Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login
  • Register

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Spettacolo
September 7, 2019
in
Spettacolo
September 7, 2019
0

Venezia 76, cala il sipario: un verdetto inutile per una Mostra asimmetrica

Il Leone d'oro va al "Joker" di Todd Phillips. Secondo premio a "J'accuse" di Polanski. Luca Marinelli miglior attore per "Martin Eden" di Pietro Marcello

Simone SpoladoribySimone Spoladori
Time: 4 mins read

Si spengono i riflettori su Venezia 76, dopo l’ultimo atto, quello più inutile eppure da molti il più atteso, la premiazione, superata in quanto a sterilità solo dalle immancabili polemiche che le fanno seguito. L’oggettività è un filtro impossibile da pretendere nel giudizio di un corso artistico, quando poi a formulare i verdetti sono addetti ai lavori che di quel mondo fanno parte le logiche si fanno talvolta oscure e imperscrutabili.

La giuria presieduta dalla regista argentina Lucrecia Martel ha premiato “Joker” di Todd Phillips, mentre il secondo premio è andato al “J’accuse” di Polanski. La migliore attrice è Ariane Ascaride, brava protagonista di uno dei film più deludenti del concorso, “Gloria mundi” di Robert Guediguian, mentre la coppa per il miglior attore va a Luca Marinelli, il “Martin Eden” di Pietro Marcello.

Proprio da “Martin Eden” partiamo per dirvi qualcosa circa la seconda parte della rassegna, quella che ancora non vi abbiamo raccontato.

La metà conclusiva della Mostra, come ci si aspettava, non è stata all’altezza della prima, offrendo sì qualche piccola sorpresa (poche) ma soprattutto delusioni (tante). Il film di Pietro Marcello tratto da Jack London è sicuramente stato tra i momenti più positivi. Marcello, per chi non lo sapesse, è stato, fino a oggi, un documentarista tra i migliori in Italia. Con “Martin Eden” debutta nel racconto finzionale tout court, ma lo fa mantenendo alcuni cardini del suo precedente cinema, in particolare la scelta di attingere a un repertorio di materiali diversi: frammenti di vecchi film, estratti di repertorio, pezzi di documentari si intrecciano alla linea narrativa principale. Marcello inoltre sposta la storia dalla baia di San Francisco al golfo di Napoli, ma soprattutto accosta in modo molto libero elementi provenienti da momenti differenti del Novecento, come abiti di inizio secolo indossati da uomini al volante di auto anni ‘70, truppe fasciste e televisori anni ‘50. In pratica, l’ambientazione storica del film è semplicemente “il XX secolo dell’Italia”, dipinto come un unico grande presente. Un bel rischio, ma è la sfida che Marcello, per almeno un’ora e mezza sulle due complessive, vince con più lucidità, riuscendo ad ancorare l’americanissima storia del self made man di Jack London a un “eterno ritorno” tutto italiano, proiettando sullo sfondo delle gesta del protagonista un paese che si trasforma per rimanere drammaticamente come è sempre stato. Il protagonista, l’idealista che si costruisce da solo, che lotta contro il perbenismo e che diventa idolo di quella stessa società che lo disprezzava, ringhiando di rabbia per questo, è interpretato alla grande da Luca Marinelli, che ha strameritato il premio che, pare, si è conteso fino all’ultimo con il “Joker” Joaquim Phoenix. È un eroe “contro”, Eden, e lo è in particolar modo per la prove superba di Marinelli: un introspettivo anti-socialista, anti-fascista, anti-borghese e anti-populista, segnato da un individualismo nietzschano provocatorio e violento.

Luca Marinelli a Venezia: ha vinto come migliore attore con “Martin Eden”

Anche l’attore, però, come il film, è in qualche modo “asimmetrico”: è come se a un certo punto il coraggio di Pietro Marcello e la sua ispirazione finiscano di colpo, lasciando il passo improvvisamente a una convenzionalità calligrafica un po’ stucchevole che affossa l’ultima mezzora dell’opera, da quando, insomma, il protagonista raggiunge l’apice del successo. Lo stesso Marinelli nel finale si appiattisce su una forma caricaturale e sbraitante che non rende giustizia alla sua bravura e che toglie forza e dinamismo al film. Un film che, sebbene non a conti fatti non interamente riuscito, rimane un’opera importante.

Seconda nota positiva: “Babyteeth”, della regista australiana Shannon Murphy, al suo lungometraggio d’esordio. Un piccolo gioiello, da molti erroneamente e colpevolmente scambiato per un semplice teen drama, è invece un testo esemplare e potentissimo sul complessità delle relazioni, sul desiderio e sulla disarmonia affettiva che attraversa i legami familiari. Con uno stile leggero, fresco e potente che evita miracolosamente il patetico, la Murphy ha confezionato uno dei film più belli del concorso, a parere di chi scrive secondo solo a “Ema” di Pablo Larrain.

