È stata una vera e propria festa dello sport quella svoltasi nel Queens in occasione del primo torneo di bocce organizzato dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) negli USA, in collaborazione con il Comites NY.
8 squadre e 25 giocatori si sono sfidati, sabato 21 ottobre, sui due campi del Ditmars Playground, in un appuntamento indirizzato principalmente alle comunità italiana e italoamericana.
Questa la classifica finale:
- Michele Piccolo e Meg Ruth Piccolo , Ornella Fado e Renato Zacchia
- Gabriela Giuggioloni, Patricia Palacio e Dionisio Cimarelli
- Cadence Greenberg ed Helen Larsen
- Leide Purcu, Alessandra Sabbatini e Sante Auriti
“Si è trattato di un primo torneo di bocce, sport che tra l’altro potrebbe entrare nel programma olimpico a Parigi 2024”, esordisce Mico Delianova Licastro, responsabile dei Coni USA. “Grazie anche alla bellissima giornata autunnale, abbiamo accolto otto squadre formate da componenti della comunità italiana e italoamericana del Tristate, e attirato un pubblico di appassionati del quartiere, nel corso di una contesa accesa, competitiva, accompagnata da divertimento e attività motoria e dal picnic conclusivo. Sono veramente soddisfatto del successo dell’iniziativa, per cui dovremo considerare una seconda edizione del torneo nel 2023.
Leide Porcu, responsabile della commissione Comites (Outreach Italiani e Italo-americani, Sport, Giovani e Mental Health), si ritiene soddisfatta del successo di questo nostro primo incontro di bocce e contenta di poter aver condiviso con Mico Delianova Licastro del Coni USA la dedizione per lo sport e l’amore per le comunità italiane. Come Comites NY, e in particolare come Progetto Benessere (ex Well in the USA), siamo interessati a portare avanti iniziative che coinvolgono le varie comunità italiane per un reciproco conoscersi, apprezzarsi e aiutarsi. Le bocce sono uno sport economico che offre grande potenzialità.”
“Ci siamo proprio divertiti tutti” – sintetizza Paolo Tartamella, che ha coordinato lo svolgimento sportivo del Torneo – “le bocce sono un gioco ideale per integrare persone di abilità atletiche disparate e per mettere in moto anche i pigroni. È stato simpatico anche avere il pubblico dei pensionati del playground, alcuni dei quali hanno ricoperto il ruolo di giudici non ufficiali. Dopo il torneo siamo tutti usciti con un rispetto ed una conoscenza amplificati per questo sport, ed il desiderio di ripetere giornate simili.