All’inizio di quest’anno, il 29 febbraio, Eran Pick è stato proclamato primo Master of Wine israeliano (MW). L’MW è un titolo molto difficile e prestigioso da conseguire e sono pochissimi nel mondo del vino ad averlo ottenuto. Si tratta di un marchio di eccellenza, un codice etico che indica il continuo impegno dell’individuo di contribuire al progresso del suo settore di competenza.
Il primo Master of Wine israeliano
Eran Pick si è laureato con il massimo dei voti alla University of California, Davis, che è nota come una delle migliori scuole in viticoltura ed enologia in tutto il mondo. Ha anche trascorso un periodo di lavoro presso aziende vinicole di Napa, Sonoma, Barossa e Bordeaux, prima di iniziare a lavorare per Tzora Vineyards in Israele, dove ricopre attualmente il ruolo di enologo e direttore generale. Questo non è solo un grande traguardo per Pick, ma è anche un notevole risultato per Israele come regione vinicola. È giusto dire che tempo fa, il vino israeliano era conosciuto più per la sua quantità che per la sua qualità e, mentre ciò vale ancora per alcuni produttori, esistono molte cantine che producono attualmente vino di classe mondiale. Ci sono stati importanti investimenti nello studio del suolo, del territorio e, all’interno dell’industria vinicola israeliana, nel settore della tecnologia di vinificazione.
Per motivi di integrità giornalistica, voglio rivelare che non solo ho studiato con Eran Pick in passato, ma lo considero un mio amico. Ad ogni modo, ho assaggiato i vini Tzora Vineyards ancora prima di conoscerlo e ne sono rimasta colpita. Sono sempre stata tentata dal provare i vini Tzora perché Jean-Claude Berrouet, che era il direttore tecnico di Chateau Pétrus, uno dei più grandi vini francesi di tutti i tempi, è stato consulente per i loro vini. Tzora ha i vigneti sui Monti della Giudea, a ovest di Gerusalemme, che è considerata una delle zone vinicole emergenti di alta qualità.
Pasqua ebraica
Molti di noi, ebrei o non ebrei, che vivono a New York, celebrano la festività della Pasqua ebraica, che si incentra sul vino e ripropone diverse parti del Sedar (un rito che celebra la storia ebraica). Solitamente cade subito dopo la Pasqua cristiana, ma quest’anno non inizierà prima del tramonto del 22 aprile. Io consiglio vivamente di portare non solo una bottiglia di Tzora Vineyard a un Sedar, perché è Kosher, ma esorto gli amanti del vino a provarli tutti. Questi vini non sono destinati ad essere bevuti esclusivamente durante le festività ebraiche, ma ad essere apprezzati da tutti e in qualsiasi momento. I vini israeliani portano con sé un certo background, persino politico, oltre all’ingiusto pregiudizio di essere di qualità mediocre. Ma, dal momento che i cittadini americani stanno vivendo una delle più “interessanti” elezioni presidenziali dei nostri tempi, dobbiamo riconoscere che la politica di un paese non rappresenta necessariamente la politica del suo popolo. Il nuovo MW israeliano, Eran Pick, è un ottimo rappresentante del suo paese, non solo perché ha un grande talento per la degustazione e un livello di conoscenza sorprendente (che ho testato in prima persona stando in classe con lui), ma è una persona gentile che ama condividere i suoi vini con tutti. Sarà in grado di mostrare che la comunità del vino israeliano ha un cuore aperto e grandi vini da condividere con il resto del mondo.
I consigli di Cathrine
Per tutti i giorni (a meno di $15)
2014 Golan Heights Monte Hermon Red 2014 Galilea, Israele ($ 11): Miscela di Petit Verdot, Merlot, Malbec, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Golan Heights è uno dei maggiori produttori di vino in Israele e sembra che sia di qualità piuttosto buona considerando i prezzi bassi. Ciliegia nera, con un pizzico di timo essiccato e un rosso di medio corpo, facilmente abbinabile a piatti a base di pollo e carne bovina.
Per le occasioni speciali (da $15 a $50)
2014 Tzora Vineyards Shoresh, Monti della Giudea, Israele ($ 38): Miscela di 53% di Cabernet Sauvignon, 43% di Syrah, e 4% di Petit Verdot. Nel corso degli anni, Israele ha dimostrato di produrre grandi varietà di Cabernet Sauvignon e di Rhône, come il Syrah, che mostra come tali varietà brillino all’interno di questa miscela. Sono sempre rimasta colpita da come vini come Tzora mostrino una mineralità distinta e un senso del territorio da cui vengono, portando al palato sapori di frutti succosi. Questo vino possiede una qualità rocciosa con ribes maturo e spezie esotiche. Per la cronaca, un uomo di nome Ronnie James, che è stato il fondatore e l’originale produttore di vino Tzora, è stato considerato il padre del terroir per i vini israeliani, ed Eran Pick ha assunto il ruolo di produttore dopo la scomparsa di James nel 2008.
Fantasia (oltre $50)
2013 Tzora Vineyards Misty Hills, Judean Hills, Israele ($ 75): Questa miscela del 2013 è costituita da un 55% di Cabernet Sauvignon e un 45% di uva Syrah ricavata dalla pianta Meubanim nella loro vigna Shoresh. Misty Hill viene prodotto solo nelle migliori annate e ricavata dalle migliori piante. Questo è il vino di punta di Tzora. Se volete sapere se Israele può produrre grandi vini allora vi consiglio l’acquisto di questo vino, se riuscite a trovarlo. Il sapore puro di ribes nero con strati di complessità, come foglia di tabacco, un’inebriante fragranza di viola e cioccolato fondente. Ma, nonostante tutti quei sapori, il vino appare assolutamente elegante, con tannini compatti e una fresca acidità che unita ad un lungo e raffinato retrogusto. Decantate subito questo vino per un paio d’ore, oppure conservatelo in cantina, dal momento che migliorerà nei prossimi 5-7 anni.