Un concerto incredibile quello con cui il 4 giugno Fabrizio Sotti ha sorpreso il pubblico della Highline Ballroom di New York City per la quarta edizione del Blue Note Jazz Festival che per tutto il mese di giugno vedrà esibirsi 150 artisti provenienti da ogni parte del mondo. La serata aveva un titolo che non lascia spazio ad interpretazioni: Fabrizio Sotti & Friends. Un concerto ricco di ospiti e ricchissimo nei generi musicali, in grado di passare da un'atmosfera all'altra con grande disinvoltura anche grazie alla partecipazione di grandissimi nomi del panorama della musica internazionale. Un'esibizione destinata ad entrare nella storia.
Tre ore di musica e spettacolo hanno infiammato la sala nella quale si sono susseguite esibizioni uniche anche, ma non solo, con quegli artisti che negli anni hanno fatto parte della scuderia del Sotti produttore tra i quali Melanie Fiona, vincitrice di due premi Grammy, Algebra Blessett, M1 (Dead Prez), Claudia Acuna, Res, Ice T, Alberto Pizzo, DJ Walter Buonanno (Assalti Frontali). Fabrizio Sotti era sul palco accompagnato da Raymond Angry al piano, Tony Grey al contrabasso, James Genus al basso e Mino Cinelu alle percussioni e a sorpresa Danno (Colle del Fomento) si é esibito in un entusiasmante fuori programma interamente improvvisato. “Sono orgoglioso – dice Fabrizio Sotti – di partecipare al prestigioso Blue Note Jazz Festival esibendomi accanto ad alcuni dei miti con cui sono cresciuto musicalmente tra i quali Joe Lovano e Gato Barbieri”. Sotti, ormai newyorchese a pieno titolo, non evidenzia in alcun modo il fatto di essere l'unico musicista italiano presente ad una manifestazione di rilevanza internazionale.
La serata ha avuto inizio con l'esibizione jazz del trio composto da James Geniuos al basso, Francisco Mela alla batterista e con Sotti alla chitarra per poi proseguire con l'esibizione dei vari e numerosi ospiti che si sono cimentati con diversi generi musicali. Mano a mano che il concerto si sviluppava prendevano forma le diverse modalità espressive del Sotti compositore/musicista evidenziando così una natura dal carattere camaleontico in grado di traghettare il pubblico in atmosfere diametralmente opposte. Sotto la guida del maestro, si è infatti passati da composizioni jazz, folk cubano e pop alle dimensioni musicali tipiche dell'hip-hop e del rap più estremi con quella naturale disinvoltura tipica del grande musicista. Incredibile é stato il momento in cui l'hip-hop di maniera ha incontrato le sonorità elettroniche di DJ Walter generando una naturale rivisitazione del genere portando come effetto finale un fuori programma, perfettamente contestualizzato, ovvero l'improvvisazione reppata in lingua italiana di Danno. La serata si é poi conclusa con una bellissima jam che ha portato tutti gli artisti sul palco per un finale travolgente.