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December 21, 2018
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Perché il 2018 è stato l’anno di Cardi B, la rapper del Bronx più amata del pianeta

Nell'ultimo anno ha battuto più di un record musicale, ma è anche diventata un fenomeno mediatico, al punto che le sue gif sono le più condivise del web

Piero MerolabyPiero Merola
Perché il 2018 è stato l’anno di Cardi B, la rapper del Bronx più amata del pianeta

Cardi B.

Time: 4 mins read

Negli ultimi dodici mesi è diventata la prima rapper a portare tre singoli al primo posto della classifica di Billboard dei singoli più venduti (e ascoltati), la prima donna a comparire in cinque brani della stessa top 10 e l’artista più ascoltata dell’anno sulle varie piattaforme streaming. Il merito va in gran parte al suo primo LP, Invasion Of Privacy, uscito ad aprile, doppio disco di platino, quarto album più ascoltato in streaming del 2018, e uno dei pochi in grado di accontentare senza distinzioni la critica più sofisticata, le radio, i circuiti commerciali, il mondo fashion e i giovanissimi di ogni parte del pianeta. Ma Cardi B, tra featuring, collaborazioni e performance televisive, è prima di tutto un fenomeno virale. Secondo un recente studio, le gif che la vedono come protagonista sono le più usate e condivise del web. Tutto ciò che riguarda lei si assicura una risonanza mediatica incontrollabile, tra estimatori e inguaribili hater. L’ultimo episodio ha visto protagonista il suo ex marito, Offset (uno dei tre Migos)  che interrotto l’esibizione di Cardi B al Rolling Loud per convincerla con un costosissimo mazzo di rose a tornare insieme a lui. L’altrettanto plateale, ma elegante, diniego di Cardi ha trasformato l’incidente in uno degli episodi più chiacchierati della settimana.

Nonostante la sua esuberanza e la presa piuttosto facilona di alcuni suoi brani, come l’irresistibile tormentone estivo I Like It, è difficile trovare una classe 1992 in grado di fare incetta dei classici premi del mondo mainstream (2 nomination ai BET 2017, cinque BET Hip Hop 2017, quattro statuette ai BET Hip Hop 2018, sette nomination ai Grammy, di cui cinque ai prossimi, tre riconoscimenti agli AMA e tre MTV Video Music Award) e di essere convocata da headliner in uno dei festival indipendenti più snob e ricercati d’Europa e del mondo come il Primavera Sound 2019 di Barcelona.

E pensare che fino al 2015 in pochi avevano sentito parlare di Belcalis Marlenis Almánzar, nata l’11 ottobre del 1992 e cresciuta a Highbridge, nel South Bronx, da una famiglia di origine ispanica (il padre è dominicano, la madre viene da Trinidad). Da adolescente frequenta la Renaissance High School for Musical Theater & Technology, ma passa la maggior parte del tempo tra Washington Heights, dalla nonna paterna, e il Bronx, dove entra in contatto con i giri più pericolosi e malfamati della gang dei Bloods. A diciannove anni, allontanata per la sua scarsa disciplina da un supermercato di Lower Manhattan dove è impiegata a tempo pieno, intraprende la carriera di stripper che soprattutto sul web la fa diventare un personaggio seguitissimo.

Ballerina, rapper e personaggio potenzialmente in grado di sfondare qualsiasi schermo, nel 2015 è pescata proprio sul web dagli autori del reality di VH1 Love & Hip Hop: New York dove diventa protagonista fino al 2017. Nel 2016, come molti altri artisti americani, si schiera dalla parte di Bernie Sanders e durante la campagna elettorale critica aspramente le politiche sull’immigrazione propugnate dal futuro presidente. Ammiratrice della social security rooseveltiana e sostenitrice dell’umanitarismo pro-minoranze di Eleanor Roosevelt, anche dopo la vittoria di Trump, Cardi B non si fa da parte. Ai Grammy del 2018 è tra le attrici e le personalità che insieme a Hillary Clinton leggono alcuni passaggi dell’incendiario Fire and Fury, il libro scritto da Michael Wolff per raccontare i retroscena dei turbolenti primi mesi alla Casa Bianca della nuova amministrazione.

Nel frattempo escono due mixtape, Gangsta Bitch Music, Vol. 1 e Vol. 2., che ne mettono in luce il talento di affilatissima rapper. Il suo hip hop inizialmente è figlio del sound della East Coast, ma si intravedono subito quelle potenzialità da icona trap e quelle contaminazioni latine, figlie delle sue origini caraibiche. Il successo vero e proprio arriva però con Bodak Yellow, travolgente singolo pubblicato nel giugno del 2017 che la porta subito in testa alla classifica dei singoli più venduti e ascoltati d’America. Lo stesso successo arriverà con il secondo singolo, I Like It, dove ospita due star della musica latina come J Balvin e Bad Bunny. Dal 1998, l’ultima era stata Lauryn Hill, una donna non raggiungeva un risultato così lusinghiero e non si tratta di un successo passeggero, visto che solo su Spotify le due tracce messe insieme superando il miliardo di streaming. Oltre a quelle dei due guest appena citati, in Invasion of Privacy, registrato al The Cutting Room del Village di New York, compaiono tra le seconde voci del i Migos, Chance the Rapper, Kehlani, SZA, 21 Savage e YG. La lista dei produttori è infinita e comprende 30 Roc, Andrew Watt, Benny Blanco, Boi-1da, Craig Kallman, Cubeatz, DJ Mustard, Frank Dukes, Keys, Murda Beatz, Needlz, Tainy e Vinylz che insieme ad altri professionisti della produzione confezionano brani dove il flow aggressivo e avvolgente di Cardi e la sua straripante femminilità hip hop possono esprimersi nel migliore dei modi.

Capital XTRA, Entertainment Tonight, Exclaim! (alla sezione rap), The Ringer, Rolling Stone, Stereogum (alla sezione rap) e il Time hanno appena eletto Invasion Of Privacy miglior disco del 2018.  I critici di Billboard, Entertainment Weekly, Highsnobiety e Paper, invece, lo inseriscono sul podio delle migliori uscite dell’anno. Il 20 dicembre la Recording Industry Association of America annuncia che tutti i brani di Invasion Of Privacy sono ufficialmente certificati come dischi d’oro o d’argento, un record mai raggiunto da una donna nella storia della musica. 

Se il 2017 è stato l’anno dei Migos del suo ex marito, che ha sposato in privato nella sua stanza da letto, il 2018 è stato indubbiamente l’anno di questa ventisenne del Bronx dalle idee molto chiare.

Segui Cardi B su Facebook, Twitter e Instagram.

Ascoltala su Spotify. 

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Piero Merola

Piero Merola

Laureato in Relazioni Internazionali, lavoro come consulente di comunicazione, pubbliche relazioni e nuovi media. All'interesse per la storia e la politica americana, ho sempre unito quello per la musica. Dopo uno stage in Ambasciata Italiana a Washington, ho seguito per America 24 le presidenziali del 2012, e oggi scrivo per Rivista - Il Mulino. Editor del magazine online Kalporz, dal 2006 scrivo recensioni, interviste e report da ogni dove. Collaboro come ufficio stampa e copywriter con etichette, agenzie di booking, eventi e festival. In passato ho lavorato per festival estivi come Beaches Brew e Ortigia Sound System, oggi per la comunicazione del Diagonal Loft Club e di Deposito Zero Studios dove sono responsabile della direzione artistica del video format Live Zero. In questa rubrica vi presento nomi emergenti della scena americana, alcuni dei quali, intanto, sono diventati grandi.

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