Ieri pomeriggio la Marianne as Goteborg, il peschereccio armato dal governo svedese per l'operazione Ship Gaza – l'operazione che punta alla forzatura del blocco navale israeliano a poche miglia della costa della Striscia di Gaza – è approdata al molo Salpancore della Cala di Palermo. Ad accoglierla c'era il Coordinamento di solidarietà con il popolo palestinese, insieme con il rappresentante di Freedom Flottilla Italia, Paola Mandato, il coordinatore dei palestinesi di Palermo, Zaher Darwish, e le donne del Coordinamento di solidarietà. Queste ultime hanno allestito un tavolo per la raccolta di firme in calce alla lettera-documento indirizzata alle donne palestinesi di Gaza. Presente anche una rappresentanza qualificata dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, che ha allestito un impianto sonoro di canti di resistenza all'aggressione israeliana dei territori palestinesi in stile rap.
Zaher ha rivolto parole di benvenuto ai membri dell'equipaggio, ricordando ai numerosi partecipanti l'audacia che caratterizza i volontari di Freedom Flottilla, i quali sono armati unicamente di disegni che i bambini delle scuole elementari italiane hanno regalato ai loro compagni delle elementari di Gaza. Ieri, insomma, anche Palermo si è unita all’opera di sensibilizzazione verso l'Onu e gli Stati di tutto il mondo. Obiettivo: costringere Israele a rimuovere il blocco navale posto davanti alle coste della Striscia di gaza per impedire sia la pesca, sia l'import-export. (dell'arrivo a Palermo di questa imbarcazione vi abbiamo parlato in questo articolo)
Nel pomeriggio di ieri il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, accompagnato dall'assessore alle politiche sociali, Agnese Ciulla, e dal presidente della Consulta per le culture, il palestinese Adham Daraushe, ha rivolto all'equipaggio della Marianne un saluto di benvenuto a nome dell'amministrazione comunale e della Città. La Marianne è un peschereccio acquistato dal governo svedese, che ha ingaggiato anche il suo comandante, il finlandese Wello Koevisto. Quest’ultimo non ha avuto un attimo di esitazione ad accettare l'ingaggio perché ha istantaneamente valutato nobile la causa del sul nuovo impegno. A bordo della Marianne vi è anche un poeta palestinese, ora cittadino svedese, Amer Sarsour. L’imbarcazione – che porta un carico di attrezzature medicali – una volta arrivata nel porto di gaza verrà regalata ai pescatori locali.
Sempre ieri è andato in scena uno spettacolare il flash mob organizzato dalle donne del Coordinamento, le quali si sono scatenate in un ballo collettivo che ha suscitato tanto entusiasmo tra i presenti ed, in particolare, fra l'equipaggio del peschereccio svedese. Durante il dibattito, che è seguito al flash mob, è stato proiettato un video di Moni Ovadia, il regista impegnato nelle rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa, il quale ha usato parole forti per condannare – lui, ebreo – il comportamento oppressivo di Israele nei confronti dei palestinesi.
Dall’incontro di ieri è emerso un dato netto: queste operazioni assai rischiose hanno un denominatore comune che oltre all'adesione razionale si caratterizzano per una questione di cuore. Senza una forte sensibilità umanitaria è impensabile imbarcarsi in tali operazioni.
Stamattina è andata in scena una conferenza stampa bordo di Marianne, alla presenza, di Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia, Vincenzo Cannatella, Commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Palermo, e i già citati Zaher Darwish e Paola Mandato.
Oggi è di scena un dibattito pubblico sia sull'operazione Freedom Flottilla, sia sul quadro politico generate del Medio Oriente e, segnatamente, sul conflitto arabo-israeliano che ormai dura ininterrottamente da 67 anni.