E’ il film immaginifico Poor Things! Povere Creature! del regista greco Yorgos Lanthimos, molto favorito nei pronostici, ad aggiudicarsi il Leone d’Oro. Dopo 11 lunghissimi giorni affollati di proiezioni e incontri, la serata della premiazione si è svolta senza sorprese. La giuria presieduta da Damien Chazelle, con Jane Campion fra i giurati ha scelto la favola assurda dell’emancipazione di una giovane donna in un ottocento fantastico. Bella Baxter è interpretata magistralmente da Emma Stone, il suo creatore- frankestein è Willem Dafoe.

Il male non esiste (Evil does not exist) del giapponese Ryusuke Hamaguchi è il vincitore del Gran Premio della giuria. Il regista è noto al grande pubblico per il recente Drive my car. Si tratta di un film assai diverso dal precedente, molto più intimo e dal passo lento, incentrato sulla comunità di una località di montagna giapponese turbata dal progetto di una grande società di costruire un resort di lusso. Accompagnato dai ritmi
lievi della natura, Il male non esiste avvolge con il suo sguardo profondo e pudico, fino a un finale
sconvolgente e criptico, tra i più imperscrutabili del concorso di quest’anno. I

Green Border (Zielona Granica) di Agnieszka Holland è il vincitore del Premio speciale della giuria. Film potente e necessario sulla crisi migratoria al confine fra Bielorussia e Polonia. La regista ha detto: “Non è stato un film facile da girare per diversi motivi alcuni li potete immaginare altri no. Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato. E’ stata una lotta ma è stato un dovere per noi, dal 2014 con la crisi dei rifugiati 60.000 persone sono morte cercando di raggiungere l’Europa e ora la situazione continua”. La regista ha dedicato il premio agli attivisti che stanno aiutando queste persone dalla Polonia a Lampedusa.
Leone d’argento per la regia a Matteo Garrone per ‘Io capitano’. Il film racconta il viaggio di due ragazzi dal Senegal all’Italia con il miraggio di diventare famosi, lo fa cercando di mostrare questa terribile odissea dalla loro prospettiva. “L’ho fatto con loro mettendo al loro servizio la mia visione – ha detto il regista -. Volevo ringraziare chi mi ha accompagnato in questo viaggio ma soprattutto Seydou e Moustafa per la loro straordinaria interpretazione, hanno dato grande umanità ai personaggi che abbiamo scritto e anche spiritualità.”
Guillermo Calderón e Pablo Larraín per il film El Conde sono i vincitori del premio per la migliore sceneggiatura. Larraín ha ricordato lo sciopero di Hollywood degli attori e sceneggiatori, ha dedicato il premio al fratello e ai figli e ha concluso con un no all’impunità riferendosi alla dittature in Cile.
A Cailee Spaeny è andata la Coppa Volpi per la miglior attrice. Delicata e minuta, 25 anni ma ne dimostra i 14, l’età di Priscilla Beaulieu quando ha incontrato Elvis Presley, l’attrice era visibilmente emozionata. “È davvero inaspettato e magico – ha detto – ringrazio Sofia Coppola che mi ha diretto in modo straordinario e Priscilla che si è affidata a me con le sue memorie molto personali. Dedico a lei questo premio”.
Peter Sarsgaard il premio miglior attore. 52 anni, una lunghissima carriera, sposato con l’attrice e regista Maggie Gyllenhaal, nel film del messicano Michel Franco Memory è un cinquantenne che lotta con la demenza precoce e rincontra un’ex compagna di scuola, un’ex alcolista assistente sociale (Jessica Chastain). Sarsgaard ha ricordato lo sciopero e le sue motivazioni soffermandosi sul problema dell’uso dell’intelligenza artificiale per sostituire attori e sceneggiatori poi ha ringraziato Jessica Chastain, le figlie e la moglie. E infine ha dedicato il premio allo zio apicultore morto durante il Covid.


Claudia Gerini ha consegnato il Leone del futuro Luigi De Laurentiis al film AI SHI YI BA QIANG (Love is a gun) di Lee Hong Chi.
Golden Lion for Best Film: “Poor Things,” Yorgos Lanthimos
Grand Jury Prize: “Evil Does Not Exist,” Ryusuke Hamaguchi
Silver Lion for Best Director: “Me Captain,” Matteo Garrone
Special Jury Prize: “Green Border,” Agnieszka Holland
Best Screenplay: “El Conde,” Guillermo Calderón, Pablo Larraín
Volpi Cup for Best Actress: “Priscilla,” Cailee Spaeny
Volpi Cup for Best Actor: “Memory,” Peter Sarsgaard
Marcello Mastroianni Award for Best Young Actor: “Me Captain,” Seydou Sarr
Best Film: “Explanation for Everything,” Gabor Reisz
Best Director: “Paradise is Burning,” Mika Gustafson
Special Jury Prize: “An Endless Sunday,” Alain Parroni
Best Actress: “El Paraiso,” Margarita Rosa De Francisco
Best Actor: “City of Wind,” Tergel Bold-Erdene
Best Screenplay: “El Paraiso,” Enrico Maria Artale
Best Short Film: “A Short Trip,” Erenik Beqiri
Leone del Futuro
Luigi de Laurentiis Award for Best Debut Feature: “Love is a Gun,” Lee Hong-Chi
Orizzonti Extra
Audience Award: “Felicita,” Micaela Ramazzotti
Venezia Classici
Best Documentary on Cinema: “Thank You Very Much,” Alex Braverman
Best Restored Film: “Moving,” Shinji Sōmai
Venezia Immersive
Grand Jury Prize: “Song for a Passerby,” Celine Daemen
Special Jury Prize: “Flow,” Adriaan Lokman
Achievement Prize: “Emperor,” Marion Burger, Ilan Cohen
Le giornate di Venezia
GdA Director’s Award: “Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person,” Ariane Louis-Seize
Audience Award: “Through the Night,” Delphine Girard
Europa Cinemas Label Award: “Photophobia,” Ivan Ostrochovsky, Pavol Pekarčík
La settimana della critica
Grand Prize: “Malqueridas,” Tana Gilbert
Special Mention: Saura Lightfoot Leon in “Hoard” and Ariane Labed in “The Vourdalak,” for their performances
Audience Award: “Hoard,” Luna Carmoon
Verona Film Club Award for Most Innovative Film: “Hoard,” Luna Carmoon
Mario Serandrei – Hotel Saturnia Award for Best Technical Contribution: “Malqueridas,” Tana Gilbert
Best Short Film: “The Lost Memories of Trees,” Antonio Le Camera
Best Director (Short Film): “Ender’s Line,” Gabriele Biasi
Best Technical Contribution (Short Film): “We Should All Be Futurists,” Angela Norelli
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