L’aumento della popolarità dei Sauvignon Blanc provenienti dalla Nuova Zelanda è un trend che va per la maggiore negli Stati Uniti, un trend che noi amanti del vino qui a New York sosteniamo con entusiasmo. Si tratta di un vino ideale, rinfrescante, perfetto per una calda giornata estiva. È un vino che si sposa bene con ostriche e frutti di mare e può essere bevuto tutto l’anno: un bianco in grado di adattarsi a molti palati.
Ma un paio di settimane fa, nel corso di un seminario sul vino a New York, sono arrivata alla conclusione che il Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda può essere molto di più.
Area o vitigno?
Il luogo di nascita del Sauvignon Blanc è la Francia. I grandi vini bianchi secchi e dolci di Bordeaux utilizzano una grossa porzione di Sauvignon Blanc nelle loro miscele. La Valle della Loira produce i suoi vini di qualità di Sancerre e Pouilly Fumé da vitigni 100% Sauvignon Blanc. La maggior parte dei paesi produttori del Vecchio continente, come la Francia, l’Italia e la Spagna, etichettano i vini mettendo in evidenza l’area di produzione invece del vitigno. Nel Nuovo Mondo, come Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, il vitigno ha invece la precedenza sulla zona e questo è il motivo per cui, qui negli Stati Uniti associamo il Sauvignon Blanc con la Nuova Zelanda e il Sancerre con la Francia.
La reinvenzione del Sauvignon Blanc
I primi vitigni Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda sono stati piantati nella zona di Marlborough nel 1973 e nessuno in quel momento avrebbe potuto immaginare l’enorme impatto che questo esperimento avrebbe avuto sul mondo del vino. Cloudy Bay Sauvignon Blanc, fondata nel 1985 a Marlborough, ha introdotto un tipo di vino bianco che ha subito riscosso notevole successo tra gli appassionati. Il classico Sauvignon Blanc prodotto nella loro più famosa zona di produzione, si presenta al palato con un’esplosione di frutta, con note erbacee di asparagi e alta acidità, caratteristiche che rendono questi vini molto appetibili per gente di tutto il mondo.
Il successo del Marlborough Sauvignon Blanc non ha solo fatto emergere la Nuova Zelanda come uno dei maggiori produttori mondiali, ma ha anche contribuito a rendere questo vitigno uno dei più popolari al mondo. Ma il loro successo ha avuto i suoi aspetti negativi e positivi. Un effetto negativo è stato quello di creare l’impressione che la Nuova Zelanda sia quasi una monocoltura di Sauvignon Blanc. In realtà, questo paese ha una grande diversità di terroir e di clima che consente di produrre vini di grande prestigio che vanno dai Syrah, alle miscele di Bordeaux, ai Pinot Neri agli Chardonnay fino ad arrivare nostro amato Sauvignon Blanc. Anche i diversi stili di Sauvignon Blanc possono essere altrettanto diversificati, con alcuni che tendono verso gusti più fruttati, erbacei e una robusta mineralità. E anche se molti di questi vini sono destinati ad essere bevuti relativamente presto, ci sono alcune aziende vinicole più piccole che producono anche vini che migliorano in modo significativo con l’età.
La provenienza conta
Uno dei più clamorosi equivoci che circondano i vini della Nuova Zelanda è che le zone di produzione non hanno l’importanza che rivestono invece nei paesi europei. Questo non è vero e la degustazione di differenti Sauvignon Blanc mette in evidenza le particolarità interne, tipiche delle varie aree di produzione di Marlborough.
Anche nella piccola isola di Manhattan qui a New York City, i quartieri possono cambiare notevolmente tra un isolato e l’altro e molti abitanti, soprattutto in passato, spesso tendevano a non spostarsi dalla loro zona di residenza creando dei microcosmi di particolarità etniche e linguistiche all’interno della città. Ma c’è così tanto da vedere e da esplorare, che spesso bisogna sforzarsi di avventurarsi al di fuori dei nostri quartieri per crescere. Quindi, se vogliamo conoscere veramente il pieno potenziale del nobile vitigno Sauvignon Blanc, e tutto ciò che può offrire, dobbiamo provare tutte le sue possibili varianti.
I consigli di Catherine
Per tutti i giorni (meno di $15)
2014 Giesen Sauvignon Blanc, Marlborough, New Zealand ($10): Chiaro sapore di agrumi, note di tabacco e di erbe con un finale limpido e vivacemente acido. Questo vino non era incluso nella lista di quelli analizzati nel corso del seminario, ma resta uno dei miei preferiti.
Per le occasioni speciali (tra $15 e $50)
2015 Framingham Sauvignon Blanc, Marlborough, New Zealand ($20): Spendendo solo $10 in più, si possono ottenere vini di qualità molto superiore. Questo vino rappresenta un esempio perfetto della diversità tipica del vitigno Sauvignon Blanc neozelandese. Molto fragrante al naso con note floreali e un intenso sapore di frutti tropicali. Framingham ha un carattere pulito e “lineare” ed è tipico della zona di Marlborough nota come Wairau Valley.
2008 Dog Point Section 94 Sauvignon Blanc, Marlborough, New Zealand ($30): Ho considerato l’opportunità di degustare questo Sauvignon Blanc neozelandese un vero e proprio privilegio. Dog Point ha sempre avuto una grande reputazione tra coloro che conoscono bene i vini della Nuova Zelanda. Questo vino inoltre dimostra che la qualità dei Sauvignon Blanc non è limitata solo ai prodotti più giovani, ma anche a quelli che invecchiando diventano ancora più interessanti. Questo è un vino di grande complessità con note di spezie, ricco sapori di nocciola, una mineralità fumosa e una consistenza cremosa equilibrata da un chiaro sapore di pesca. Va notato anche che questo vino ha un tappo di sughero invece del tappo a vite più popolare che viene utilizzato sulla maggior parte delle bottiglie di vino in Nuova Zelanda.
Fantasia (oltre $50)
2013 Kumeu River, Chardonnay “Hunting Hill Vineyard”, Auckland, New Zealand ($55): So che questo articolo è incentrato sui Sauvignon Blanc provenienti dalla Nuova Zelanda, ma non potevo lasciarmi sfuggire l’opportunità di parlare di uno dei miei Chardonnay preferiti prodotti al di fuori della Borgogna. Questo produttore si trova nella regione di Auckland, Nuova Zelanda, e mostra ciò che questo paese sa fare meglio: vini di produzione con frutta incontaminata e una sobria eleganza. Si tratta probabilmente di uno dei vini migliori sia del Vecchio che del Nuovo Mondo. Un vino concentrato con sapori di Kaffir, calce e pesche bianche, integrato da sentori di spezie esotiche e Earl Grey dal finale “lungo”.