Al Bryant Park Hotel, o meglio nel modaiolo club ubicato nel suo sottoscala, molto Manhattan style, la giovanissima Pamela Quinzi, stilista emergente che ha già conquistato una copiosa fetta d’approvazione internazionale, ha scelto di presentare la sua ultima collezione al pubblico di New York.
La fondatrice del marchio Kilame, di cui disegna personalmente gioielli, scarpe ed abiti, lo scorso 18 Ottobre ha fatto sfoggio della sua capacità nel farsi notare in una piazza non facile come quella newyorchese, dove tutto lo scintillio sembra confondersi in un’unica luce, rischiando di gettare tutti nell’anonimato con la facilità con la quale si passa dalla luce all’ombra. Non capita alle collezioni della nostra romanissima Pamela Quinzi, che con ironia e un grande sorriso, ha dimostrato di essere molto attenta alle tendenze contemporanee e già pronta per le grandi passerelle.

Pamela Quinzi indossa uno dei suoi abiti. Foto: David Berman @SocialNetwork.com
Pamela organizza sfilate tutto l’anno per promuovere la sua linea: in questi giorni è in Canada con lo stesso obiettivo, dimostrando un’energia e un’intraprendenza invidiabili. Kilame esiste da due anni e si sta espandendo dalla vendita online e a privati fino all’apertura di una vera e propria boutique a Milano. “Questa collezione sta andando verso il cristallo. Non solo i gioielli, ma in particolare le scarpe si arricchiscono di decorazioni in Swarovsky – spiega l’artista – “rima ero più orientata sul semplice ricamo e sull’applicazione di perline per le mie calzature, adesso ho scelto di spostarmi sulla vivacità del gioiello”.
Questa la filosofia della sua ultima collezione: il gioello s’indossa, dalle scarpe al collo, passando per l’abito. Nel corso della sfilata sono stati presentati 15 capi con relativi accessori e scarpe, dall’abito da cocktail, più casual, fino a vestiti da sera, uno dei quali arricchito da un eccentrico tull rosa shocking. La domanda sorge spontanea a tutti i comuni mortali che si trovino di fronte capi d’alta moda: si può davvero indossare un abito-tutù nero e rosa? Pamela Quinzi non ha dubbi: “Dipende da dove vai. Per ogni occasione è richiesto un abito adeguato, ma se sei a New York non ti mancheranno di certo opportunità per fare sfoggio del tull”.
Ha le idee chiare la giovane stilista, che spiega come il nero e il color carne facciano da base alle sue collezioni, sulle quali far risaltare il blu acceso, il turchese, il corallo e il rosa-pink, in una gioia di contrasti tra il nero e colori pop. A chiederle se c’è differenza tra il mercato italiano e quello newyorchese si ottiene la stessa decisione di vedute dimostrata in passerella: “All’inizio mi sembrava di dover rispondere ad esigenze di mercato diverse, adesso mi sono accorta che anche in Italia, non meno che a New York, si ha voglia di cose nuove e un po’ folli, per cui credo non abbia più senso differenziare”.
Di fronte a una visione d’insieme così completa della giovane stilista nostrana, non possiamo non augurarle che la sua pop princess, ideale ispiratore di tutto il brand, continui a sfoggiare le sue collezioni uniche in giro per il mondo.