Loretta Lynn, la cantante country che con le sue canzoni grintose è diventata una delle più amate interpreti musicali americane della sua generazione, è morta nella sua casa di Hurricane Mills, Tennessee. Aveva 90 anni.
A darne l’annuncio è stata la famiglia con un comunicato.
Lynn ha costruito la sua fama non solo sulla sua musica, ma anche sulla sua immagine di simbolo dell’orgoglio rurale e della determinazione. La sua storia, iniziata nella campagna carbonifera del Kentucky, l’ha vista diventare moglie a 15 anni, madre a 16 e nonna a 30, sposata con un donnaiolo e contrabbandiere che la portò alla celebrità.
Nata in Kentucky e figlia di un minatore, Lynn si impose negli anni ’60 e ’70 con canzoni che dipingevano scorci di vita negli Appalachi e raccontavano la condizione femminile in quest’area dell’America.
Tra le prime donne a sfondare in un genere tradizionalmente dominato dagli uomini, divenne celebre per gli espliciti riferimenti al sesso e alla vita sentimentale contenuti in canzoni che suscitarono scandalo e offrirono a tante donne la possibilità di identificarsi in liriche che trattavano temi allora ritenuti scabrosi come il divorzio, il tradimento e gli anticoncenzionali.
Queste vicende hanno reso la sua autobiografia, “Coal Miner’s Daughter”, un best seller e l’adattamento cinematografico ha vinto addirittura un Oscar.