Ha debuttato ieri sera al Theater for the New City di New York uno spettacolo molto attuale sia per l’Italia che per l’America. Si tratta di Dealers of Souls (Venditori di Anime) di Alberto Bassetti, autore contemporaneo con una carriera stellare nel mondo del teatro. Presentato in Italia al Teatro Argentina e in vari teatri in Europa, il testo viene prodotto dalla Kairos Italy Theater che lo aveva già assaggiato durante In Scena! Italian Theater Festival NY edizione 2013. Un testo molto caro a Laura Caparrotti, regista e tra gli interpreti di questo spettacolo, perché parla della difficoltà di fare cultura, ma anche e soprattutto della necessita di farla e sul quale il pubblico potrà decidere alla fine che opinione avere.
Dealers of Souls racconta la storia di un teatro in vendita, di un ragazzo voglioso di lavorare in teatro come autore, ma pieno di dubbi e incertezze, di un uomo senza scrupoli e di una donna, un’anima, una creatura, una visione, che cerca di parlare di vita e non di affari. Come detto, il testo è stato scritto da Alberto Bassetti, che ci racconta qualcosa di più.
Dealers of Souls è uno testo ancora attuale?
Purtroppo è ancora molto attuale, o magari è bene lo sia, perché in realtà non parla solo del problema degli spazi teatrali, ma anche e soprattutto della passione dell'essere umano che ancora lo sa vedere come luogo di piacere, di dialogo, di divertimento e di apprendimento: un centro di aggregazione sociale che coinvolge tutte le categorie, classi sociali, sessi e religioni, a riflettere (ridendo, emozionandosi, piangendo, adirandosi) sulla vita, l'esistenza, il mondo. Il fatto che abbia presagito la reale chiusura di tanti spazi rappresenta “un dovere” dello scrittore: osservare, descrivere, presagire e descrivere, magari anticipandone le possibili conseguenze, ciò che vede. Mi è accaduto con vari testi, tra cui Sopra e sotto il ponte, commedia che ha avuto diverse rappresentazioni divenendo poi un film (da me diretto) che ha debuttato al Festival del Cinema di Montreal; il finale vede il protagonista lanciare una pietra da un ponte. Quando poi sono purtroppo accaduti dei fatti simili, molti giornali hanno sottolineato quest'analogia, parlando addirittura di instant theatre, come se avessi preso spunto dalla cronaca. In realtà, il testo era stato scritto anni prima, come testimoniato dal Premio Giuseppe Fava ricevuto già nel 2005, due anni prima dei fatti incriminati.

Laura Caparrotti in una delle scene dello spettacolo
Secondo lei, il Teatro è destinato alla morte?
Il Teatro non potrà mai morire. Magari il cinema (che peraltro amo altrettanto), se pensiamo che se non ci fosse la corrente elettrica o comunque la tecnologia, non esisterebbe. Il Teatro è l'uomo che mette in scena se stesso, può farlo alla luce del giorno come nell'antica Grecia, o al lume di candele come ai tempi di Molière; può farlo su un immenso palcoscenico o sulla nuda terra; davanti a migliaia di persone o ad uno spettatore, che è l'elemento centrale della messinscena, senza il quale non esiste neanche semanticamente la parola stessa “Teatro”. Non è solo un atto d'amore dirlo, ma una realtà: il Teatro è Eterno!
Impossibile però negare la crisi…
La crisi in realtà non c'è. Forse in qualche modo legata all'economia, allora sì; oppure parlando di spettatori, è logico che con l'avvento del cinema e poi della televisione (ed oggi di internet ed altro) molta “narrazione” sia passata in altri luoghi. Ma la matrice è sempre la storia di personaggi che dialogano, monologano, si confrontano e scontrano, si amano e si odiano, vivono insomma. E tutto questo è Teatro.
Dealers of Souls (Venditori di Anime) di Alberto Bassetti
Presentato dal Theater for the New City in collaborazione con la Kairos Italy Theater
Diretto da Laura Caparrotti – Con Francesco Andolfi, Vito LaBella e Laura Caparrotti
Assistente alla regia: Ilaria Amadasi
Dal 12 al 29 Novembre, dal giovedì alla domenica (con esclusione del giovedì del Thanksgiving) al Theater for the New City (155 First Avenue)