“Se io fossi acqua” è una storia vera che diventa metafora dell’andare oltre un evento drammatico, oltre una crisi. Il documentario racconta la storia dell’alluvione del 25 ottobre 2011 in Val di Vara (Liguria) e della comunità di una piccola valle dell’Appennino ligure che, dopo un dramma collettivo, ha reagito solidale, riaffermando la propria coscienza di luogo. La creazione di valore che nasce dall’umanità dei luoghi.
Il racconto parte dal dramma e senza spettacolarizzare l’evento, ripercorre quei tragici momenti interagendo con l’anima degli abitanti di quella valle. Lo fa con lentezza e rispetto, cercando di restituire allo spettatore una visione intima del dramma. L’approccio narrativo analizza la comunità dal suo interno con la meraviglia e lo stupore della scoperta dell’invisibile, dell’appartenenza e la condivisione di valori comuni. Il racconto non si ferma all’informazione su quanto accaduto, ma mette in luce gli aspetti e le caratteristiche di un modo di essere e di vivere con e per il territorio, di essere comunità. Il documentario analizza l’attaccamento alla propria terra e ai suoi prodotti visti come valore da condividere e tramandare. Sposta l’attenzione dalla lamentela al fare, portando esempi concreti di come insieme, facendo comunità, si possa riuscire a superare crisi, difficoltà, drammi.
Il documentario, interamente prodotto dall’associazione Caravanserraglio Film Factory fondata da Massimo Bondielli, Gino Martella e Marco Matera, nel suo viaggio in Italia, è stato proiettato in oltre 50 occasioni pubbliche, oltre ad essere stato selezionato da importanti festival nazionali tra i quali CinemAmbiente Torino 2013 e grazie al sostegno di Slow Food Italia, “Se io fossi acqua” è stato proiettato anche ad Expo Milano 2015.
La visione del documentario sarà disponibile in queste giornate a questo link.