Se c’è una cosa che invidio – si fa per dire – agli anglosassoni e soprattutto agli americani, è la capacità di inventiva per le cose frivole che, nella maggioranza dei casi, vengono perfino prese seriamente. Una di queste è avere qualcosa da festeggiare o da ricordare praticamente per ogni giorno di calendario. Tra la ‘Giornata Nazionale della Panna Montata’, la ‘Giornata Mondiale della Pulizia delle Mani’ o la ‘Giornata Nazionale della Segretaria’ un’altra tra le ricorrenze più bizzarre è il lunedì triste o Blue Monday che dovrebbe incarnare tutta la cupezza dell’inverno (to be blue significa, appunto, essere triste). E che purtroppo non finisce con un giorno solo.
Questa giornata, corrispondente al terzo lunedì di gennaio, è stata inventata da Cliff Arnall, sedicente professore (ma si scoprirà poi essere un mariuolo in piena regola) del dipartimento di psicologia all’Università di Cardiff, il quale nel 2005 creò un’equazione in grado di stabilire il giorno in cui le persone si sentirebbero più tristi in assoluto. Il calcolo prenderebbe in considerazione alcuni fattori come le condizioni meteorologiche, il debito contratto per regali e bagordi vari a Natale, il tempo trascorso dalla fine delle festività dicembrine e il numero di giorni trascorsi dal fallimento dei propositi prefissati per il nuovo anno.
Poco dopo qualcuno si accorse che il fantasioso fondamento ideato dal moderno Einstein era in realtà, uno trovata pubblicitaria bell’e buona, ideata dallo stesso assieme all’agenzia online di viaggi eSky Travel per indurre i potenziali clienti ad acquistare un viaggio nel momento in cui si fossero sentiti più tristi.
Quest’anno il Blue Monday, il giorno più triste dell’anno, cadeva il 15 gennaio. Ma il blue mood dell’inverno, considerato anche il tempo freddo e umido di questo gennaio, perdura. In che modo allora possiamo contrastarlo? Semplice: con alcuni comfort food che più confortevoli non si può! Cibi n cibi che aumentino i livelli di serotonina, ovvero l’ormone del buonumore.
Prima di tutto cos’e un comfort food? In italiano corrisponde a cibo consolante, piatto di conforto. Nello specifico, si indicano quegli alimenti o quelle pietanze che soddisfano un bisogno emotivo donando al corpo una sensazione di benessere. Il cibo di conforto è il cibo preferito, quello che ognuno sceglie per sé nei momenti di avvilimento. Quell’alimento che permette di stare bene ricevendo consolazione per sentirsi appagato. È l’ennesima riprova di quanto il cibo influenzi la nostra vita.
Ognuno ha il suo comfort food, spesso legato ai ricordi d’infanzia, ma ecco quattro pietanze anti tristezza che vanno bene per (quasi) tutti, per ritrovare il buonumore e che, personalmente, sottoscrivo in toto.
PIZZA
La pizza è considerata il cibo di conforto più amato dagli italiani e non solo. Uno dei motivi per i quali è considerato tra gli alimenti preferiti è proprio perché non esiste un’occasione in cui non si possa mangiare. La pizza è anche legata ai momenti di convivialità. Che sia tonda o in teglia, bassa o alta, contemporanea o classica, la pizza è il rimedio alla tristezza. Basta una semplice Margherita per farci tornare il sorriso e infondere gioia.
CIOCCOLATO
Qui si va sul sicuro: il cioccolato rende felici. Inutile negarlo. C’è chi lo apprezza di più e chi di meno, ma è quasi impossibile resistervi. Per essere in pace con la coscienza, basta ricordare che il cioccolato presenta numerosi benefici: aumenta la memoria e l’umore, riduce il rischio di ictus e di infiammazioni. In più, combatte lo stress e aumenta la felicità. Lo consigliano anche i nutrizionisti in versione fondente in piccole dosi quotidiane. Se poi della linea non importa più di tanto e la necessità di conforto è solo un buon motivo per uscire dai binari dell’alimentazione sana ed equilibrata, una cioccolata calda in tazza o una tavoletta di cioccolato da mangiare sdraiati sul divano davanti alla televisione è la scelta migliore. Anche dopo una pizza.
PASTA AL POMODORO
La pasta al pomodoro è un altro esempio fondamentale di piatto di conforto. Saranno i carboidrati che stimolano l’ormone della felicità, il sapore dolce del pomodoro o il profumo unico del basilico che restituiscono ricordi vicino al cuore, ma l’abbinamento perfetto alla salsa di pomodoro sono gli spaghetti o i rigatoni. È uno dei piatti più semplici e al contempo più difficili da preparare. E poi mettersi ai fornelli è sempre una medicina per i momenti tristi o nostalgici.
ZABAIONE
Lo zabaione è una tipica preparazione invernale, ragion per cui dev’essere annoverata a pieno titolo nella categoria ‘cibi confortanti’. Si tratta di una sorta di bevanda energetica casalinga – un Red Bull® “de’ noartri” verrebbe da dire – a base di uova montate con zucchero sul fuoco e un goccio di alcol, da prendere quando ci si sente fisicamente spossati o si ha voglia di qualcosa che sollevi l’umore. Consumato di pomeriggio, leggermente caldo, spumeggiante e accompagnato da qualche baicolo o altrettante lingue di gatto, è una merenda che tira su il morale in qualche minuto.
Soprattutto per noi perché, almeno in Italia, ogni scusa è valida per mangiare. E anche bene. Con buona pace di britannici, americani e di tutte le loro stravaganti ricorrenze.