I Mothers non sono sempre stati una vera e propria band. Inizialmente al nome è legato il progetto solista della talentuosa songwriter Kristine Lepscher. Kristine è cresciuta ad Athens, la città famosa per i B-52's e i R.E.M. che negli ultimi due decenni si è imposta come uno degli epicentri della musica indipendente più prolifici del Sud), distinguendosi dalla sorella black Atlanta, considerata a lungo una delle capitali internazionali della musica hip hop. Molto del merito della peculiarità di Athens si deve all'esplosione della Elephant 6 e di fenomeni di culto come The Apples In Stereo, The Olivia Tremor Control, Neutral Milk Hotel, Elf Power e Of Montreal. La scuola Elephant 6 sembra aver segnato in maniera ineluttabile il destino di molti giovani artisti fedeli a quella tradizione indie rock tra folk e venature psichedeliche Sixties che ha caratterizzato il sound della label, fondata a Denver, ma attiva proprio nella città della Georgia.
Un'altra band dello Stato offre spunti e ispirazioni al progetto di Kristine, i Deerhunter di Bradford Cox, band di culto del nuovo secolo tra le più celebrate degli ultimi tempi che, peraltro sta tornando in questi giorni con il nuovo album Fading Frontier (accompagnato da un tour europeo con due tappe italiane al Magnolia di Milano il 12 novembre e al Bronson di Ravenna il 13 novembre). Non c'è ancora un album ufficiale la cui uscita dovrebbe essere prevista nel 2016, ma i presupposti sono buoni: al vibrafono e agli arrangiamenti compaiono proprio Josh McKay dei Deerhunter e McKendrick Bearden dei Grand Vapids.
Kristine inizia a fare musica solo nel 2013 in maniera seria dopo un lungo peregrinare in band di ogni genere di Athens. Studia alla Lamar Dodd School of Art dove entra in contatto con Matthew Anderegg, suo fan e supporter che la convince a formare una vera e propria band. Agli studi alterna lavoretti in locali e ristoranti nel cuore della scena artistica dei posti giusti di Athens. La sua voce potente e calda da classica vocalist indie-rock un po' anni Novanta un po' post-punk, si sposa alla perfezione con la batteria di Matthew, la chitarra di Drew Kirby e il basso di Patrick Morales. Il risultato è un indie d'autore d'ispirazione classica, sognante, ma negli esiti molto aperto a certe sonorità spigolose affini a Deerhunter, Krill e Ought.
Il primo assaggio che lascia ben sperare è No Crying In Baseball, registrato alla fine del 2014 e uscito ad agosto con ottimi riscontri dalla critica specializzata. Gli altri inediti confermano le potenzialità dei Mothers e in cabina di regia, invece, è stata già confermata la presenza di Drew Vandenberg, storico collaboratore della band e produttore degli Of Montreal che li hanno scelti come spalla nel loro ultimo tour.
In tema di concerti, Kristine e soci si preparano a una serie di show in quel di New York in occasione della CMJ Marathon of Music che apre i battenti in questi giorni e dove i Mothers hanno tutte le carte in regola per lasciare il segno.
La band è su Facebook e su Twitter (@kleschper).