Non un cartone animato, e neppure un musical, quasi un dramma giudiziario, ma anche una storia d’amore sui generis, ed una indagine psicologica: Joker: Folie à Deux, il seguito del Joker che 5 anni fa a Venezia ha vinto il Leone d’Oro e ha fatto poi conquistare l’Oscar a Joaquin Phoenix e a Hildur Guðnadóttir per la musica, è un film molto speciale, che esce da ogni caratterizzazione. Presentato in concorso alla 81esima Mostra di Venezia, questo sequel è molto diverso dal precedente. Joker, ovvero Arthur Fleck è in prigione, ha commesso 5 delitti, fra cui quello del popolare conduttore televisivo Murray Franklyn, e deve andare a processo. l’atmosfera è quella cupa del penitenziario, le guardie e i prigionieri. Finché non arriva il raggio di sole dell’amore con il viso splendido di Lady Gaga nel ruolo di Harley Quinn. Iniziano i momenti musicali, assolutamente superlativi, e il film decolla. Tuttavia la cupezza delle celle grava sul film fino alla fine. Il regista Todd Phillips ha spiegato che per questo nuovo episodio voleva creare qualcosa di folle, in linea con il personaggio del Joker, e ha pensato di andare più a fondo sulla sua personalità. “Chi è veramente?- si è chiesto – e da dove viene la musica che ha dentro?” Così ha scritto una sceneggiatura in parte psicologica dove la musica ha un ruolo principale.
“La musica viene usata per permettere ai personaggi di esprimersi – ha detto Lady Gaga in conferenza stampa, diafana, i capelli platino sormontati da un delizioso cappellino nero – questo non è un musical perché la musica integra i discorsi dei personaggi quando le parole non bastano. abbiamo fatto molte registrazioni dal vivo e lavorato molto sul modo in cui cantavamo. Io ho dovuto dimenticare la tecnica e come respirare e permettere alle canzoni di venir fuori dal personaggio.”
“Stephanie ha detto dai registriamo le canzoni dal vivo! E io le ho detto fallo tu, io no. E invece mi sono lasciato trascinare e tutte le canzoni sono state registrate dal vivo. Ed è stato molto bello poter prendere queste canzoni famose e trasformarle facendole diventare specifiche per i personaggi, gli permette di esprimersi.”
Nelle musiche, realizzate ancora una volta dalla compositrice Islandese dalla compositrice islandese Hildur Guðnadótti, sono state inserite le celebri «Get Happy» di Judy Garland, «For Once in My Life» di Stevie Wonder, «That’s Entertainment!, That’s Life» di Frank Sinatra.
Ma arrivare a cantare dal vivo e ballare non è stata una passeggiata, ci sono voluti mesi di prove. “Poi quando dopo aver provato e riprovato ci sembrava di aver raggiunto la perfezione, proprio quella perfezione non andava bene, non era realistica, e allora rifacevamo tutto – ha continuato Joaquim in maglietta bianca e di nuovo muscoloso e prestante. Per interpretare il Joker infatti l’attore ha perso moltissimi chili. Per il primo si era detto che era calato di circa 25 chili con una dieta di lattuga e verdure al vapore. Stavolta non ha voluto rivelare molto. “Che dieta ho fatto non credo interessi a nessuno – ha detto – certo ho perso molto, e a 49 anni è meglio che non faccia più queste cose, e stavolta era più complicato perché dovevamo provare, ballare e cantare, mangiando poco, ma anche Stefani è dimagrita . Ricordo quando ti ho incontrata la prima volta e quando ti ho rivisto eri più magra” ha concluso tirando in ballo la costar. Che non ha gradito l’idea di scendere in dettagli. Ci siamo trasformati per I personaggi – ha solo detto – e abbiamo continuato a lavorare su ogni dettaglio.” Poi ha proseguito: “Il film mi ha toccato profondamente, è stata una esperienza diversa e molto libera, ho imparato che arrivare sul set con una idea già formata è sbagliato. Per far si che questo succedesse Todd ci chiedeva di fare una ricerca quotidiana, ha fatto un lavoro fantastico e lavorare con Joaquin è stato molto divertente.”
“Non ci sarà un Joker 3, questo è evidente – conclude il regista – fare questi due è stata una esperienza molto diversa. Per il primo lavoravamo tranquilli, nessuno sapeva quello che stavamo facendo, poi il film è diventato un successo (il sesto maggiore incasso cinematografico dell’anno ndr) e questa volta eravamo sotto i radar, con un grande budget ma anche grandi aspettative.” Come andrà questa volta? Per i premi della giuria guidata da Isabelle Huppert lo sapremo sabato, per il giudizio del pubblico bisogna aspettare l’uscita il 4 ottobre.