La cultura italiana si diffonde nelle scuole americane anche con i profumi della nostra cucina. È l’idea sperimentata con successo dall’ItalianAmerican Committee on Education (IACE),l’ente non profit sotto l’egida del Ministero degli Esteri che ha la missione di promuovere lo studio dell’italiano nelle scuole americane dei tre stati di New York, New Jersey e Connecticut.
Sono andati infatti subito esauriti i posti per partecipare al ciclo di lezioni “Mangia sano & parla italiano” organizzato dallo IACE presso la più prestigiosa scuola americana per chef, The International Culinary Center (ICC) a Soho, dove ieri l’iniziativa è stata lanciata e presentata ai media dal Console generale d’Italia, Natalia Quintavalle, dal presidente dello IACE Berardo Paradiso e da Cesare Casella, uno degli chef italiani più famosi negli Stati uniti, oltre che rettore della sezione Studi italiani dell’ICC e titolare (con Parmacotto) del ristorante Salumeria Rosi a Manhattan.
Ad ascoltare la lezione e dimostrazione pratica di Casella, e ad aiutarlo nella preparazione di due diversi piatti di cucina-teatro della scuola culinaria, c’erano 70 studenti di terza media (8th grade) dal Bronx (Saint Raymond) e da West Orange, NJ, che a scuola seguono il corso di italiano grazie al supporto finanziario e didattico dello IACE, i cui fondi sono in parte governativi e in parte privati. Altrettanti parteciperanno per ognuno dei prossimi cinque incontri che si terranno fino alla fine di aprile con la sponsorizzazione di Barilla, il marchio Numero 1 di pasta negli Usa, da tempo attiva nell’opera di educare gli americani ai benefici della dieta mediterranea.
Molte istituzioni – dalla Casa Bianca con la First Lady Michelle al sindaco di New York Michael Bloomberg – si ripromettono di insegnare fin dalla più tenera età a mangiare meglio, per combattere il fenomeno dilagante della obesità. Ma spesso i tentativi delle scuole di imporre diete salutiste falliscono perché ai ragazzi non piacciono. Molto più appetitoso e convincente è in invece l’approccio di “Mangia sano & parla italiano”, come si è visto lunedì scorso dall’entusiasmo con cui gli studenti hanno partecipato alle due ore di full immersion nei profumi del Made in Italy: insieme a Casella hanno preparato gli spaghetti integrali Barilla con verdure fresche saltate in padella, fatto a mano gnocchi e ravioli ripieni di ricotta ed erbette e conditi con salsa di pomodoro; e hanno imparato l’ABC dell’italiano in cucina, seguendo un glossario di termini preparato ad hoc da Jessica Botta, la chef responsabile della sezione Studi italiani dell’International Culinary Center.
«Il Consolato è felice di appoggiare questa iniziativa, un modo per i ragazzi di imparare la nostra lingua divertendosi e nutrendo sia il corpo sia il cervello», ha detto il console Quintavalle salutando gli studenti. «L’italiano e’ secondo solo allo spagnolo come lingua straniera studiata nelle scuole americane – ha ricordato Paradiso – e lo IACE, che già raggiunge oltre 42 mila studenti, è impegnato a diffonderlo ulteriormente con iniziative come questa e tante altre, come “Tutti all’Opera”».
«Lo spagnolo lo si impara per bisogno, per esempio per lavorare nei ristoranti, ma l’italiano tutti lo vogliono imparare per piacere, perché è la lingua del cibo, dell’amore, dell’arte», ha osservato Casella, spiegando poi agli studenti come la caratteristica delle ricette italiane sia il rispetto degli ingredienti, semplici e freschi.
L’iniziativa è in programma anche per il prossimo anno scolastico: genitori e insegnanti sono invitati fin d’ora a informarsi presso lo IACE su come coinvolgere le loro scuole; su quali altri programmi lo IACE promuove; e quali sono i vantaggi di seguire alle superiori l’Advanced Placement Program di Lingua e cultura italiana e sostenere l’esame AP utile per il college (www.iacelanguage.org, tel. (212) 772 8755).