Presso il Javits Center di Manhattan, si è aperta oggi la sessantasettesima edizione del Fancy Food, una delle fiere di cibo più importanti al mondo. Già dalle 9 di domenica mattina le sale erano gremite di gente, l’ aria che si respirava era frizzante, carica di attesa e aspettative.
Per l’evento, come ogni anno, era a disposizione l’ enorme edificio fieristico che si estende sull’Undicesima Avenue, tra la 34esima e la 36esima strada, su più piani, suddiviso in vari settori che rappresentano varie parti dell’ America e del mondo. Al piano terra, tantissimi espositori americani provenienti da tutti gli stati propongono ogni sorta di alimenti: dal classico sciroppo d’acero all’ aragosta, dal cioccolato vedano al gelato al tè.
Salendo si arriva al padiglione del mondo, dove sono presenti le varie nazioni con i rispettivi prodotti tipici. All’ ultimo piano invece la piazza degli chef, dove alcuni cuochi anche famosi preparano sul momento piatti studiati per stupire e soddisfare anche i palati più difficili.
L’organizzazione nell’ insieme risulta un po’ caotica – una lunghissima fila ha accolto i giornalisti che si erano già registrati on line per prendere il pass – ma forse anche questo fa parte del fascino di questo salone che, con i suoi profumi e sapori diversi, si prepara ad essere uno degli eventi dell’ anno.

Nel padiglione Italia, coordinato dall’Italian Trade Agency (ICE) diretta a New York da Maurizio Forte, alle 11 di questa mattina si è tenuto il tradizionale taglio del nastro. A rappresentare le istituzioni italiane anche la console aggiunta Silvia Limoncini e la diplomatica Ludovica Laviani Mancinelli, dell’ambasciata d’Italia a Washington. Anche il Console Generale Francesco Genuardi, è arrivato nel pomeriggio tra gli stand del Fancy Food.
Nel presentare l’ evento, Forte ha ripetuto la celebre frase tratta da una delle più famose canzoni dei Queen, “We are the champions”, ponendo l’accento come sul cibo e sulla ristorazione l’Italia sia appunto il paese guida nel mondo e, in particolare negli Stati Uniti. Con Forte c’era Phil Kafarakis, Presidente della Specialty Food Association, organizzatrice dell’evento: “Il Fancy Food Show è la più grande fiera di specialità gastronomiche del Nord America. La Specialty Food Association è entusiasta di continuare la forte relazione con i produttori alimentari italiani, una relazione che si è sempre di più consolidate nei tanti anni di collaborazione”.
E a proposito di “Queen dei campioni”, come l’ha annunciata Forte, c’era al padiglione italiano l’ospite d’eccezione, Lidia Bastianich, che ha partecipato alla cerimonia e alla quale La Voce ha posto poi delle domande (domani potrete leggere l’intervista).
Importante la notizia, annunciata da Kafarakis e Forte, che nel 2020 l’Italia sarà il paese partner sia per il Winter Fancy Food che si tiene a San Francisco che per il Summer Fancy Food di New York.
Il Padiglione Italiano, ancora una volta il più ampio dell’area internazionale, presenta l’intera gamma del Made in Italy agroalimentare sotto l’ombrello del segno distintivo “The Extraordinary Italian Taste. Ci sarà anche l’Italian Food Awards USA, premio dedicato alle eccellenze italiane che operano negli Usa, giunto alla sua terza edizione. Italian Food Awards è una produzione: Food Magazine e Universal Marketing con il supporto di Specialty Food Association. La Sicilia è quest’anno una regione particolarmente rappresentata, e infatti al taglio del nastro del padiglione italiano era presente anche l’assessore regionale alle attività produttive Girolamo Turano.

In base ai dati elaborati dall’Agenzia ICE di New York, il valore delle esportazioni italiane negli USA nei primi 4 mesi del 2019 è aumentato dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, raggiungendo l’importo di 1,691 miliardi di USD. Nel 2018 le vendite del prodotti italiani hanno totalizzato 5,180 miliardi di USD in crescita del 7,9% rispetto al 2017.
L’Italia guadagna il quinto posto nella classifica degli esportatori mondiali negli Stati Uniti, con una quota di mercato del 3,2% dopo Messico, Canada, Cile e Francia. L’Italia è invece il primo fornitore degli USA, con quote di mercato molte elevate, per quasi tutte le specialità tipiche del Made in Italy quali: vino, pasta, olio di oliva, formaggi, aceto balsamico e acque minerali.

“Al Summer Fancy Food l’Italia con oltre 300 espositori – ha dichiarato Maurizio Forte – e ancora una volta il Paese più rappresentato dopo i padroni di casa. Alla forte tradizione del Made in Italy agroalimentare si affianca la grande capacità di innovazione delle nostre imprese che riguarda i prodotti, il packaging e le modalità di utilizzo degli alimenti, con sempre maggiore attenzione alla sostenibilità in tutta la filiera”. “Collaudata e vincente – conclude Maurizio Forte – la partnership con Specialty Food Association, Federalimentare, Cibus, TuttoFood, Vinitaly e Universal Marketing
“Siamo davvero fieri del lavoro fatto, – ha dichiarato Donato Cinelli, Presidente di Universal Marketing, agente esclusivo per l’Italia della Specialty Food Association – Oggi gli USA rappresentano davvero il luogo ideale per valorizzare al massimo il prodotto Italiano, il nostro made in Italy è un pilastro della cultura del bello che gli americani ricercano”
Noi della Voce abbiamo iniziato il nostro tour del Fancy Food, intervistando già diversi protagonisti dell’evento, e nei prossimi giorni vi racconteremo impressioni e reazioni su quello che è ormai il più importante appuntamento fieristico per il cibo nel Nord America e, forse, nel mondo.