Ci piace pensare che i prodotti che acquistiamo siano fatti da persone di buone intenzioni. Da amante del vino, sono sempre curiosa di incontrare le persone che stanno dietro i vini che amo. A volte resto delusa, ma a volte sono piacevolmente sorpresa. Circa un mese fa, ho avuto la seconda esperienza a un pranzo degustazione con l’enologo della cantina Rombauer.
La passione di Richie
Di origini australiane, Richie Allen dà subito la sensazione di essere una persona molto a suo agio nei suoi panni. È il tipo di persona che è felice di farsi strada, attraverso il buon vecchio lavoro sodo, dai gradini più bassi della produzione del vino. Ha iniziato nel 2004, come raccoglitore d’uva per poi diventare enologo e assistente alla vinificazione e arrivando infine a ottenere la posizione di direttore della viticoltura e della vinificazione nel 2013.
È stato bello sentirlo parlare profusamente della sua squadra, di quanto impegno mettano nel lavoro e di come lui stesso sia consapevole del fatto che avere una grande squadra alle spalle sia indispensabile. È lui il primo a lavorare sodo e a ispirare la sua squadra con il proprio lavoro. Mi ha scaldato il cuore vedere qualcuno che sa riconoscere il valore dei propri dipendenti e che vuole condividere con loro le glorie. Le persone felici fanno buon vino e questo viene percepito da ogni uomo o donna che venga in contatto con quel vino, in un modo o nell’altro.
Una questione di qualità
Allen è il tipo di produttore mosso dalla passione: vuole fare il vino migliore possibile. Nonostante inizialmente non avesse intenzione di rimanere in California a lungo termine, pensando di voler tornare in Australia, oggi vede la California, e soprattutto Rombauer, come la sua casa. Il motivo principale per cui Rombauer per lui è casa è che gli permettono di impegnarsi a fare il miglior vino possibile. Ad esempio, il loro popolarissimo Rombauer Chardonnay non ha mai un quantitativo di produzione prefissato. È sorprendente considerando che non hanno alcun problema a venderne 100.000 casse in un batter d’occhio. Allen ha spiegato che la famiglia Rombauer si attiene a una regola: “Non importa quanto ne devi fare ma deve sapere di Rombauer Chardonnay”.
Visto che il 2011 è stata un’annata difficile per il loro Chardonnay, hanno deciso di farne circa il 40 per cento in meno rispetto alle loro quantità medie. Usano 110 vini base per produrre il blend finale, ma se uno qualsiasi di questi vini non raggiunge gli standard Rombauer, viene poi venduto all’ingrosso. Molti altri sono i progetti di cui Allen ci ha raccontato con autentico entusiasmo, passando dai vigneti di qualità alle botti di rovere che paga a caro prezzo, per ottenere le caratteristiche da lui richieste.
L’importanza della generosità
I vini Rombauer non sono più costosi di altri vini della Napa ma mettono il massimo dell’impegno e dell’amore in ogni singola bottiglia. A volte il denaro non è tutto. L’idea che la sua eredità sia di aver fatto un prodotto della migliore qualità e allo stesso tempo aver permesso a tutti quelli intorno a lui di sentirsi parte di quel risultato è una soddisfazione ben più grande del godersi la vita.
I consigli di Cathrine
Per tutti i giorni (a meno di $15)
2014 Scacciadiavoli Grechetto, Umbria, Italia ($11): Di recente ho ricevuto un bel po’ di campioni di vini umbri da assaggiare mentre guardavo i produttori parlare dei loro vini in un webinar dall’Italia. Anche questo produttore mi ha colpito per la generosità di spirito e così ho voluto provare il loro Grechetto. Il Grechetto migliora con un po’ di affinamento in bottiglia e questo vino lo dimostra con le sue note affumicate e di pietra focaia. Il corpo energico e sottile, con mandorle pelate sul finale, fa di questo vino una scelta interessante per l’estate.
Per le occasioni speciali (da $15 a $50)
2015 Rombauer Sauvignon Blanc, Napa Valley, California, USA ($22): Dal momento che il Rombauer Chardonnay è ormai ben noto, voglio parlare di uno dei loro vini meno conosciuti, il primo nuovo bianco di questa cantina negli ultimi vent’anni. È un vino molto diverso dai tipici Sauvignon Blanc della Napa, più centrato sulla fresca acidità e con sentori di frutta più leggeri, non strutturato quanto altri vini dell’area. Ha un accenno di mineralità e una chiusura brillante. Richie Allen, che in passato ha già prodotto Sauvignon Blanc in Nuova Zelanda, ritiene che il Sauvignon Blanc dovrebbe essere sempre croccante e questo vino ha alcune somiglianze con lo stile neozelandese, anche se non presenta note erbacee.
Fantasia (oltre $50)
2011 Rombauer Diamond Selection Cabernet Sauvignon, Napa Valley, California ($65): 96% Cabernet Sauvignon e 4% Petit Verdot. È la Diamond Selection di Rombauer, ovvero le migliori partite raccolte ad ogni stagione. Un’ottima scelta quando vuoi un buon Napa senza doverlo pagare una fortuna. Il 2011 è stato un’annata più fredda che ha prodotto vini più eleganti, come ben si sente in questo vino con sentori di mora, un accenno di pepe e spezie e una nota di ghiaia che fa di questo Cabernet Sauvignon un vino orientato al terroir.