Vinitaly è la rassegna mirata allo sviluppo commerciale del vino Italiano che dal 1967 ha guidato i produttori nella grande trasformazione del prodotto, da dissetante a tavola, alla piena interpretazione dei vari territori come alimento e prodotto premium dell’alimentazione.
Un settore importantissimo quello del vino, poiché genera una corposa fetta del PIL nazionale. Ecco perché l’attenzione della fiera veronese si rivolge ai buyers internazionali coinvolgendoli sempre più nell’evento, per rafforzare export e l’immagine del vino Italiano nel Mondo.
Nel periodo post pandemia si è assistito ad un sensibile aumento dei costi di produzione, fattore che ha indebolito la vendita dei cosiddetti secondi vini e vini-base sul territorio nazionale. Ed è qui che entra in gioco il Vinitaly, aiutando le cantine nell’export per bilanciare una previsione di consumo interno non rosea.
Ma le cantine stanno facendo di più, oltre ad aver raggiunto un’ottima soglia qualitativa, attraverso la loro bottiglia promuovono anche il loro territorio invogliando il cliente finale a conoscerlo direttamente. Sempre più cantine si attrezzano con strutture ricettive per far conoscere e vivere l’esperienza del vino, che vuol dire sì lavoro ma soprattutto tradizioni e storia di territori e microclimi di cui l’Italia è piena.
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