È quello di una Grande Mela sempre più violenta il quadro che emerge dalle statistiche della polizia di New York, secondo cui le aggressioni nei cinque boroughs sono aumentate del 5% rispetto allo scorso anno – e addirittura del 60% rispetto al 2010.
Nei primi 8 mesi di quest’anno sono già 18.260 le vittime di attacchi con armi da fuoco, coltelli o altri tipi di armi. Un numero esponenzialmente superiore rispetto alle 11.321 complessivamente registrate nel 2010, ma anche 927 aggressioni in più rispetto alle 17.333 verificatesi nello stesso periodo dell’anno scorso.
A fare peggio è Staten Island, dove gli episodi violenti nel 2023 sono schizzati del 20%, seguita dal Bronx (+9%), dal Queens (+7%) e da Brooklyn (+2%). In lieve controtendenza Manhattan, che ha registrato un calo del 2% – anche se la parte meridionale del borough (ovverosia da Times Square in giù) ha fatto registrare un preoccupante +8%.
I crimini che segnano il maggiore incremento in assoluto sono gli accoltellamenti: 3.365 nel periodo dal 1° gennaio al 13 agosto – per una media di 15 al giorno. Quest’anno i delitti ad arma bianca hanno già provocato la morte di 53 persone. Nel 2022, invece, in questo periodo dell’anno le vittime erano state addirittura 69.