La Vucciria food concept è un marchio made in Sicily composto da 500 piccoli e medi produttori agroalimentari siciliani che punta al mercato americano, giapponese ed europeo. Per questo, è stato presentato in Italia all’Avvinando Wine Fest e a breve arriverà ufficialmente negli States, al Fancy Food Show di New York (dal 25 al 27 giugno), dopo un’anticipazione in terra americana avvenuta lo scorso 25 aprile in occasione della festa de La Voce di New York.
Registrato dall’imprenditore palermitano Antonio Di Dio, il progetto, che prende il nome dall’omonimo mercato di Palermo cui Renato Guttuso ha dedicato il suo quadro più famoso, offre prodotti di coltivazioni e produzioni siciliane di altissima qualità e mette insieme aziende di grande tradizione ed esperienza.

Nel paniere di La Vucciria, infatti, ci sono le cultivar (le piante di olivo) Biancolilla, Santagatese, Nocellara dell’Etna e del Belice, insieme alla crema pura di pistacchio, le conserve di marmellata di fichi d’India e di arance di Elenka, il condimento “alla norma”, la salsa di pomodoro e il basilico, i capperi pomodori e le olive di Tudia di Castellana Sicula, la bottarga e il il tonno rosso del Mediterraneo di Coalma, la storica azienda di conserve ittiche di Sant’Erasmo. Infine, un’antica ricetta di caponata che appartiene alla famiglia Di Dio, produttori di olive da dieci generazioni con l’azienda Terre di Mezzo, che sarà realizzata da una nota azienda di conserve.

Il marchio ha debuttato a Palermo con la donazione della targa La Vucciria posta all’ingresso di via Maccheronai, davanti allo storico mercato, diventata subito un’attrazione turistica e con un casco da motociclista d’autore con l’effige dello storico quadro di Renato Guttuso.
Oltre al general manager Antonio Di Dio, La Vucciria food concept può contare sulla professionalità dell’architetto Alessandra Cerrito, del visual web developer Fabio Calabrese e della curatrice del marketing Diana de Concini, proveniente dal mondo del fashion, attenta al design dei prodotti. L’etichetta del marchio, infatti, è stata realizzata all’insegna della tradizione siciliana dall’artista folk palermitano Roberto Cavallaro e rappresenta la “stidda”, la stella del carretto siciliano.

Professionalità, tradizione, design, innovazione e sguardo al futuro, ma soprattutto lavoro di squadra: queste sembrano essere le parole chiave di La Vucciria food concept, un marchio di cui sentiremo sicuramente molto parlare in futuro.
“Abbiamo compreso che la Sicilia sta attraversando un momento d’oro sia per il turismo sia per l’agroalimentare – hanno detto Antonio Di Dio e Diana de Concini – Nel mondo è vista come un’eccellenza mondiale, un marchio forte, e questo diventa una leva per fare economia e sistema di imprese. Proprio la capacità di unirsi è la principale evoluzione sociale e culturale dei siciliani, che prima per invidie preferivano tenere i prodotti nel sottoscala e adesso fanno squadra. Tutte le aziende di provenienza sono menzionate nelle etichette che andranno fuori dall’Isola. Il ritorno economico per i singoli produttori è immediato”.