L’abitudine dell’America di appropriarsi delle cucine straniere e renderle proprie fa parte della sua identità, il melting-pot (risulta pertinente il gioco di parole, dal momento che vengono mescolati nel calderone i diversi sapori fino a fondersi gli uni con gli altri). Ma quando un italiano tenta di spiegare ad un americano che le Fettuccine Alfredo o gli Spaghetti with Meatballs (dove ci sono vere e proprie polpette che accompagnano la pasta, come nel film Lilli e il vagabondo) in Italia non sappiamo neanche cosa siano, la notizia suscita grande stupore. Consola allora sapere che le reinterpretazioni a stelle strisce non sono esclusiva della cucina italiana. Stessa cosa succede ai cinesi, anche loro scettici sul piatto che spopola nella gastronomia sino-americana: General Tso Chicken. Un piatto a base di pollo, immancabile nei menu dei ristoranti cinesi americani quanto largamente sconosciuto in Cina.
“Il pollo del Generale Tso” ha origini misteriose. Chi era il Generale Tso? Qual è l’origine della pietanza luculliana di maggior successo nel cibo d’asporto statunitense, servito in più di cinquantamila ristoranti a stelle e strisce? Alcuni associano il piatto a Zuo Zontang, un generale proveniente dalla regione dello Hunan, appartenente alla dinastia Qing. Altri invece ritengono che la ricetta sia stata inventata a Taiwan dallo chef Peng-Chang-kuei, poi trasferitosi a New York negli anni ‘70 per aprire il proprio ristorante. Mentre un altro ristorante cinese della grande mela, Shun Lee Palaces, rivendica di essere stato il primo a servire questa variante di pollo.
Il documentario The Search For General Tso (Alla ricerca del Generale Tso), presentato al Tribeca Film Festival, diretto da Ian Cheney e Jennifer 8. Lee, è un epico viaggio nei ristoranti cinesi da New Orleans a Shanghai. L’espediente culinario diventa il veicolo per approfondire temi legati all’immigrazione, l’adattamento e l’innovazione. Infatti questo delizioso (e il gioco di parole risulta pertinente) racconto travalica il mero e ghiotto peccato di gola. Le origini della pietanza sono l’espediente narrativo per ricostruire la storia dell’insediamento cinese in America: con il Chinese Exclusion Act nel 1882, i lavoratori cinesi furono il primo gruppo nella storia americana ad essere escluso dagli Stati Uniti in base alla razza e alla classe. Ma gradualmente la storia non solo ha riscattato il popolo asiatico emigrato nel nuovo continente, da quando il presidente Nixon visitò la Cina nel 1972, ma la sinofilia è diventata di tendenza al punto che è una tradizione di molte famiglie di fede ebraica recarsi nei ristoranti cinesi il giorno di Natale.
Non c’è alcun retrogusto agrodolce nella pellicola sul pollo cinese americanizzato, bensì oltre a suscitare un grande appetito e il desiderio di precipitarsi a Chinatown, allieterà lo spirito quanto le papille gustative!
The Search for General Tso – Trailer from Wicked Delicate Films on Vimeo.
Per chi volesse provare a fare Il Pollo del Generale Tso in casa, ecco la ricetta:
Ingredienti:
450 g di petti o sovracosce di pollo, privati di ossa e pelle;
375 ml di amido di mais;
2,5 g di sale;
2,5 g di pepe nero macinato fresco;
750 ml di olio di arachidi di qualità;
15 ml di olio extravergine di oliva;
8 peperoncini piccanti essiccati, interi.
Per la marinata:
15 ml di salsa di soia;
15 ml di vino di riso;
2 albumi d'uovo.
Per la salsa:
2 spicchi d'aglio tritati;
15 ml di olio extravergine d'oliva;
60 ml di brodo di pollo;
22 g di concentrato di pomodoro;
15 ml di aceto di riso;
5 ml di salsa hoisin;
5 g di crema di peperoncino;
5 ml di olio di sesamo;
15 g di zucchero;
5 g di amido di mais;
Per la guarnitura: semi di Sesamo, scalogno, riso bollito caldo.
Preparazione:
Preparate la marinata: In una zuppiera capiente, mescolate la salsa di soia, il vino di riso e gli albumi d'uovo. (Come alternativa al vino di riso si può utilizzare dello sherry secco.)
Tagliate il pollo in piccoli pezzi e marinate la carne: Mettete il pollo nella zuppiera in cui è stata preparata la marinata e mescolate con cura per 10-30 minuti, poi coprite la zuppiera con della pellicola per alimenti, o con della carta stagnola, e riponetela in frigorifero.
Preparate l'impanatura: in una seconda zuppiera, versate l'amido di mais, il sale ed il pepe, mescolateli e fateli amalgamare.
Impanate il pollo: rimuovete la carne dalla marinata ed impanatela, ricoprendola su tutti i lati con la miscela di amido di mais.
Rosolate l'aglio: in una grande padella, versate 15 ml di olio extravergine di oliva e scaldatelo su un fuoco vivo; quando l'olio è caldo, aggiungete in padella l'aglio tritato e rosolatelo finché non sarà diventato fragrante e dorato.
Miscelate gli altri ingredienti della salsa separatamente: Versate in una zuppiera il brodo di pollo, il concentrato di pomodoro, l'aceto di riso, la salsa hoisin, la crema di peperoncino, l'olio di sesamo, lo zucchero e l'amido di mais e mescolate fino ad ottenere una salsa liscia. (Come alternativa all'aceto di riso, si può usare dell'aceto bianco distillato.)
Versate la salsa in padella: aggiungete lentamente la salsa nella padella con l'aglio e mescolate finché la salsa non si sarà addensata, poi copritela con la pentola per conservare il calore fino al momento opportuno.
Scaldate l'olio per la frittura: versate 750 ml di olio di arachidi in una pentola profonda o in una friggitrice e friggete il pollo fino a renderlo croccante e dorato; quando è terminata la cottura del pollo, disponete i pezzi su un piatto rivestito con della carta assorbente per scolarlo dall'olio in eccesso.
Saltate in padella i peperoncini e aggiungete la salsa: Versate in padella la salsa calda e fatela cuocere per circa un minuto, mescolate affinché gli ingredienti si amalgamino
Aggiungete il pollo: versate in padella il pollo fritto e mescolate per condire ogni cubetto di carne con la salsa.
Servite il pollo adagiandolo sul riso bollito e decoratelo con i semi di sesamo e con lo scalogno.
Buon Appetito!