La storia di Amaarae, tratto ricorrente dei focus della nostra rubrica, è quella di una giovane artista che per forza di cose si è ritrovata da subito a girare il mondo assimilando le sonorità dei luoghi in cui ha vissuto con i suoi genitori.
L’epopea tra una parte e l’altra dell’Oceano di Ama Serwah Genfi muove i suoi primi passi da una delle aree simbolo della black music e più in generale della cultura contemporanea newyorchese, il Bronx dove vede la luce nel 1994 in un giorno dal fortissimo valore simbolico, il 4 luglio.
Da quello che racconta Ama, la madre, ghanese, sceglie di farla nascere lì per facilitarne la carriera. A tre mesi dalla nascita infatti la famiglia torna ad Accra dove Ama vive fino a otto anni in un contesto familiare molto appassionato alla musica black, e non solo. Prematuramente suo padre la avvicina al soul dei guru James Brown, Al Green, Marvin Gaye, la madre alle regine del jazz come Lena Horne e ovviamente Ella Fitzgerald e Billie Holiday, mentre lo zio è un grande seguace dell’alternative rock in senso convenzionale.
Dopo la prima fase ghanese trascorrerà tre anni ad Atlanta con la madre che si trasferisce lì per un Master in Business Administration e quattro anni in New Jersey, quando la madre trova lavoro a New York, ma preferisce per vari motivi prendere casa a qualche decina di migliaia di chilometri dall’ufficio. Ama, nemmeno adolescente, si trova a vivere in due zone molto diverse culturalmente e musicalmente che contribuiscono a rendere ancora più eterogeneo il suo background.
Il peregrinare non finisce qui perché la madre, che è stata agli albori della carriera di Amaarae anche manager del progetto, decide di tornare a vivere in Ghana. Così Ama frequenta le superiori ad Accra dove a tutti gli effetti inizia a comporre e pubblicare mixtape e tracce autoprodotte collaborando da tirocinante in uno studio di registrazione.
Le sue muse ispiratrici sono Kelis e Missy Elliott, ma crescere nell’Africa Occidentale inevitabilmente la avvicina alla scena afrobeat e a quella alté che fondendo afrobeat, dancehall, , hip hop e alternative R&B. dalla Nigeria dall’inizio degli Anni Dieci va alla conquista delle radio e dei palchi di tutto il mondo forte della presenza di migliaia di immigrati o fan di seconda generazione in ogni metropoli del globo grazie al successo di Cruel Santino, Odunsi (The Engine), Zamir, Tems, Lady Donli, Nonso Amadi e Tay Iwar, per fare alcuni nomi. Di identità dichiaratamente fluida, dopo le superiori, torna ad Atlanta per studiare Letteratura Inglese, con un focus su non-fiction e poesia.
Il 2017 è l’anno chiave perché decide di lasciare la Georgia e tornare nuovamente in Ghana per comporre il suo EP d’esordio a nome Amaarae, Passionfruit Summers, sulla label indipendente Golden Child e il video che inizia a farla conoscere sul web è quello di una traccia che non ha un nome casuale, Fluid che rispecchia benissimo anche la sua identità musicale e la sua estetica che non lascia indifferenti i magazine come Vogue che la inserirà nella top 100 della lista dei migliori influencer in ambito street style.
Apple Music Africa la segnala tra i migliori nuovi act del 2018 e qualche mese dopo è ospite del primo evento ghanese del celebre format Boiler Room, insieme a La Meme Gang, collettivo
Formato da Nxwrth, RJZ, KwakuBS, Darkovibes, Kiddblack e $pacely) e al rapper Kwesi Arthur. Per Ama è l’inizio di una serie di collaborazioni e featuring con artisti del panorama africano e non solo, come Wande Coal, Stonebwoy, Kojey Radical, M3NSA, Santi e Blaqbonez.
Nell’anno dell’inizio della pandemia pubblica l’acclamatissimo The Angel You Don’t Know che ne consolida la reputazione tra i nomi più apprezzati della nuova scena che sta riscrivendo le coordinate della musica africana conquistando milioni di streaming. A farla esplodere in ambito pop contribuisce la partecipazione di Kali Uchis (su cui abbiamo scommesso ormai cinque anni fa qui) al remix di SAD GIRLZ LUV MONEY.
Nel maggio del 2022 insieme a Black Sherif, Stonebwoy e Smallgod è ospite del listening party organizzato da Kendrick Lamar ad Accra per l’uscita del suo attesissimo ritorno sulla scena con l’album “Mr. Morale & The Big Steppers”.
Il secondo LP arriva un anno dopo, anticipato dai freschissimi singoli “Reckless & Sweet” e “Co-Star”.
Fountain Baby, in quaranta minuti mette in luce l’anima pop e contemporanea di Amaarae che si trova a suo agio in quel mix eclettico di alté, R&B e afrobeat che l’ha resa rispettata in tutto il mondo.
Prendetevi un’oretta e la vostra estate potrebbe prendere subito la giusta piega.