Le delusioni sono state tante: Olivier Assayas, con lo sgangherato “Wasp Network”; Roy Anderson, con il manierato “On Endlessness”, che pure gli è valso il premio per la miglior regia; il già citato “Gloria Mundi” di Robert Guediguian ; l’orrido “Painted Bird” di Václav Marhoul.

Una selezione asimmetrica, quindi, che ha avuto un altro punto di debolezza nelle sezioni cosiddette collaterali, “Orizzonti” in particolare, non all’altezza di edizioni precedenti. In questa sezione, una menzione particolare la meritano due film: l’opera prima “Sole”, di Carlo Sironi, un film di un rigore sorprendente per un esordiente, un autore di cui sentiremo certamente parlare, e “Atlantis”, che ha trionfato in questa sezione, un intimista sci-fi ucraino firmato da Valentyn Vasyanovych, film di grande spessore narrativo e visivo che proietta in un futuro prossimo e (quasi) senza speranza gli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina.

Appuntamento al 2020, con l’edizione numero 77.

Share on FacebookShare on Twitter
Simone Spoladori

Simone Spoladori

Nato a Milano, laureato in lettere e laureando in psicologia, di segno pesci ma non praticante, soffro di inveterato horror vacui. Autore per radio e TV, critico cinematografico, insegnante, direttore di un'agenzia creativa di Milano. Oltre ai film, amo i libri e credo che la letteratura americana del '900 una delle prime tre cose per cui valga la pena vivere. Meglio omettere le altre due. Drogato di serie TV, vorrei assomigliare a Don Draper, a Walter White o a Jimmy McNulty. Quando trovo il tempo, mi diverte a scalare montagne, fare foto, giocare a tennis, cucinare e soprattutto mangiare ciò che cucino. Sono malato di calcio, tifo Manchester United e Milan, ma la mia vera guida spirituale è Roger Federer.

DELLO STESSO AUTORE

Venezia 79: la maternità senza ipocrisie in Saint Omer di Alice Diopp

Venezia 79: la maternità senza ipocrisie in Saint Omer di Alice Diopp

bySimone Spoladori
La grandezza del nuovo cinema iraniano a Venezia 79 con “Beyond the Wall”

La grandezza del nuovo cinema iraniano a Venezia 79 con “Beyond the Wall”

bySimone Spoladori

A PROPOSITO DI...

Tags: Cinema VeneziaJ'accuseJokerLuca MarinelliMostra del Cinema di VeneziaVenezia 76
Previous Post

Da finte Samara alle mamme in minigonna: è emergenza educativa

Next Post

“BVLGARI: the Story, the Dream”, Three Generations of an Iconic Family of Jewelers

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

“Il signore delle formiche” di Amelio, film imperfetto ma autenticamente politico

“Il signore delle formiche” di Amelio, film imperfetto ma autenticamente politico

bySimone Spoladori
La futile stupidità della guerra: “The Banshees of Inisherin” in pole per il Leone d’Oro

La futile stupidità della guerra: “The Banshees of Inisherin” in pole per il Leone d’Oro

bySimone Spoladori

Latest News

Ivano De Matteo in Mia racconta l’amore di un padre al tempo del revenge porn

Ivano De Matteo in Mia racconta l’amore di un padre al tempo del revenge porn

byGiuseppe Sacchi
Rick Moody ricerca se stesso nella Brooklyn Public Library

Rick Moody ricerca se stesso nella Brooklyn Public Library

byMichele Crescenzo

New York

Long Island is a Marijuana Desert, Not Easy to Get a Weed Retail License

Long Island is a Marijuana Desert, Not Easy to Get a Weed Retail License

byLeo Gardner
A Doll’s House: a Production so Powerful it Needs only a Stark Set

A Doll’s House: a Production so Powerful it Needs only a Stark Set

byJK Clarke

Italiany

La crisi dell’istruzione nel mondo: 2/3 dei bambini non capiscono cosa leggono

Master Fondazione Italia-Usa: altre 200 borse di studio “Next Generation”

byLa Voce di New York
World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

byNicola Corradi
Next Post
“BVLGARI: the Story, the Dream”, Three Generations of an Iconic Family of Jewelers

“BVLGARI: the Story, the Dream”, Three Generations of an Iconic Family of Jewelers

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In
By clicking on "Create my account" or by registering, you accept the Term of Service and the Privacy Policy.

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?