel Paese a trovare finalmente una condizione di governo condiviso che riappacificandolo possa governarlo, riassumendo in pieno il controllo del suo territorio”.
“Abbiamo sostanzialmente registrato una comunanza di vedute su ogni argomento”, ha chiosato Mattarella, ringraziando il presidente Essebsi “per la sua visita” e soprattutto “per l’amicizia che contraddistingue il rapporto tra di noi e tra Tunisia e Italia”. (aise)