New York è la città più cinematografica del mondo. Questo è indiscutibile, e partiamo da qui. Tutti, ma proprio tutti, hanno visto almeno un film ambientato a New York. Tutti hanno visto almeno una volta sullo schermo, quello grande del cinema o quello piccolo della televisione (non parliamo di quello visto sugli smartphone, parlare di cinema a quel punto diventa difficile…) i grattacieli di Manhattan, i taxi gialli, i venditori di hot dog per la strada, uno scorcio di Central Park, uomini e donne che si affrettano al lavoro con in mano un bicchierone di carta colmo di caffè bollente.
Da sempre New York è stata un unico, grande, meraviglioso set cinematografico. Film d'autore, commedie romantiche, horror, thriller, film d'azione, d'epoca, fantascienza, tutto è stato girato a New York, tutti hanno girato a New York. Dal futuristico The Thieving Hand (accreditato come il primo film girato a New York, nel 1908) agli ultimi Avengers, da Alfred Hitchcock a Alejandro González Iñárritu, passando per i tanti, tantissimi film che hanno accompagnato le nostre vite e attraverso i quali abbiamo imparato a conoscere questa città così lontana ma così vicina, così diversa da noi e subito così familiare. E con gli anni New York ha fatto spazio anche alla televisione, ai tanti distretti di polizia più o meno malandati, agli investigatori privati, al gruppo di amici del Greenwich Village, ai pubblicitari eleganti di Madison Avenue, agli studenti delle scuole super esclusive dell'Upper East Side.
Tanto cinema, tanta TV, tante New York. C'è la New York romantica di Harry ti presento Sally (When Harry Met Sally) e C'è posta per te (You've Got Mail), la Manhattan intellettuale di Woody Allen, i grattacieli di Spiderman e Superman, la Little Italy di Martin Scorsese, quella dei fantasmi di Ghostbusters e del glamour de Il diavolo veste Prada (The Devil Wears Prada), quella apocalittica di Io sono leggenda (I Am Legend), quella del country struggente di A proposito di Davis (Inside Llewyn Davis). C'è Manhattan, ma c'è anche Brooklyn, anzi, le diverse Brooklyn di John Travolta e Spike Lee, il Queens dei Silvercup Studios, il Bronx de I guerreieri della notte (The Warriors), e persino Staten Island, spesso negletta anche dal cinema (più che altro per ragioni logistiche) – come dimenticarsi di Una donna in carriera (Working Girl)?
Una New York raccontata da strade, brownstone, parchi, marciapiedi, deli all'angolo della strada, la New York degli attori, dei registi, degli scenografi, quella fatta di eserciti di troupe e migliaia di comparse, quella dei newyorchesi che la mattina si ritrovano i grossi camion del cinema parcheggiati sotto casa, quella di chi vive di provini nella speranza di ottenere una piccola, anche piccolissima parte, quella dei produttori, quella di Made in NY – Mayor's Office of Film, Theater & Broadcasting (l'ufficio del sindaco che supporta il cinema a New York), quella di quei membri dell'Academy che qui vincono e lavorano ogni giorno: sceneggiatori, distributori, sales agent, quella delle star che si incontrano in metropolitana o in un bar dell'East Village, quella degli spettatori di istituzioni cinematografiche come l'Anthology Film Archives e il Film Forum, e di quelli dei luccicanti cinema di Times Square.
New York ON/OFF Screen è la città vista sullo schermo e quella che “accade” dietro lo schermo, e oltre lo schermo: una città che più di ogni altra si è trasformata e continua a cambiare davanti ai nostri occhi, le tante vite che si sono svolte e le tante che sono state raccontate dentro e dietro ai set cinematografici in oltre cent'anni di cinema, quelle che continuano a incontrarsi, ogni giorno, sui tanti set, nelle sale cinematografiche, e sui marciapiedi di New York.