Ha un titolo che è già un programma questo “L’erezione di Toribio Bardelli” e, per non smentirlo, inizia con il quasi settantenne Toribio a letto con una prostituta e finisce con lui a letto con un’altra. Toribio ha difficoltà ad avere una erezione, ci riuscirà infine, con esiti finanche comici.
Il film è una commedia satirica e tragica allo stesso tempo, presentato al Festival di Lima è candidato agli Oscar 2024 dal Perù. Presentato in concorso al Rome Film Fest è diretto dal giovane regista peruviano Adrián Saba, figlio del celebre regista attore e autore Edgar Saba, che si è fatto notare con i suoi precedenti “The Cleaner” del 2012 e “The dreamer” del 2016.
Ne “L’erezione di Toribio Bardelli” rivolge lo sguardo su una famiglia disfunzionale a Lima. La madre è morta da poco, il padre affoga il dolore nel sesso a pagamento, una figlia cieca ha perso il lavoro, la casa e le è morto il cane guida, un figlio attore fallito ha un cuore trapiantato e si riempie le arterie di alcool, una figlia transessuale coltiva un amore impossibile. Ingredienti perfetti per una storia a tratti comica, ma fondamentalmente dolorosa. Tutti soffrono di dolori con cui non riescono a venire a patti, e rimediano eccedendo chi nelle medicine per l’erezione, chi nell’alcool e così via.
“Il film è pieno di nostalgia – spiega il regista- che è il motivo per cui ho girato nella vecchia Lima, che ricorda l’Europa coloniale, ho scelto una luce bassa che evoca i quadri di Edward Hopper ed evidenzia la solitudine dei personaggi che ho lasciato spesso negli angoli per aumentarne il senso di isolamento. Come nei miei due film precedenti volevo raccontare una storia universale, questa volta ho affrontato il tema del dolore per una scomparsa, un sentimento che può provocare rimorso, senso di colpa ma anche sfociare nel desiderio smodato di Toribio di fare sesso. E’ un film sulla crescita interiore che non ha nulla a che fare con gli anni che si hanno. ho scelto di accompagnarlo anche da musiche nostalgiche quali i classici boleri boleri di artisti come Roberto Cantoral e Los Tres Caballeros, José Jose e Luis Miguel, ma anche le canzoni Elvis Presley o la Casta Diva di Bellini che apre il film.”
Non è solo la madre che muore lasciando un gran vuoto persino in Toribio che dice di volersi sfogare nel sesso per rifarsi dei tradimenti di lei ma ne sente talmente la mancanza da aprire l’acqua della doccia per immaginare che lei sia ancora con lui in bagno. Muore anche il cane della figlia che non riesce neppure a seppellirlo perché glielo porta via il camion della nettezza urbana. Muore il ragazzo da cui proviene il cuore trapiantato del figlio di Toribio e la madre guarda sconsolata la pista dove lui faceva skate con gli amici e muore un vecchio amore tenuto in vita solo dal ricordo nel momento in cui i due vecchi amanti si rincontrano e scoprono che così è la vita. Alla fine tutto affogherà in una grande risata liberatoria nell’interno di una macchina dalla radio scassata e una grande puzza di m.
Interpreti: Gustavo Bueno, Gisela Ponce de León, Rodrigo Sánchez Patiño, Michele Abascal e Lucélia Santos.