Nella straordinaria biodiversità dei territori a vocazione enologica piemontese crescono vini bianchi che vestono la camicia della domenica fin dalla nascita, trovandosi in giuste e uniche collocazioni per la loro crescita e maturazione.
Il Roero Arneis è il più raffinato e fa della sua morbida e fresca piacevolezza l’accompagnatore ideale dal fugace aperitivo all’importante tagliere di formaggi teneri.
Il Gavi da uve Cortese colpisce per la sua leggiadra complessità aromatica che evolve negli anni in interessanti note agrodolci ancora più complesse, un bianco ideale per piatti vegetariani.
Il Langhe Chardonnay è la colonna portante insieme al Pinot Nero del Metodo Classico di alta Langa, la “Bollicina della Felicità”, che, sapientemente lavorato in macerazione, fermentazione e affinamenti, conferisce allo spumante note identitarie di un territorio all’apice della spumantistica nazionale.
Da Moscato Bianco, l’Asti Spumante e Frizzante è il patriarca degli spumanti piemontesi e, in entrambe le versioni (spumante a 9,5°, frizzante a 5 gradi alcolici), con la sua vibrante dolcezza abbraccia amichevolmente i dolci.
L’Erbaluce di Caluso prende il nome dalla luminosità dei suoi grappoli che regalano un bianco, anche in versione spumantizzata, di finissima e floreale freschezza; la sua velatura acida lo rende grande col pesce di lago.
Il Timorasso è il più longevo, è un rosso vestito di bianco, la sua ricchezza aromatica è un caleidoscopio del gusto e, grazie alla sua vivace acidità, allunga la persistenza gustativa. Col passare del tempo, evolve in suggestivi aromi e profumi, l’unico bianco che accompagna piatti col tartufo.