Il 20 giugno scorso abbiamo scoperto la sede di Nuova Acropoli di Catania. Qui il Comune ha concesso ai volontari – tramite la formula dell’adozione – uno spazio verde in via Eleonora d’Angio (zona alta di via Etnea) in balia dell’incuria fino a qualche tempo fa. Oggi questo angolo di città ha un nuovo volto imperniato, in primo luogo, sul rispetto per l’ambiente, che è alla base di tutto. I volontari lo hanno ripulito e battezzato con il nome di ‘Parco di Madre Teresa di Calcutta’. Ogni angolo viene amorevolmente accudito. Si respira un’atmosfera di solidarietà piacevolmente condivisa. E si realizzano attività sociali e culturali.
Ma come nasce questa iniziativa? E come arriva a Catania? Tutto inizia nel lontano 1957, quando cultura e volontariato si uniscono all’insegna della filosofia. Dalla loro unione, per l’appunto, Nuova acropoli, un’organizzazione internazionale di carattere filosofico, culturale e sociale fondata a Buenos Aires dallo storico professore Giorgio Angelo Livrage. Oggi l’organizzazione è presente in cinquanta Paesi nei cinque Continenti.
I principi di Nuova Acropoli si riassumono così: “Promuovere un ideale di fraternità internazionale basato sulrispetto della dignità umana al di là delle differenze di etnia, di sesso, culturali, religiose, sociale… Coltivare l’amore per la saggezza attraverso lo studio comparato di filosofie, religioni, scienze ed arti, per promuovere la conoscenza dell’essere umano, delle leggi della Natura e dell’Universo”.
Fin dal suo esordio Nuova acropoli pone l’accento sul miglioramento dell’uomo, della società , dell’ambiente. Il sapere e il saper fare per il prossimo si alleano sotto la buona stella della conoscenza , via maestra dell’esistenza umana. L’esperienza che possiamo attingere da tanti storici e filosofi educatori dell’umanità si proietta nella realtà. Le idee escono dal concetto strettamente intellettuale e si concretizzano nei valori del volontariato. Alla lezione di etica si affiancano le lezioni teorico pratiche, esperienze sul campo che istruiscono su come gestire momenti di emergenza quali primo soccorso, rischio sismico, antincendio messi a servizio dell’umanità.
Punto di forza è il buon gioco di squadra con eventi che si snodano in attività per l’infanzia, in visite guidate, conferenze, incontri e laboratori. Nuova acropoli assume – in un periodo di degrado economico sociale come il nostro – una valenza ancora importante dal punto di vista umano, sociale e morale.
Noi, come già ricordato, abbiamo visitato il luogo di Catania dove opera questa organizzazione. Per tutta l’estate nell’ambito del programma Germogli, una festa per incontrarsi e fare nascere nuove idee” ci sarà un ricco programma di attività teorico-pratico radicato su valori sociali: Solidarietà, Etica Civica, Conoscenza. Il pomeriggio offre molte iniziative culturali: il circolo di lettura,la conferenza sul Mito, l’ascolto di buona musica in diretta. Molto partecipato il circolo di lettura in cui ognuno dice la sua. “Il tema proposto è la magia dell’estate. L’argomento ruota attorno a importanti temi esistenziali.
Radio Studio Centrale, nota radio catanese, presente per l’occasione, intervista in diretta lo scrittore Salvatore Spoto e la studiosa Giulia Uccello che si sposteranno sotto uno dei maestosi alberi per dare il via alla conferenza su Iside e Osiride nell’ambito del ciclo RinasciMito. Anche questo un appuntamento culturale di grande successo.
Non poteva mancare l’artigianato. All’ingresso, infatti, troviamo il plastico del Castello Ursino interamente realizzato con pezzi di lava. La ricostruzione certosina dell’antico maniero realizzato da Federico II di Svevia, nel XIII secolo, attira l’attenzione dei visitatori. Non si può non contemplarne la bellezza! In un angolo scorgiamo anche una piccola mostra di oggetti particolarissimi, realizzati rigorosamente con materiale lavico. Uno più bello dell’altro!
Difficile resistere a un piccolo break. Il profumino di stuzzicanti specialità siciliane ci fanno scoprire l’angolo ristoro. Cipolline, calzoni, arancini avvolti in sacchetti di carta bianca e scenograficamente ammonticchiati in una grande cesta di vimini sono davvero invitanti. La presenza di tanti bambini sparsi qua e là rifiniscono il quadro naturale del parco.
Il lavoro dei volontari di Nuova Acropoli è coinvolgente. Da qualche tempo gli abitanti di via Eleonora d’Angio collaborano attivamente a mantenere pulito il parco. La voglia di fare ha preso il sopravvento sull’indifferenza. “Per questa città è un fatto straordinario”, ci dice un volontario. Gli abitanti hanno ripreso in mano quel pezzo di terra che gli apparteneva. L’area triste e senza vita di qualche tempo fa è diventata è scomparsa. All’insegna della cultura e del rispetto per l’ambiente questo angolo di città è rinato.