Qualche settimana fa ho partecipato a una delle più incantevoli serate che abbia vissuto da lungo tempo. Sono stata invitata a una mini degustazione verticale del vino di punta di Falesco, Montiano, per celebrare il 20° anniversario di questo vino, con l’annata 2013. Questa degustazione è stata unica prima di tutto perché si è tenuta in un’elegante townhouse di Manhattan, a pochi passi da Fifth Avenue, nel negozio di abbigliamento Kiton Bespoke. La famiglia Cotarella, che possiede Falesco, e la famiglia Paone, che possiede Kiton, sono amiche di lunga data ed entrambe fanno business creando prodotti accattivanti che rendono più piacevole la vita.
La scala per il paradiso

Appena entrata nel favoloso negozio di Kiton, un po’ emozionata e nervosa, i padroni di casa mi hanno dato un caloroso benvenuto indicandomi quella che, in un certo senso, era la “scala per il paradiso”. Ho salito lentamente i gradini della grandiosa scalinata, tra grandi colonne di marmo, balconate di ferro battuto finemente lavorate, soffitti scolpiti e lampadari rilucenti. In cima alle scale mi aspettavano risate, sorrisi e l’ammaliante Dominga Cotarella, che gentilmente mi ha presa per il braccio per guidarmi tra i vini della sua famiglia. È stata un’esperienza irreale che sintetizza perfettamente l’incantesimo soprannaturale che si prova quando si beve il Montiano, vino che si prduce nel Lazio.
Questione di famiglia

Falesco è senza dubbio un affare di famiglia: Riccardo Cotarella e suo fratello Renzo sono entrambi produttori di vino. Riccardo ha guadagnato il soprannome di “mago” per essere stato strumentale, come consulente, non solo nel migliorare la qualità dei suoi vini, ma anche la qualità complessiva dei vini della regione Lazio e di altre regioni meno conosciute. Suo fratello Renzo e la figlia Dominga per anni hanno concentrato gli sforzi sulla gestione dell’azienda Falesco e anche molti degli altri membri della famiglia sono diventati parte della quotidiana gestione della cantina.
Dominga Cotarella
Ma anche se tanti i componenti della famiglia coinvolti e tutti contribuiscono a creare un vino splendido come il Montiano, non si può fare a meno di associare questo vino con Dominga Cotarella. Lei è il volto, la voce e lo spirito di questa divina libagione. Dal primo momento che l’ho sentita parlare, ad una conferenza l’anno scorso, sono stata conquistata dalla sua stessa essenza. La sua energia, la presenza di spirito, la gratitudine e l’amore, contagioso e puro, per la vita mi hanno spinta a scrivere di lei e del vino della sua famiglia.

È vero, l’esperienza e le persone, possono alterare la nostra percezione di un vino. Ma dal momento che conoscevo già l’alta qualità del vino e delle persone che lo fanno, sono semplicemente stata felice che la serata sia stata all’altezza dell’incredibile esperienza viscerale che offre il Montiano e di avere avuto modo di incontrare di nuovo Dominga Cotarella.
I consigli di Cathrine
Per tutti i giorni (a meno di $15)
2014 Donnafugata Sedàra Rosso DOC, Sicily, Italia ($14): Principalmente Nero d’Avola miscelato con altre varietà. Quando penso alle famiglie del vino italiane in cui la figlia ha assunto un ruolo significativo nell’azienda, non posso fare a meno di pensare a José Rallo di Donnafugata e l’intimo pranzo con lei di qualche mese fa. In quell’occasione José raccontò come suo padre l’aveva incoraggiata ad aiutare con il marketing dell’azienda di famiglia e ora che Giacomo Rallo è scomparso, pensare a quella nostra bella conversazione, ha un gusto agrodolce. Questo Sedàra Rosso presenta sapori caldi, ciliegie sciroppate, cardamomo e un corpo morbido ma robusto. Mi ricorda la calda, invitante, esperienza che ho avuto con José, le sue parole toccanti su suo padre, che è stato il suo mentore e il suo più grande sostenitore.
Per le occasioni speciali (da $15 a $50)
L’anno scorso ho scritto del mio primo incontro con Dominga Cotarello, a un seminario con degustazione di Falesco Montiano 2011. Il suo fascino e l’incredible qualità del vino mi lasciarono a bocca aperta e così, stavolta, è stato un bel regalo poter assaggiare con lei altre annate: 2013, 2010, 2005 e 2001, tutte disponibili su wine-searcher.com a prezzi che vanno da 40 a 45 dollari per la bottiglia da 750 millilitri.
Falesco Montiano IGT, Lazio, Italia, 100% Merlot:
2013: Splendido colore e luce, è una bella espressione del Merlot, ricco di frutti a bacca rossa, polvere di cocco e un’intrigante nota di incenso. I tannini sono evidenti, ma la consistenza setosa danza graziosamente sul palato.
2010: Il 2010 è stato il primo anno in cui Falesco ha cambiato l’etichetta del Montiano, sostituendola con quella nuova, disegnata da Dominga e in cui sono evidenti il suo stile e il talento nel saper scegliere un’immagine con cui le persone riescano a entrare in connessione. Questo vino è in una splendida fase della sua vita, con un corpo carnoso, tannini ben integrati e aromi inebrianti di catrame e pelle.
2005: Tra tutte, questa annata è quella che richiama di più i terreni vulcanici, con sapori di cenere che si armonizzano con note di quercia piccanti e note dolci di erbe. Struttura dallo stile elegante, con tannini fini che non lasciano la presa fino al retrogusto.
2001: A un primo assaggio il 2001 era il più salino, con note di timo secco e tartufo, ma dopo averlo lasciato nel bicchiere per un’ora, ha rivelato sapori al cioccolato e lamponi. Corpo pieno e generoso con tannini fini.

Fantasia (oltre $50)
2011 Corte Sant’Alda Amarone della Valpolicella DOCG, Italia (il 2004 è al momento n vendita per $130): 40% Corvina, 40% Corvinone, 15% Rondinella e 5% di altre uve. Ho vissuto l’irripetibile esperienza di visitare l’unica azienda biodinamica certificata in Valpolicella, durante una visita il mese scorso. Lì, un’altra donna dinamica, Marinella Camerani, ha rivitalizzato la tenuta di famiglia, Corte Sant’Alda, non solo puntando sulla biodinamica, ma anche con la riscoperta di tecniche abbandonate. A vederla potrebbe sembrare una nonnina, ma non lasciatevi ingannare, è uno dei produttori più interessanti della Valpolicella. Non ho mai provato un Amarone, e in realtà nessun vino, come questo, con la sua combinazione di menta, ciliegia selvatica e mangosteen. Ricco ma fresco e luminoso… non ho mai bevuto un Amarone tanto brillante. Per chiunque ami l’Amarone e voglia farsi un’idea di dove possa arrivare, questo è un vino da non farsi scappare.