Tre ex ballerine di supporto della popstar Lizzo hanno fatto causa all’artista per presunte molestie sessuali e discriminazione sul posto di lavoro.
Arianna Davis, Crystal Williams e Noelle Rodriguez sostengono che la star di Detroit le avrebbe “costrette a subire comportamenti sessualmente denigratori” nonché “spinte a partecipare a spettacoli sessuali molesti” tra il 2021 e il 2023.
Tra le accuse rivolte a Lizzo – il cui vero nome è Melissa Viviane Jefferson – c’è anche quella di aver “fatto pressione su Davis affinché toccasse il seno” di una spogliarellista in un nightclub di Amsterdam, spingendo questa ad acconsentire per timore “che ciò potesse danneggiare il suo futuro nella squadra” se non lo avesse fatto.
Secondo le querelanti, Lizzo avrebbe persino praticato body-shaming contro Davis. La popstar e la coreografa di danza Tanisha Scott avrebbero infatti ipotizzato che la ballerina stesse “lottando con qualcosa, dato che sembrava meno impegnata nel suo ruolo nel cast di ballo”. Le domande “hanno dato alla signora Davis l’impressione che dovesse spiegare il suo aumento di peso e rivelare dettagli personali intimi della sua vita per mantenere il suo lavoro”, si legge nella causa.
Le tre ballerine sostengono poi che il capitano della squadra di ballo, Shirlene Quigley, avrebbe imposto il suo credo cristiano agli altri artisti e deriso coloro chi pratica sesso prematrimoniale – oltre ad aver condiviso pubblicamente la verginità di una delle ex ballerine.
Nel mirino delle tre danzatrici c’è anche il gruppo dirigente dell’azienda di produzione Big Grrrl Big Touring, Inc. accusato di discriminazione razziale, dal momento che avrebbe “trattato in modo diverso” i componenti afroamericani della squadra di ballo. Le querelanti sostengono infine di non essere state retribuite adeguatamente – avendo guadagnato la metà rispetto agli altri componenti del team durante una tournée in Europa.