Nel cinquantesimo anniversario del Bloody Sunday, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha tenuto un discorso sul ponte della cittadina di Selma, proprio dove, il 7 marzo del 1965, 600 dimostranti furono attaccati dalle truppe dello stato dell'Alabama mentre cercavano di uscire da Selma per arrivare a Montgomery, la capitale dello stato dell'Alabama, e registrarsi per votare. Dopo quell'episodio e ulteriori violenze, il 21 marzo i manifestanti riuscirono finalmente ad attraversare il ponte e marciare verso Montgomery dove arrivarono 4 giorni dopo per dimostrare per il diritto di voto per i cittadini afroamericani. La marcia, guidata da Dr. Martin Luther King Jr. e dal congressman John Lewis portò a Montgomery 25.000 persone e segnò un punto di svolta storico nelle lotte per i diritti civili.
Sabato il presidente Obama ha ricordato che "la nostra marcia non è ancora finita" e c'è ancora strada da fare per una completa parità: "ma ci stiamo avvicinando", ha detto il presidente. Quello che fecero i manifestanti 50 anni fa, ha detto Obama, avrò un'eco nei secoli e "non perché la loro vittoria era completa, ma perché hanno dimostrato che un cambiamento non violento è possibile, che l'amore e la speranza possono vincere l'odio".