Vi prego di non fraintendere, ci sono molti vini prosecco che mi piacciono. Credo che quando si è in cerca un vino divertente, facile e fruttato, il prosecco sia un’ottima scelta, oltre al fatto che è molto popolare negli Stati Uniti. Ma io trovo un po’ deprimente che un ristorante italiano di New York offra Champagne come spumante di qualità quando esistono così tanti vini italiani altrettanto eccellenti.
La scena italiana
Ci sono alcuni ristoranti italiani a New York che hanno carte di ottimi vini italiani. Ma molti di questi sono costretti ad avere nella lista vini francesi o americani e, quando si tratta di spumante pregiato, lo champagne è sempre al primo posto. Molte persone conoscono il Chianti, il Brunello, il Barolo, il Pinot Grigio e il prosecco, ma pochissime persone conoscono il Franciacorta e certamente la maggior parte non conosce il Trentodoc.
E così, diventa difficile per i wine director e i sommelier vendere questi vini ai clienti, anche se sono i primi a conoscerli e ad amarli. Ma negli ultimi due anni c’è stata una grande spinta per rendere sempre più le carte dei vini rappresentative di un paese caratterizzato da una straordinaria diversità.
Ho avuto modo di assaggiare diversi spumanti Trentodoc con alcuni dei produttori della zona durante un delizioso pranzo presso Il Buco Alimentari & Vineria, dove ci hanno mostrato come questi si sposino perfettamente con gnudi alla ricotta e con il pesce.
Che cosa è Trentodoc?
Trentodoc è un’organizzazione di 41 produttori, molti dei quali ne fanno solo piccole quantità. Il nome simboleggia un paio di cose: la prima riguarda la combinazione di Trento, il nome della città d’origine, mentre la seconda riguarda le due ‘O’ nel nome, che si riferiscono alla pratica del remuage, in cui il produttore ruota e scuote le bottiglie con molta cura in modo che i residui (principalmente lieviti esausti) si raccolgano nel verso del collo della bottiglia. Tale procedimento, che fa parte del cosiddetto metodo classico, è un metodo tradizionale di produzione degli spumanti, che possono essere associati allo Champagne e al fratello dell’ovest del Trentodoc, il Franciacorta.
Viva la diversità!
Sembra che gli amanti del vino italiano abbiano paura di perdere quella diversità che tanto contraddistingue l’Italia, ma la diversità esiste ancora, e sì, la perderemo se non la sosteniamo. In Italia c’è la preoccupazione che i giovani tendano a bere vino di qualità inferiore, optando per il vino mescolato con altri drink o semplicemente preferendo i superalcolici. E sono le aree di produzione storicamente note in Italia, come ad esempio la Toscana, riescono meglio a vendere vini di qualità superiore, mentre molte altre zone sono in serie difficoltà. Qui è dove New York entra in scena. Uno dei produttori Trentodoc ha espresso il suo amore per la mia città durante un pranzo insieme: mi ha detto l’Italia è bloccata nel passato, ma New York è sempre aperta alle novità degne di attenzione. E questi spumanti Trentodoc sono certamente degni della mia attenzione.
I consigli di Cathrine
Per tutti i giorni (a meno di $5)
2013 Zanasi Pignoletto Frizzante, Emilia-Romagna, Italia ($13): 100% Pignoletto. Si tratta di un buono spumante da bere tutti i giorni, diverso dal Prosecco che si beve quotidianamente. È ottenuto dall’uva del Pignoletto che conferisce un’alta acidità, oltre alle note di agrumi che danno una maggiore consistenza al palato. E sorprendentemente si mantiene bene col passare del tempo. Se il Pignoletto sia o meno adatto all’invecchiamento sarà argomento di un altro articolo.
Per le occasioni speciali (da $15 a $50)
Gli spumanti Trentodoc sono tipicamente nella fascia di prezzo dei vini per le occasioni speciali. Ve ne consiglio tre che ho assaggiato un paio di settimane fa.
NV Moser 51.151 Spumante Metodo Classico Brut, Trento, Trentino-Alto Adige, Italia ($26): 100% Chardonnay. Questo vino mi ha veramente colpito perché onestamente non avevo alte aspettative. Dato che era non era un vino millesimato, il prezzo era sotto i $30. Il nome rende omaggio al suo ideatore, il ciclista Francesco Moser; e nonostante abbia apprezzato la storia del nome, pensavo che questo spumante non fosse poi così speciale. Ma il vino ha parlato per sé, essendo estremamente elegante, con fiori bianchi, una mineralità intensa e una texture lunga e raffinata.
2008 Fratelli Lunelli di Ferrari Brut Metodo Classico Perlè, Trento Millesimato, Trentino-Alto Adige, Italia (attualmente $30 per l’annata del 2007): 100% Chardonnay. Ferrari è il più famoso produttore della regione, e una volta degustati i loro vini, capirete il perché. Questo spumante è di grande complessità, con pietre bianche, sapori di frutta incontaminata, fiori di limone e un paradisiaco pizzico di mandorle sbucciate: puro e preciso nel sapore.
2008 Altemasi Graal Riserva Metodo Classico Brut, Trento, Trentino-Alto Adige, Italia (attualmente $32 per l’annata del 2006): 70% Chardonnay e 30% Pinot Nero. Questo spumante ha più polpa, con note di buccia di pesca, di mela rossa matura e una mineralità tipica delle pietre bianche.
Fantasia (oltre $50)
2011 Le Pianelle, Bramaterra DOC, Alto Piemonte (Piemonte settentrionale), Italia ($53): principalmente Nebbiolo e le varietà locali Vespolina e Croatina aggiunte alla miscela: gemme ancora sconosciute in Italia. Molti di noi hanno sentito parlare di Barolo e Barbaresco in Piemonte, ma il Piemonte ha altre aree che producono ottimi vini Nebbiolo. Inoltre, Bramaterra è anche noto come il secondo posto in Italia per l’imbottigliamento dei vini (il primo è Marsala). Questo vino mi è sembrato molto elegante, con note stravaganti di fiori viola e una mineralità fumosa, dando comunque una consistenza gradevole al palato.